IL TABELLINO
CEDARCHIS – MOBILIERI 1 -0
GOL: 22’ st Nieddu.
CEDARCHIS: Pelli, Simone Cescutti, Rainis, Fabiani, Copetti, Sandri, Quaglia, Rella (20’ st Nieddu), Granzotti, Maichoal Cescutti, Moro. All: E. Zearo.
MOBILIERI: Baron, Dell’Oste (36’st Simone Straulino), Dorotea, De Mattia, Maieron, Borchia, Belgrado (27’ st Valle), Roi (20’ pt. Dassi), Boria, Nicholas Di Lena, Mereu (45’st Selenati). All.: P. Di Lena.
ARBITRO: Candi di Tolmezzo.
NOTE: ammoniti Borchia, Dassi, Quaglia, S. Cescutti. Espulsi S. Straulino 45’st per doppia ammonizione e Dell’Oste dalla panchina dove era seduto dopo la sostituzione.
LA PARTITA
Si ricomincia da dove si era lasciato e cioè da una vittoria del Cedarchis. In mezzo, un inverno di chiacchiere e di valutazioni su calcio mercato e novità. Delle prime amichevoli trapela poco e quindi questa finale di Supercoppa è davvero il primo atto ufficiale: a contendersela sono Il Cedarchis e i Mobilieri, nobiltà più o meno recenti di un calcio della montagna che ha voglia di ricominciare. Lo capisci dalla gente che si dà appuntamento a Tolmezzo: ci sono tante persone perché il Carnico aggrega come pochi altri avvenimenti. Dicono che il “Ceda” non dovrebbe avere rivali, quest’anno e quindi il pronostico per questo primo trofeo è tutto dalla sua parte:«Si diceva così anche ad agosto, prima della finale di Coppa Carnia …» ricorda Zearo. Poi inizia il match e dalle prime battute già si intuisce che non sarà una bella partita. Un po’ perché questo è il destino di quasi tute le finali e un po’ perché le squadre danno l’idea di essere work in progress. Il Cedarchis ha solo bisogno di oliare i suoi meccanismi: Simone Cescutti e Rainis ceracno di dare ossigeno alle fasce ma non possono essere i martelli della scorsa stagione a questo punto; Quaglia presidia il suo monolocale davanti alla difesa, dove Sandri ha trovato il suo clone nel giovane Fabiani, uno che gli assomiglia già molto per caratteristiche e movenze e che per assomigliargli di più si è pure rasato. Rella è ancora in rodaggio dopo il tagliando … invernale, mentre Maichoal Cescutti prova a spaziare dal centrocampo all’area avversaria ma senza grande costrutto. E così Moro e Granzotti sono senza munizioni e di fronte a due tipini come Maieron e “Gianpi” De Mattia non è che possano fare tanti danni. Dall’altra parte, Paolo Di Lena prova a disegnare un 4-2-3-1 che dovrebbe garantirgli presidio nella zona di mezzo e ribaltamenti offensivi con Mereu e Belgrado ai fianchi di Nicholas Di Lena. In realtà, il compito in fase di contenimento viene assolto in maniera soddisfacente, ma poi manca la transizione per andare a dare una mano a Boria, che si muove bene ma è la versione gialloblù di Moro e Granzotti. E così la gara scorre noiosa senza grandi sussulti. Nel primo tempo, si contano un’inzuccata all’indietro di Maieron (con Baron che se la vede brutta), una buona occasione per Boria (ma quel pallone, dopo tanta carestia, se lo gioca con una diagonale blando ed innocuo) ed uno svarione della difesa sutriese che regala a Granzotti un pallone vagante a pochi metri dalla porta: Maieron ci mette il piedone e lo rimpalla. La ripresa è ancora più blanda: un colpo di testa di Sandri spintosi in avanti per sfruttare una punizione è la sola emozione. Poi, al 20’, esce Rella e Zearo manda in campo l’altro acquisto giallorosso: Paolo Nieddu. Lui entra in campo quasi in punta di piedi e dopo neanche 120 secondi è lì che esulta con le braccia al cielo. Una mischia nell’area dei “maggiolini” gli regala un pallone a pochi metri dalla porta sguarnita: un inchino, un colpo di testa e la coppa prende la via di Cedarchis. Solo uno svarione di Pelli che perde il pallone dopo un’uscita alta nemmeno difficile potrebbe regalare il pari ai Mobilieri, ma Mereu, il sardo di Sutrio, non ha la fortuna del sardo di Cedarchis, perché trova sulla sua strada Sandri che libera. Si va avanti così sino alla fine senza sussulti, eccezion fatta per una progressione di Rainis e per l’espulsione di Simone Straulino che becca due gialli (il primo però è un pochino eccessivo). La piccola vendetta del Cedarchis si consuma così e la notte di agosto in cui ad alzare la Coppa Carnia fu Borchia ora sembra un pochino più lontana. Ad alzare la Coppa stavolta è il Cedarchis e lo fa per la sesta volta. Nel frattempo, però, anche al campo di Tolmezzo si è saputo del dramma di Morosini e la festa per una giornata di sport non è più festa. E’ un normale protocollo, perché non si può fare festa quando nello stesso momento muore un ragazzo di 25 anni che con Quaglia e Rella aveva in comune la passione per il calcio. Una passione che per lui era diventata una professione, una di quella professioni che però devi fare prima di tutto con il cuore. Quello che a lui si è fermato ed a tutti noi si è gonfiato di tristezza. Il calcio, quando non divide per avvilenti questione di tifo, sembra davvero una grande famiglia, indipendentemente dalla categoria ed il minuto di silenzio osservato alla fine del match ne è la prova, una prova che riesce ad essere paradossalmente bellissima in un momento di struggente malinconia. Ciao Piermario, riposa in pace.
10 Comments
by diego DC
complimenti Max, analisi e commento ineccepibili di un pomeriggio davvero triste….
by John
Mi par che Paoletto cun che mae giale e rose ….nol sta proprit ben !!! noi done !!!
by Dado
Complimenti a Massimo Di Centa, un articolo di qualità e di grande sensibilità.
by Bruno Tavosanis
Nella Top 11 della passata stagione avevo inserito Nieddu nella formazione “titolare” scrivendo “È sempre protagonista nelle partite che contano”. Anno nuovo, solita storia.
by Rockel Cjargnel
Gran bell’ articolo Max, un articolo di qualità in quanto racconta perfettamente la partita a coloro che non l’hanno vissuta direttamente sul campo… e poi grande sensibilità nel ricordare Morosini…
by alessandro
Dal puntuale articolo di Massimo, qualche mente fina potrebbe avere l’intuizione di far disputare la finale magari a fine maggio inzio giugno così le squadre sono più in palla e potrebbero ( ma non è detto) offrire uno spettacolo calcistico degno di una finale??
Buon Carnico a tutti
by Loris Missana
Massimo, come direbbe un mio grande amico: “tu ses un grant”!!!
by cristy
sul messaggero la 10 e la 12 giornata di campionato il castello gioca con la stessa squadra..direi impossibile quindi con chi si giocherà?????
by Bruno Tavosanis
La prossima volta prendi il Gazzettino 🙂 Decima a Pontebba, dodicesima a Sutrio.
by cristy
Grazie Bruno ,,,me lo segno ……
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