LA TELEFONATA: ANTONIO ZULIANI (IL CASTELLO)

Pronto, Antonio Zuliani? Bella soddisfazione segnare al Cedarchis, vero?
      «Beh, un gol realizzato contro la prima della classe ha sempre un sapore particolare, anche perché è servito a muovere la classifica e a darci un po’ di morale».
      Soddisfatto del punto ottenuto, oppure il tuo Castello poteva anche vincere?
      «Abbiamo creduto al colpaccio fino al pareggio di Granzotti, anche perché qualche occasione per raddoppiare c’è stata. Alla fine il pari è giusto, ma abbiamo avuto la conferma che possiamo giocarcela con chiunque. È un problema soprattutto di testa: non dobbiamo pensare che ci gira sempre male».
      Tre punti in otto partite, ottenuti contro Cedarchis, Cavazzo e Real, le prime della classifica. Ci aiuti a capire questo mistero?
      «Sabato sera, a fine partita, ne abbiamo discusso a lungo. Evidentemente con le squadre blasonate giochiamo più rilassati, sapendo di non aver nulla da perdere. Il problema arriva quando affrontiamo le avversarie dirette, perché nella nostra squadra sono pochi i giocatori abituati a lottare per la salvezza. Difficile costruirsi una nuova mentalità in così poco tempo, ma dobbiamo farlo. Sarebbe un peccato conoscere la Prima Categoria e salutarla dopo una sola stagione».
      A questo proposito, è stato complicato il passaggio dalla Seconda alla massima serie?
      «Sì. Ritenevamo sarebbe stato meno traumatico. Tre punti in 8 partite sono decisamente pochi».
      Come giudichi il tuo inizio stagione?
      «Ho avuto un paio di problemini fisici che mi hanno costretto a saltare qualche partita. Ora sto bene e ritengo di essermi messo più al servizio della squadra rispetto al passato, limitando ad esempio le iniziative personali. Comunque giocare in Prima mi esalta».
      È vero che in campo sei un “brontolone”?
      «Abbastanza, soprattutto nei confronti dei più giovani, che vanno aiutati. Mi posso definire un brontolone costruttivo?».
      Come no. Nel frattempo sintetizza la tua carriera.
      «Sono molto legato alla Bujese, vivendo a Ursinis Piccolo. Con quella squadra ho sempre giocato, ad eccezione di due anni nella giovanili del Tricesimo. Nel 2008 ho conosciuto il Carnico, vincendo subito con il Campagnola di Zearo la Coppa Carnia. Questa invece è la mia terza stagione al Castello».
      Domani a Cercivento ci sarà la classica sfida con punti che valgono doppio, vero?
      «Verissimo. Fino a questo momento è la partita più importante della stagione. Lì capiremo se meritiamo o meno di far parte della Prima Categoria».

(dal Gazzettino)

1 Comment

  • Posted 19 Giugno 2012 17:53 0Likes
    by cristy

    ben detto ..zuli…e aggiungo è molto brontolone…ma tutto sommato alla fine è un lato che non è del tutto negativo…domani vi voglio come sabato…sorprendete ancora i vostri tifosi…

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