Mauro Mardero è uno che in carriera non ha mai avuto una grande confidenza con la porta avversaria. Le caratteristiche tecniche lo hanno sempre portato a giostrare lontano dai 16 metri finali, eppure è uno di quelli che spesso ti fa vincere le partite. Beh, domenica scorsa, il concetto è stato preso alla lettera dal centrocampista gemonese, che ad una manciata di secondi dalla fine, ha infilato di testa alle spalle di Cortiula, portiere del Villa, il pallone della vittoria,
un pallone che ha il profumo forte dello scudetto ed avvicina il Cavazzo allo scudetto, uno scudetto inseguito da 47 anni ed ora, finalmente lì, a portata di mano. Per Mauro sarebbe il secondo, dopo quello conquistato con il Campagnola nel 2007, Un Campagnola che lo aveva fortemente voluto, per dare corpo e sostanza al proprio centrocampo. Per lui, proveniente dalla Gemonese, il passaggio nel Carnico fu vissuto con umiltà e spirito di sacrificio. Con lo stesso entusiasmo, la scorsa stagione, Mardero accettò le offerte del Cavazzo, dove seppe portare tutta la sua sagacia tattica, il fiero agonismo e quella personalità che distingue i centrocampisti di razza. Il primo anno, però, porta sempre qualche problema di ambientamento, problema che quest’anno sembra solo un lontano ricordo. A lui il tecnico Corti chiede soprattutto di coordinare i movimenti del settore centrale davanti alla difesa e se quella viola è la retroguardia meno battuta, si può dire che il compito è assolto alla grande da Mardero e compagni. Il gol al Villa, arrivato nel finale, avrà mandato di traverso il ritorno di Fausto Barburini nella “sua” Cavazzo”, ma un altro Barburini, Giovanni, da lassù avrà di certo abbozzato un sorriso, ora che il sogno inseguito è lì, a portata di mano!
(dal Gazzettino)
18 Comments
by Riva Luigi
Buongiorno, , oltre che TIFOSO da 39 anni, ho giocato nel Cavazzo negli anni 1973 e 1974.
L’anno 1973 ci vide sconfitti nella finale spareggio ad Enemonzo contro l’Ampezzo, e spero vivamente che Società, giocatori e tifosi possano festeggiare finalmente quanto ci fu negato ingiustamente quell’anno.
L’Allenatore di quella Squadra si chiamava Barburini, chiedo, è forse Giovanni Barburini che è citato in fondo all’articolo?. Era un grande persona e Lo ricordo con Affetto.
Se il sogno dovesse realizzarsi mi piacerebbe essere presente, magari con tutti i vecchi giocatori del 73, Non vorrei peccare di presunzione, ma era veramente un grande gruppo ed una bella squadra.
Un saluto, e di nuovo Tanti Auguri al Cavazzo, che il sogno diventi REALTA’.
by denis
braaf classe!
by Redazione
Sì, Giovanni Barburini era l’allenatore del Cavazzo campione carnico 1965. E domenica scorsa il Cavazzo ha vinto contro il Villa allenato dal figlio Fausto, anche lui allenatore in passato dei viola. Un saluto.
by Daniele Collavino
Tengo a precisare che la difesa meno battuta della Prima Categoria è quella del Real!
by simpatizzante
Il sig. Riva Luigi (commento n. 1) ha parlato dello spareggio del 16 settembre 1973 tra Ampezzo e Cavazzo ed in particolare del grande gruppo della squadra viola, di cui anche lui faceva parte.
Per una semplice e sana curiosità sportiva, mi permetto di riproporre qui la formazione di quel Cavazzo (le informazioni sono state tratte dal libro “75 anni all’ombra del Tinisa”, di Renato Damiani e Massimo Di Centa”), augurando al Cavazzo di oggi di compiere l’impresa che nel 1973 fu solo sfiorata.
“CAVAZZO: Taffarel, Pappini, Visintin (Gollino), Bortolanza, Virgilio, Zenoni, Fabbris, Riva, Rossi, Macuglia, Deotto. All.: Barburini”
Per la cronaca il Messaggero Veneto del 17 settembre 1973 scriveva che “Il Cavazzo esce a testa alta dal confronto, per aver messo in mostra un gioco di ottima fattura.” Che sia di buon auspicio per quest’anno? 😉
by massimo gressani
Mauro l ho avuto prima come avversario poi come compagno di squadra e sono felice per lui se trionferà in questo campionato,perchè se lo merita per l impegno che dimostra sia in allenamento che la domenica.Complimenti Mauro
by vito
Grande Mauro, un esempio per molti!
by Riva Luigi
Un grazie a Simpatizzante per aver proposto la formazione del 1973. Ho conservato quell’articolo del Messaggero Veneto, è vero si è giocato ad una sola porta, loro due tiri e due gol. Il calcio è anche questo.
Di nuovo un Augurio ai ragazzi che possano godere del successo che sicuramente meritano.
Un ciao a Tutta la Carnia
Gigi
by Fabio zampa (cjate)
Cosa dire dire di Mauro….gran persona,grande giocatore,gran amico ma soprattutto grande uomo dentro e fuori dal campo…leale e onesto grintoso e gentile allo stesso tempo, uomo di poche parole ma sempre dette per motivare e consigliare un compagno o un amico …in poche parole un vero capitano nel campo e nella vita…io ho avuto la fortuna di averlo come compagno e sopratutto di averlo amico…che dire…grazie capitano o mio capitano(lui sa il perché)…complimenti Mauro …..
by Riva Luigi
Grazie alla redazione per il chiarimento riferito a Giovanni Barburini.
Un cordiale saluto
by lorenzo sala
grande capitano . spero soprattutto per te che portiate a casa questo titolo. un abbraccio e a presto
by valerio
Per descrivere Mauro basta un solo agettivo….GRANDE….sia come giocatore ma soprattutto come persona.Continua cosi O CAPITANO
by Carlo Spangaro (Ampezzo)
Riguardo al commento n°5, io nel 1973 non ero ancora nato e di quella partita conosco poco o nulla ma non credo che sia di buon auspicio giocare bene e perdere! A questo punto della stagione conta poco chi gioca meglio ma bensì chi vince…detto ciò, in bocca al lupo alle squadre ancora in lotta per il titolo
by Andrea De Barba
Grande Mauro! Un esempio… sia come giocatore… che come uomo….professionista mancato!
by maion
buona classe ,forte come sempre complimenti
by Zambon
Io, a differenza del signor Riva, ho giocato nel Cavazzo tre anni prima nel 1970, l’allenatore era Giovanni Barburini (Giuan da lus), ero militare a tolmezzo ed ogni domenica andavo a casa di Barburini per poi andare a giocare, mi ricordo della moglie e dei figli (allora ragazzi) Fausto e Renato. Purtroppo quell’anno il campionato lo vinse l’Ampezzo, del mio amico Fachin, e fu un po anche causa mia perchè a Moggio sbagliai un rigore e poi perdemmo. BEI RICORDI! Spero che i Viola rimangano in testa fino alla fine e poi se sarà possibile l’ultima giornata di campionato ci sarò anch’io a festeggiare. La formazione di allora era: Rossi, Colomba, Bonpensiere,Vignuda, Jus, Colomba, Michelli,Zambon, Ricci, Favero e Macuglia. Saluti a tutti……
by rr
Mauro è tra quelli che devi sempre avere in squadra, perchè riesce a chiudere gli spazi ed oscurare gli errori tattici dei suoi compagni, mantenendo una posizione sempre attenta in campo. Realizza pochi goal ma sempre importanti, ma soprattutto ha una continuità impressionante.
Se lo osservi e sei sveglio gli rubi il mestiere, e ciò e’ una vera fortuna per i suoi compagni, giovani o meno che siano, basta aver voglia di imparare.
Le prende (poche) e le da’ (molte), e questa la considero una ulteriore virtù perchè a calcio bisogna muovere meno la lingua (come vedo oramai spesso anche in questo sito) e far funzionare il cervello anche quando serve un fallo, quasi mai cattivo, per interrompere il gioco.
Sembra perfino strano che uno come lui, sempre ultimo ad abbandonare la compagnia, prodigo ed esuberante nei festeggiamenti notturni, riesca a mantenersi ancora a certi livelli… hihihihhi
Buine Mauro!
by franco grano (maradona)
anche io ho fatto parte del cavazzo erano gli anni a cavallo tra il 1987 e il 1990. tre anni di gloria dalla terza alla prima….grandi amici fuori e dentro il campo.. tranne il barburini (scontroso ) .. un gran bel ambiente.. un saluto a i mie vecchi compagni ..mestriner,olivo,chiautta,del fabbro,flumiani,il nini, macuglia, in fine un pensiero particolare a dario fedele scomparso prematuramente..un abbraccio..e un saluto anche alla redazione del carnico …..che rende tutto vicino vicino grazie
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