MOGGESE. Primo posto strameritato per la squadra più completa del lotto. Complesso solido ed equilibrato quello bianconero, che in pratica non è mai uscito dalle prime tre posizioni di classifica nell’arco dell’anno. Manovra brillante e redditizia, esaltata dalla stagione boom di Daniele Iob. IL MIGLIORE. Daniele Iob. E non poteva essere altrimenti. Daniele è uno che i suoi gol li ha sempre fatti e forse non ha tutto il credito che meriterebbe, perché, sissignori, si parla di un bomber di razza!
PALUZZA. Dalla Terza alla Prima in due stagioni. Un salto doppio ottenuto grazie ad un’identità tattica che ha pochi riscontri nel calcio carnico. La capacità e soprattutto la volontà di giocarsela sempre, a dispetto di assenze e scadimenti di forma. L’esaltazione del collettivo dove ognuno sa cosa deve fare. IL MIGLIORE. Francesco Moser. Sì, l’allenatore, anche per coerenza e rispetto a quanto detto prima. Ha saputo creare una squadra nel senso vero del termine, dove tutti sono stati, a loro modo, protagonisti.
VELOX. Personalmente, ho sempre ritenuto la formazione gialloblu una di quelle che alla fine sarebbe tornata in Prima. Compagine con il giusto mix tra giovani e meno giovani, guidata da un tecnico di buon senso che ha saputo ottenere il massimo da ognuno dei sui giocatori. IL MIGLIORE. Jean Jacques Maion. Dietro a tanti gol (spesso decisivi) c’è anche l’atteggiamento giusto nel proporsi all’interno di un gruppo che lo rispetta e lo segue per l’atteggiamento positivo che riesce a trasmettere in ogni partita.
FOLGORE. Se uno guarda i nomi e vede il piazzamento finale è normale parlare di delusione. Poi però ti accorgi che Mazzolini ha avuto assenze e disavventure di ogni genere che di certo non possono essere un alibi, ma quanto meno una giustificazione. Fortissima negli 11, la Folgore ha pagato, insomma, una panchina non all’altezza. IL MIGLIORE. Massimo Gressani. Come tutti i portieri di razza, non para l’imparabile, ma si limita al parabile, facendolo con la continuità che caratterizza i grandi interpreti del ruolo.
ARTA. Resta in corsa sin quasi alle ultime giornate, poi si smarrisce pagando l’assenza di un bomber di razza in grado di segnare anche nelle giornate di scarsa vene della squadra. Di Lena forgia una squadra atleticamente e fisicamente all’altezza, ma non riesce a trovare la qualità necessaria per pensare in grande. IL MIGLIORE. Nicola Martinis. Di Lena lo utilizza in più ruoli, sfruttandone la versatilità e lui risponde alla grande nella prima parte della stagione. Segna anche gol decisivi, poi, ala distanza, cala come il resto della squadra, della quale resta, comunque, uno dei punti fermi.
AUDAX. Stagione interlocutoria quella dei biancorossi, che ad un certo punto sembravano addirittura essere in grado di inserirsi nel discorso promozione. La sconfitta interna col paluzza di metà agosto, invece, ha allontanato i fornesi dal vertice, ma le cose da cui ripartire il prossimo anno sono molte. IL MIGLIORE. Lorenzo Sala. Alla fine ha messo insieme i suoi venti e passa gol. Il problema è che li ha distribuiti soprattutto nella fase del torneo in cui ormai i giochi erano fatti. Ma Lorenzo resta uno dei punti di forza della squadra ed in assoluto uno dei top nel parco attaccanti del Carnico.
RAPID. Una salvezza che qualcuno ha definito un miracolo. Non sono d’accordo: quella dei viola è una salvezza costruita giorno per giorno, partendo da un allenatore con tanto buon senso ed uno spogliatoio unito che ha saputo trascinare la squadra anche nei momenti difficili. Contro il Rapid tutti hanno avuto le loro difficoltà. IL MIGLIORE. Giordano De Marchi. Sino stati i suoi gol a proiettare la squadre verso posizioni di tranquillità. Poi, magari, nel finale è calato (causa anche qualche problema fisico), ma ormai il più era fatto.
ANCORA. Anche a Prato, salvezza tranquilla. I biancazzurri non hanno mai avuto patemi, stazionando sempre a metà classifica, più vicini al gruppo di testa che a quello di coda. Beorchia non ha stravolto l’assetto, ma ha avuto il grande merito di ottenere da ogni suo giocatore il massimo, sfruttandone a pieno le caratteristiche individuali per trasfonderle nel collettivo. IL MIGLIORE. Roberto Cappellari. Quanto di buono fatto l’anno prima in Terza, è stato confermato in Seconda. Niente male per chi lo considerava una specie di oggetto misterioso. Non sarà un esempio di stile, ma cosa vuol dire? Nel calcio bisogna buttarla dentro e a Roby la cosa riesce …
AMARO. Martina è stato bravo ad interpretare nel modo giusto le partite chiave, quelle, cioè, che alla fine hanno decretato una salvezza assolutamente meritata. Praticità ed essenzialità hanno distinto il cammino dei biancazzurri, abili a far fruttare disposizione tattica ed agonismo nelle situazioni di gap tecnico. IL MIGLIORE. Giorgio Petterin. Sono ancora suoi i gol che contano, spesso inventati con soluzioni individuali. Giorgio è stato bravo anche a riciclarsi in ruoli più arretrati ai quali si è adattato con umiltà e sacrificio, doti che distinguono i giocatori sopra la media.
SAN PIETRO. Il carattere, la capacità di soffrire, l’agonismo sempre acceso ed una voglia di salvezza che hanno saputo catapultare la squadra oltre oggettivi limiti tecnici. I viola sono usciti dal campo sempre a testa alta, meritando, a volte, più applausi che … punti. L’arrivo di Oscar Del Fabbro ha conferito alla squadra praticità e pragmatismo, ma cercare colpe in Allotta sarebbe ingeneroso. IL MIGLIORE: Daniele Collavino. Anche se la salvezza è stata un lavoro di gruppo, è innegabile che i suoi gol e la capacità di fare reparto di Davide ha rappresentato il valore aggiunto necessario per restare in Seconda.
VAL RESIA. La salvezza era l’obiettivo e salvezza è stata. Stagione positiva, quindi, anche se il passato recente è un ricordo ancora vivo dalle parti del “Rop”. Brava è stata la società a non sbracare e ad affidare ad un totem come Giovannino Micelli il compito di gestire la fine di un ciclo fantastico. Il concetto del gruppo è quello sul quale ha fatto leva Micelli per ottenere ciò che poi ha ottenuto. IL MIGLIORE. Alessio Buttolo. E’ sempre lui l’uomo della provvidenza, perché sono stati i suoi gol a scandire la storia recente dei rossoblu. Sono molte le squadre che lo vorrebbero, ma lui è il simbolo della “resianità”!
EDERA. Sono stati in molti a chiedersi il perché della retrocessione di una squadra che in campo ha sempre dato dimostrazione di provare a giocarsela. Classica squadra che a forza di ottenere più consensi che punti, alla fine, si è ritrovata retrocessa. Daniele Goi ha cercato un’identità tattica per sopperire alla qualità non eccelsa dell’organico. IL MIGLIORE. Andrea Conte. E’ quasi sempre stato all’altezza della situazione con gol e giocate importanti, anche se, chiaramente, avrebbe avuto bisogno di maggiore supporto.
COMEGLIANS. Una stagione sempre in salita, tra infortuni, carenze di organico abbastanza evidenti e quel pizzico di malasorte che solitamente contraddistingue le annate no. Eppure i biancorossi hanno sempre lottato e molto spesso sono stati sconfitti di misura, denotando carattere. IL MIGLIORE. Michele Zanier. Diciamo che lui il suo dovere l’ha fatto, garantendo un discreto contributo di reti nonostante qualche acciacco fisico. Su di lui, insomma, si può sempre contare!
TIMAUCLEULIS. Probabilmente la fine di un ciclo: un gruppo insieme da molti anni senza gli adeguati ricambi. Più di tutti ha pagato Claudio Bellina, il cui esonero, però, non ha migliorato le cose. Massimo Mentil, il suo sostituto, ha trovato le stesse difficoltà e la retrocessione si è materializzata già a metà luglio. IL MIGLIORE. Michele Puppis. Non ha fatto cose straordinarie, ma tornare a giocare dopo qualche anno ed in una squadra oggettivamente modesta per qualità di organico non lo ha di certo aiutato. Lui ce l’ha messa tutta, ma non poteva fare i miracoli.
4 Comments
by paolo forgiarini
molto molto bravo sicuramente daniele!! ma federico giorgis è il più forte della moggese quindi il migliore per lui quest’anno anche 5 reti!!
by Cristian Zanier
senza nulla togliere alle colonne come i vari Job, Giorgis, Not, Romanin etc etc… per la moggese benissimo i giovani in particolare Cimenti, Filaferro e i due Missoni. Un plauso anche al mastino Monopoli che ha fatto il bravo…
by Cristian Marcon
Un plauso a tutti quanti sicuramente anche a Marcon………….
by Cristian Zanier
….ovvio!! grande ninho
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