Riflessioni sulla riva del fiume. Loris Rassati, allenatore deluso (come lui stesso si definisce) anche stavolta non mancherà di accendere qualche discussione. Quello che ha scritto può non essere condiviso. Cerchiamo di analizzare le parole, non chi le ha scritte, per dare vita ad una discussione serena e costruttiva.
Domenica, mentre ero a pescare, aspettando che qualche pesce abboccasse, sfogliando il periodico dell’A.I.A.C., mi sono compiaciuto nel leggere un resoconto di Massimo Lucchesi .
Compiaciuto poiché mi sono ritrovato nella disamina da lui fatta sul calcio d’oggi in una determinata competizione. Mi sono sentito in perfetta sintonia con le sue asserzioni vivendo, anche in prima persona, le vicissitudini del “nostro” campionato carnico, un campionato ormai privo d’idee, alla deriva, con continui balzelli su un regolamento non al passo coi tempi.
Entrambi, se pur a manifestazioni diverse, pensavamo di poter assistere a gare entusiasmanti nelle quali gli attori avrebbero fatto di tutto per mettere in mostra le loro doti e squadre pronte a sfidarsi nel piano del gioco per conquistare l’ambita vittoria. Con la stessa onestà del Lucchesi posso affermare di essere rimasto deluso dallo spettacolo offerto, deluso poiché dalle premesse fatte da saccenti allenatori, fautori d’innovazione calcistica, con moduli e schemi di gioco unici, credevo, in cuor mio, che qualcuno mi sorprendesse positivamente.
Dato per buona la difficoltà che essi trovano nell’allenare l’intensità mentale, vista la scarsa propensione degli atleti al sudore settimanale, non mi aspettavo, come lo stesso Lucchesi asserisce, di assistere a collettivi organizzati in maniera sofisticata, per esempio prepararsi al pressing con la fase di possesso e di sviluppare un calcio strategico finalizzato a convogliare l’avversario in una certa zona per avere campo da attaccare sul versante opposto, ma non ci aspettavamo neanche di assistere nell’espressione di un calcio povero di contenuti sia in fase offensiva che in quella difensiva, sviluppato prevalentemente in verticale, con pochi giocatori che accompagnano la fase offensiva e con un atteggiamento difensivo spesso passivo. E’ chiaro prosegue il Massimo, ma è come se fossero mie parole, che i 30 gradi di temperatura condizionano in maniera negativa il gioco e lo spettacolo ma la sensazione è che comunque le squadre, forse a seguito della pressione mediatica, non fossero sciolte e felici di mostrare le loro qualità quanto piuttosto tese e preoccupate. Credo, dice il Lucchesi, e qui mi trova ancor più in sintonia, che soprattutto in ambito giovanile un salto in avanti, da un punto di vista della mentalità, vada fatto anche al solo scopo di creare delle condizioni ideali affinchè il giovane giocatore, e il talento in particolare, possa trovare terreno fertile per mostrare le proprie doti ad emergere.
Più divertimento e meno preoccupazioni devono contraddistinguere il calcio dei giovani altrimenti. . . .per il carnico sarà dura! . . . Un campanello, che pareva un fischio, mi svegliò dal torpore domenicale, mi scappò un grido strozzato: RIGORE! Poi tornando alla realtà era un salmerino affamato che mi chiedeva “ il cartellino rosso” per il verme che a detta sua aveva fatto fallo, agganciandolo in area. . . . . Attimi di vita vissuta fuori da un campo, all’ombra di uno sprizzone.
Loris RASSATI
20 Comments
by dimitri not
vista l’ora tarda del momento della mia lettura (04.00 a.m.) e dopo aver degustato qualche delizia alcoolica locale, spero che il mio intervento non venga frainteso….. ma il pesce alla fine IL PROFESSORE lo ha preso o no? che poi, ignorantemente parlando, noi poveri mortali, potremmo disguisire di calcio fino all’infinito, tant’è che IL PROF sembra che abbia sempre ragione lui…… 🙂
by Andrea
si possono dire tante cose su quanto citato ma su una non ci piove:il calcio prima di tutto è un divertimento e uno sport….in modo particolare nel settore giovanile, se ce lo dimentichiamo già a livello di calcio carnico, allora davvero bisogna riflettere bene dove andreamo a finire.
Comunque il PROFESSORE nella sua sofisticata dialettica è sempre un grande, si può non pensarla come lui a volte , ma sarà sempre pronto a proporre il suo punto di vista ed argomentarlo ampiamente….saluti
by Andrea
Ah mame… ma si rende conto che sta parlando del carnico e non della serie A?????????????
by Dado
Premetto, che pur rispettando la tua opinione non mi trovo molto d’accordo. Si, è vero che nel calcio giovanile si dovrebbe prediligere il gioco inteso come divertimento e quindi dare spazio alla qualità, alla fantasia rispetto all’ esasperato tatticismo. Sulla prima parte faccio fatica a capirne la critica: mi fai pensare a quei giocatori che una volta appese le scarpe dicono in maniera nostalgica frasi del tipo ” ai miei tempi si giocava meglio, c’era più qualità ecc…” oppure ” i giovani non sanno più sacrificarsi , noi avevamo più passione ecc…”, in poche parole criticano tutto e tutti. Non mi sembra carino nei confronti di chi lo fa con l’impegno e la serietà che ci mettevi anche tu. Ti riferivi al Carnico, ok non sarà esteticamente per palati fini ma la critica dovrebbe anche essere costruttiva, se ci sono delle idee, dei suggerimenti ben vengano per migliorare, sparare sul mucchio non porta mai a niente di positivo. Cordiali saluti e buona pesca.
by Filippo
Come al solito il “professore” dispensa saggezze. Pienamente d’accordo!!!
by moreno
l’unica cosa che può fare, colui che voi chiamate PROF, “forse” è il pescatore come allenatore, visti i risultati, meglio lasciar perdere e godersi qualche partita alla tv
by Maurizio Mesaglio
@6 Moreno, la Redazione chiedeva critiche costruttive, non fango sulla persona, evidentemnete ci sono livori che la spingono a questo commento. Alla fine, così facendo, lei finisce per dar ragione a Rassatti ed alle sue critiche.
by bastian
Basta vedere le partite la domenica per capire che il calcio carnico è molto in basso. In nome della democrazia e del fatto che tutti han diritto di partecipare questo campionato, a mio modesto avviso, ha sempre avuto troppi attori rispetto alla popolazione che rappresenta. In realtà io sono convinto che alla federazione del livello del carnico gliene cale ben poco, dei solid per le iscrizioni invece sono particolarmente interessati. Si potrà vedere un gioco migliore solo con meno squadre, del resto poi non lo ordina mica il medico di giocare la domenica e-…………… per quelli con tanta passione e poca propensione c’è sempre il campionato amatori. Mandi
by lorisrassati
Probabilmente il Sig.Moreno non ha capito che “andare a pescare” era una metafora come del resto lo è: ” pescatore di polli “.
Probabilmente il Sig. Moreno ha una testa così grande che è andato a vedere la mostra “Bambini del Cielo” ad Illegio prima che costruissero la galleria.
Probabilmente al Sig. Moreno qualcuno gli dovrà, pure, spiegare la “battuta” e
probabilmente la capirà solo quando udirà l’èco del suo ” Ahh”.
Di certo è che se il Sig. Moreno coltivasse un po di più la sua passione per il calcio, aggiornandosi,
di tanto spazio si potrebbe costruire un campo di sfogo per giovani, libere, menti.
by Maurizio Mesaglio
@9 Sig. Rassati ….. che spreco di tempo rispondere a quel post, che ha solo bisogno di essere dimenticato, per la nullità ideologica che riveste ….
by Luca M
@2 Andrea – mi permetto di obiettare, il calcio per definizione è un gioco, non uno sport.
Comunque per tornare alle riflessioni di Loris, è tutto vero e non solo nel carnico. Secondo me però non c’è una croce da gettare addosso a qualcuno, allenatori, societá, ragazzi e genitori (quando parliamo di settori giovanili), ma prendere atto che il gioco del calcio è una delle espressioni dello stile di vita che oggi abbiamo, pressione, impazienza, insofferenza, poco tempo per qualsiasi cosa, etc.. Pertanto trovo riduttivo parlare solo delle deluse aspettative da parte di chi, come Loris e Massimo, ha conoscenza approfondita di questo gioco, qui prodest?. Io mi aspetterei delle proposte accanto alla lucida disamina, proposte che tengano conto del contesto, numeri, tempi. Non credo che la sola capacitá tecnica degli allenatori, risolva. Per fare un esempio, la mentalitá “calcistica” di un giovane gicocatore, sempre secondo me, non viene costruita solo attraverso la capacitá elementi tecnici e tattici, ma anche con una serie di input che provengono dall’esterno del campo (passione, costanza ,impegno, rispetto, regole, divertimento, etc). Quindi trovo difficile dissociare le valutazioni sopra lette dal contesto, ed in questo caso quello locale. Ora al di lá di tutto l’aspetto analitico, quali sono le proposte per consentire anche a Lucchesi di trovare maggiore soddisfazione? Sono certo che tu abbia delle risposte e credo che questo sia il contributo da apportare, con buona pace di Lucchesi.
by Luca Morocutti
Migliorare, considerate anche 1.000 difficoltá all’interne delle quali operano, e con loro la federazione. Purtroppo, la novitá più considerevole che ho riscontrato negli ultimi anni per la sostenibilitá di questi campionati è quella del fuoriquota che non condivido e ritengo una bugia grandissima verso i ragazzi… E qui potremmo prendere un’altra direzione. Quali soluzioni? Sarebbe interessante discuterne.. Anche all’ombra di uno sprizzone… Mandi Loris.
by Moreno
Sig. PROF
non essendo amante di arte evito di andare a perdere tempo a vedere le varie mostre in giro per la carnia, la mia non era un offesa, ma solo un invito avendo citato il pescatore. Inoltre, la mia testa è normale forse la sua è molta grande e sicuramente a te serve un campo da calcio io ormai mi diverto a vedere le partite su Sky.
by Loris Missana
Loris, chi ti critica molto probabilmente non conosce la tua immensa cultura (in questo caso si parla di calcio, di gran brutto calcio…) e l’esperienza maturata in campi sportivi lontani da questi lidi e non a livelli così grossolani.
Ma dall’alto della tua esperienza dovresti sapere che l’invidia è la madre di tutte le porcherie.
Io ho avuto la fortuna di conoscerti da poco ma ti ammiro in tutto quello che fai, perchè tutto ciò che fai lo fai con passione.
Maman
by andrea
@luca M ringrazio per la giusta, ma inutile nel contesto della discussione, precisazione sulle definizioni. Comunque a me risulta che il giuoco del calcio è a tutti gli effetti uno sport, poi se tu pensi il contrario amen.
saluti
by Peppapig
Ma perchè da cotanta saggezza, dagli spalti si nota sempre una persona poco disposta al dialogo e spesso offensiva verso giocatori e dirigenti avversari?
by Antonio Zuliani
La lezione del professore?! Io la considero più la lezione di un eremita…
by Maurizio Mesaglio
Inutile …. ogni sforzo è inutile …..commenti più sulla persona che sui contenuti, desiderio di infangare più che motivare un legittimo dissenso o pensiero diverso….
Non sono certo io a poter giudicare se il Carnico vada bene così o meno, se abbia o no dei problemi…ma continuando così …se lo spirito è questo … la crescita è zero….
by Antonio Zuliani
Caro sig. Mesaglio, dando per scontato che lei conosca il significato della parola “eremita”, che non vuole assolutamente infangare nessuno, mi piacerebbe che lei prendesse in considerazione l’ipotesi che molto spesso i contenuti espressi da una persona rispecchiano il modo di essere e di esprimersi della persona stessa e quindi la mia è una opinione a 360 gradi.
E per quanto riguarda i suoi sforzi li riserbi per altre occasioni più adatte.
by Maurizio Mesaglio
Sig. Zuliani, a mio modesto avviso, un commento a 360 gradi dovrebbe riportare delle motivazioni, chiarimenti sul motivo per il quale si fa una o più affermazioni. Non conoscendo la persona mi sono limitato a leggere quello che veniva scritto… Ma su alcuni post, tra i quali il suo, non ho potuto fare alcuna valutazione su quanto detto Da Rassati, perchè non motivati Tutto qui. Per quanto riguarda gli sforzi, mi rifrivo a quelli della redazione per avere sempre dialoghi costruttivi….
Comments are closed.