IL PERSONAGGIO: MASSIMO GRESSANI (FOLGORE)

Quando la tua squadra vince 5 a 1 e tua sei uno dei protagonisti, vuol dire che sei un giocatore speciale . E Massimo Gressani, portiere della Folgore, speciale lo è per davvero. Interpretazione del ruolo con personalità, l’istinto fisiologico  che caratterizza i grandi portieri, fondamentali di livello assoluto ed esperienza da vendere. Stiamo parlando, insomma, di uno dei migliori (se non il migliore) portiere del Carnico. La vittoria dei biancorossi in casa della Moggese capolista è iniziata proprio dalle sue parate che hanno dato coraggio ai compagni e demoralizzato gli avversari.
Ma Massimo è, prima di tutto, una persona piena di valori. Valori positivi come l’amicizia, per esempio: è stato proprio per l’amicizia verso il presidente Tomat ed il D.S. Brovedani che ha scelto il Carnico e la Folgore, quando avrebbe potuto tranquillamente giocare nel calcio regionale, dove, peraltro, aveva già dimostrato il suo valore quando giocava col Tolmezzo. E proprio  all’amicizia è indirettamente legata anche una delle sua poche delusioni della carriera: avrebbe voluto vincere il campionato (quando difendeva la porta del Cedarchis) per un altro suo grande amico, Fausto Barburini. Persona di spessore, insomma, che non dimentica i gesti di fair play anche nelle fasi calde di una partita, a dimostrazione di una cultura sportiva che gli fa onore. La sua gioia più grande? Una finale di Coppa Carnia vinta ai rigori contro il Real, da protagonista. A chi gli fa notare che anche dopo tanti anni è sempre uno dei top nel ruolo, lui risponde che sacrificio ed allenamenti sono il suo credo, ma importante è anche la serenità interiore: quella che gli dà Alessandra, la sua compagna, che lo segue in ogni partita e per lui ha trascurato anche il “suo” Verzegnis!

(dal Gazzettino)