IL VERZEGNIS RIPARTE DA LUCIANO PATAT

È cominciata sabato 17 marzo l’avventura del rinnovato Verzegnis. La società e i giocatori sono stati accolti in municipio dal sindaco Luciano Sulli e dal suo vice, Renzo Lunazzi, che ha svolto anche l’attività di commissario fino alla proclamazione del nuovo direttivo. A fare gli onori di casa è stato il neopresidente Marino Lunazzi, tornato alla massima carica dirigenziale a distanza di qualche anno. La rosa 2012 mette assieme un mix di giocatori esperti e di giovani atleti da far crescere. Se l’obiettivo sportivo è quello di ben figurare, la volontà è anche di ridare un’immagine “importante” al Verzegnis, mostrando serietà e grande unione del gruppo.
A guidare la squadra in panchina sarà Luciano Patat, 33 anni, tarvisiano. Per lui, è una “prima volta” da allenatore nel Carnico, anche se alle spalle ha già 10 anni di esperienza al timone di formazioni che hanno militato nel Carnico Amatori.
Lo scorso anno, ha centrato la promozione dalla Seconda alla Prima con l’Atletico Bancone, club del quale è anche presidente. Di professione fa il giornalista e la sua settimana si divide fra Tarvisio e Udine, cioè tra le redazioni di “Alto Friuli”, mensile del quale è direttore da oltre 10 anni, e del settimanale “Il Friuli”, oltre a diverse altre collaborazioni (lo ricordano certamente anche gli ascoltatori di “A tutto Carnico”).

«Sono molto carico per questa esperienza nel Carnico – dice Patat – e ringrazio il presidente Marino Lunazzi per avermi scelto: il suo entusiasmo contagioso è stata una molla in più per mettermi in gioco. È un onore fare parte di una società con trascorsi gloriosi e importanti come il Verzegnis. Dopo tanti anni, avevo bisogno di stimoli nuovi e qui credo proprio di poterli trovare. Personalmente, la coesione dello spogliatoio è il primo punto sul quale desidero lavorare, mentre per quanto riguarda il campo, ho voglia di dare una precisa impronta e fisionomia a questa squadra. Anche con l’aiuto della società, che è molto organizzata e ben strutturata, sono sicuro che potremo fare ottime cose». L’allenatore continuerà a seguire anche il “suo” Atletico Bancone, squadra Amatori della quale e presidente: «Mi dispiace di non poterla più seguire a tempo pieno, ma a Tarvisio per fortuna ho trovato persone disposte a darmi un aiuto importante».

La scelta di Patat è quanto meno singolare: nel calcio già avevamo visto giornalisti diventare presidenti (Sconcerti, per esempio, o in tempi più lontani Pier Cesare Baretti), ma uno che passa dalla redazione allo spogliatoio, credo non abbia molti riscontri nel calcio. A Luciano (da… collega) auguro un sincero in bocca al lupo. Ci sarà da ridere, comunque, quando qualcuno dalle tribune, imputandogli una sconfitta, gli urlerà “Va mo va, torne a scrivi…”.