CAVAZZO. Il suo è lo scudetto della regolarità. Non ha mai accusato flessioni sul lungo periodo ed anzi ha saputo riprendersi, anche dal punto di vista psicologico, dalle sconfitte contro Cedarchis e Pontebbana. Squadra costruita con logica e guidata da un grande tecnico: Marino Corti conosce bene il calcio ed il Carnico e c’è molto di suo in questo titolo. IL MIGLIORE: Fady Pellizzari. A decidere le stagioni sono quasi sempre la prolificità dell’attacco e la tenuta difensiva. E allora, per una volta, anzichè un bomber, premiamo uno della retroguardia. Se la difesa viola ha dato una grande impressione di solidità, buona parte del merito va al suo regista difensivo: attento, essenziale ed affidabile.
PONTEBBANA. Il secondo posto dei biancazzurri è davvero un grandissimo risultato, perché Stefano Biasizzo ha dovuto affrontare la stagione con una rosa davvero ristretta. A questo punto è facile intuire che i meriti del tecnico sono enormi, perché ha saputo sfruttare sino in fondo le risorse che aveva a disposizione. IL MIGLIORE. Matteo Cappellaro. Gira e rigira è sempre lui che sbuca nei momenti decisivi. Aldilà dei tanti gol (16 anche quest’anno) la sua presenza in mezzo al campo è la chiave di tutta la manovra della squadra.
CEDARCHIS. Definirla la delusione dell’anno sarebbe semplice, ma anche un po’ ingeneroso. Perché se è vero che la squadra è andata spegnendosi dopo una partenza che faceva presupporre ben altro epilogo, è anche vero che il prezzo pagato agli infortuni in alcuni uomini chiave è stato altissimo. Sandri e Granzotti non si regalano a nessuno, perché con loro in campo in piena efficienza è tutta un’alta cosa! IL MIGLIORE. Fabio Rella. Lui non tradisce mai, con quella grande capacità che ha di far girare la squadra e quegli inserimenti che permettono alle punte i movimenti necessari per spalancarsi la strada verso la porta.
OVARESE. Ad un certo punto sembrava in grado addirittura di giocare per il titolo: è stato dopo la vittoria in casa del Cedarchis. Ma già la domenica dopo, la sconfitta in casa col Castello ridimensionava sogni ed ambizioni di una squadra che potrebbe dettar legge nei prossimi anni. IL MIGLIORE. Manuel Gonano. Non ce ne voglia Flavio Fruch (alla sua migliore stagione in carriera), ma il ragazzino di Prato ha qualche anno in meno e quindi i suoi gol sono più pesanti. Margini di crescita enormi e le stimmate del predestinato.
REAL I.C. Le vittorie in Coppa Carnia ed in Supercoppa riempiono la bacheca ma finiscono con l’acuire i rimpianti. Dopo il successo di inizio agosto in Coppa Carnia, infatti, la squadra di Ortobelli si è sentita probabilmente appagata ed ha mollato troppo presto. Poche alternative a Vidoni e qualche elemento non proprio brillantissimo. IL MIGLIORE. Magari non sarò originale, ma il “Vido” ha sempre risposto presente quando ce n’è stato bisogno, più forte di acciacchi ed usura. Ce ne fossero …
ILLEGIANA. Campionato davvero positivo per una squadra neopromossa e che all’inizio ha pagato dazio ad una situazione interna abbastanza complicata. Una volta ricompattato l’ambiente, però, i risultati sono stati lusinghieri e la salvezza non è mai stato un problema. IL MIGLIORE. Luca Montina. Magari ci si aspettava più gol da uno come lui ma l’impatto col Carnico non è mai semplice. L’inizio è stato sofferto, ma il suo contributo in termini di qualità non è mai stato banale.
MOBILIERI. Il problema di Paolo Di Lena, all’inizio, è stato quello di non avere un … Paolo Di Lena in campo, nel senso che trovare la via della rete sembrava un’impresa. Poi, piano piano la squadra è cresciuta e tutto ha iniziato a girare. Una squadra che non ha bisogno di molto per poter essere competitiva anche qualche posizione più su … IL MIGLIORE. Maurizio Vidali. L’infortunio dello scorso anno ne aveva arrugginito lo spunto in velocità, ovvero il pezzo miglior del suo repertorio. Non appena ha riacquistato la forma fisica è tornato il “Meuta” che tutti conoscevamo, anzi addirittura migliorato sotto porta.
VILLA. Francamente mi aspettavo qualcosina in più: quando davanti hai un tridente composto da Lancerotto, Piu e De Prophetis è lecito avere ambizioni migliori. Ed invece la squadra è parsa frenata sin dalle prime battute e solo raramente è riuscita a mettere in mostra la tanta qualità che aveva in organico.
IL MIGLIORE. Gianluca De Prophetis. Una delle sue migliori stagioni, sia in termini realizzativi che di rendimento. Gol belli ed importanti non hanno garantito quell’impennata in classifica che l’ambiente arancione si aspettava.
TRASAGHIS. Eravamo abituati alle rincorse del Trasaghis, squadra dalle partenze frenate e dai grandi recuperi. Quest’anno non è andata così e Maurizio Fedele (uno che ci mette sempre la faccia) era notevolmente contrariato dall’atteggiamento di molti dei suoi giocatori. Allenamenti con poche presenze e una mancanza assoluta di identità di squadra che nemmeno i tanti talenti hanno saputo creare. IL MIGLIORE. Alberto Martini. Ha garantito con i gol i punti necessari a non considerare mai nemmeno da lontano l’ipotesi di un coinvolgimento nella lotta salvezza. Sarei curioso di vederlo in una squadra dai meccanismi collaudati.
CAMPAGNOLA. La stagione del rinnovamento ha portato qualche brivido e sino a tre giornate dalla fine la salvezza era ancora tutta da conquistare. C’era da aspettarselo, però, perché quando si cambia molto e ci si affida ai giovani sono normali processi di crescita. Bravo Negyedi a conferire solidità tattica nei momenti delicati della stagione. IL MIGLIORE. Filippo Nacchia. Già lo scorso anno al Castello aveva lasciato intravedere buone cose: difensore attento ed affidabile, è parso migliorato anche in fase di disimpegno.
BORDANO. Le aspettative per una squadra che aveva pescato nei campionati regionali erano altre probabilmente. Ed in effetti alcuni elementi (Scalzo e Stera, per esempio) hanno fatto intendere di essere giocatori decisamente sopra la media. Il Carnico, però, è di difficile ambientamento e non sempre basta essere bravi. IL MIGLIORE. Lorenzo Tiepolo. Generoso, combattivo e spesso decisivo. “Tiepolone” è stato, per intenderci, quello che meglio ha saputo interpretare la difficoltà della situazione. Non solo gol pesanti, ma anche l’ atteggiamento che ci voleva in determinati frangenti.
CASTELLO. La salvezza è stata solo sfiorata e diciamo che sarebbe stata miracolosa. Non tanto per il valore della squadra (comunque da non disprezzare), quanto per il fatto che i gemonesi sembravano già spacciati a metà luglio. Grinta, cuore e carattere in un complesso che solo ha tratti ha mostrato la brillantezza di manovra esibita lo scorso anno. Da catastrofe la pioggia di infortuni. IL MIGLIORE. Fabio Zampa. Chissà cosa avrà pensato il buon Fabio quando ha dovuto deporre le armi da attaccante ed indossare i guanti da portiere? Parate da portiere “vero” ed una disponibilità incondizionata che meritava la citazione.
SAPPADA . E’ mancata l’esperienza, quella che ti consente, in determinate partite, di fare punti anche quando magari non li meriti. Però il cuore ed il carattere non sono mai venuti meno. Lo scotto della prima volta in Prima è costato punti pesanti, ma a Sappada non faranno drammi perché comunque ne è valsa la pena! IL MIGLIORE. Dylan Danieli. Fisico importante e potenzialità enormi per questo talento che ha sucitato l’interesse del Torino. Classe 1996 ed un futuro che potrebbe portarlo anche davvero lontano da Sappada …
CERCIVENTO. Ad un certo punto sembrava addirittura fuori da ogni ipotesi di retrocessione. Poi cosa è successo? Il calcio a volte sa essere davvero indecifrabile. Diciamo che la partita persa in casa col Sappada è stata probabilmente la chiave negativa della stagione. Un po’ di confusione a livello di conduzione tecnica e alcune assenze nei momenti decisivi hanno fatto il resto. IL MIGLIORE. Simone Gonano. Il portierone è stato spesso decisivo: la sua squalifica (4 turni!) ed i suoi impegni di lavoro hanno fatto capire quanto fosse importante la sua presenza tra i pali.
8 Comments
by Andrea K.
bravo Max bell’articolo! rinnovati complimenti a tutti voi che lavorate “dietro le quinte” e che mantenete vivo l’interesse per Carnico tramite giornali, internet e, da quello che ho sentito (ma non ancora visto), anche in televisione!
Bravi ancora e grazie!
Andrea K.
by Mattia87
Cercivento: Concordo con Massimo sulla descrizione, le assenze di Candido e di Gonano sono state fondamentali, però aggiungerei anche un ambiente molto focoso, che sicuramente non aiuta.
by Mattia87
Sappada: Concordo con Massimo anche in questa occasione, però come per il Cercivento vorrei evidenziare un ambiente molto focoso, sia in campo ma soprattutto sugli spalti. Ci vuole più tranquillità nel gioco del calcio, e soprattutto non pensare che il mondo ce l’abbia con loro.
by CRISTY
su certi punti condivido con te max…che ci è mancato diciamo da subito qualcosa….l’attacamento alla maglia, troppo disguidi..chiamiamoli cosi , non ci hanno fatto bene al contrario ci hanno fatto tornare in seconda,sono dell’idea che la prima è una categoria diversa a se dalle altre , nessuno ti regala nulla, e tanto meno si fanno mettere sotto da nessuno, Altro punto che condivido è Zampa..sacrificio e voglia di mettersi in gioco e aiutare in tutto lo hanno reso importante ques’anno sopratutto perchè è un nuovo arrivato nel Castello..ma altre due persone che io aggingo a quelli che meritano sono Schiratti , ” lasciamo perdere per un momento che alain sia mio marito” ma in molti giocatori che abbiamo incontrato gli continuavano a fare i complimenti per il nuovo ruolo da libero ” che a voi gornalisti non sempre è piaciuto, non è una critica ma leggendo i giornali leggevo voti e commenti” e che non tutti sono disposti a cambiare vari ruoili ..l’altro è Nadalin giocatore irruento , dove le prime partite era anche troppo esagerato nelle parole e nei gesti verso l’aversario e arbitri, che con l’andare del campionato ha ridimensionato..e dè migliorato giocando per la squadra…ma vorrei anche chi non mi è piaciuto….bè zuliani comportamenti che non mi sono piaciuti.e ivan serafini perchè delle volte eccedeva nei rimproveri senza rendersi conto dei pripi sbagli…ma questa è una mia opinione…anche se so che accenderò una miccia questa resta la mia idea..bella p brutta che sia…mandi.. e come vedi max …le critiche le faccio a viso aperto aspettandomi di tutto
by Antonio Zuliani
Cristina come al solito ci vuole il traduttore per decifrare quello che scrivi e purtroppo vedo che non hai perso la bella abitudine di fare nomi al di là della tua famosa “imparzialità”. Ma forse è per questi motivi che sei cosi benvoluta. E non si tratta solo della correttezza nel fare critiche a viso aperto ma nell’avere il buongusto di mordersi la lingua almeno ogni tanto. La libertà di parola è un diritto, non un abuso.
Buona permanenza nel carnico.
by CRISTY
Grazie.Zuliani…detta cosi sembra quasi un complimento…e quindi ti ne ringrazio…ma nascondersi dietro un dito, non è propio il mio caso…Detto questo…non posso essere amata da tutti, e sicuramente per la mia linguaccia , in molti non mi sopportano, ma almeno sai come la penso, non come in tantiiiiiii di loro che con quel famoso dito si nascondono, e poi bla bla bla….per quanto riguarda la grammatica..vero non sono perfetta ..ma di sicuro tu sai di che parlo e di come ne abbiamo parlato a quatro occhi…quindi grazie ancora….
by Mattia87
Castello: Zampa sicuramente il migliore, senza dimenticare Radolli, grande bomber. Tanti infortuni sono la somma di età molto avanzata (quasi amatoriale per molti) e preparazione atletica. Rosa corta. Il miracolo stava per scapparci. Cuore si, carattere si, grinta forse un pochino troppa, forse esagerata in certe circostanze. Comunque buon compionato di seconda il prossimo e anno ed un ritorno in prima il più presto possibile.
by Mattia87
Bordano: Qui è successo il miracolo, non per la qualità dei giocatori, ma per quello che il Bordano ha dato a questo campionato carnico. Ad inizio campionato sembrava una delle favorite, dopo sembrava l’unica a retrocedere, alla fine è stata l’unica a salvarsi delle 4 in lotta. Cosa dire, un ambiente molto caldo, troppo per il carnico. A tutto c’è un limite e la società in questi casi dovrebbe intervenire. Esplusioni e cattivi gesti di continuo. Non è un caso che molti vogliano andare via. Dispiace molto. Spero molto che il prossimo anno l’ambiente sia più tranquillo e pacato. E’ un bene per tutti.
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