Marcello Caciagli ha deciso di abbandonare il Carnico. L’ (ormai) ex Direttore Sportivo del Cercivento, però, vuole levarsi qualche sassolino e lo fa in linea col suo personaggio, sempre diretto e pungente, rivelando il suo profondo animo toscano, anche se è ormai da molti anni lontano dalla sua terra d’origine. Pubblichiamo il suo sfogo, garantendo il diritto di replica a chi volesse rispondergli …
Chi scrive questa lettera aperta è da sempre un uomo di sport, uno che adesso dice basta, ma lo fa con rammarico, ponendo delle domande agli addetti ai lavori, ossia alla Federazione, al Comitato Carnico , ai designatori arbitrali. Domande che non avranno risposta ma creeranno qualche polemica o, più semplicemente, qualche sorrisetto ironico da parte dei soliti noti. La prima domanda è: Dove è finita la lealtà sportiva? Nel malcostume generale, purtroppo anche nel Campionato Carnico, qualcuno sembra concedere volutamente le partite di fine campionato. Alludo alla pratica di impegnarsi al massimo schierando la formazione migliore con squadre di alta classifica e di dare invece spazio alle seconde linee una volta raggiunto il proprio obiettivo stagionale, perdendo le restanti partite. Visto che in queste partite ci sono tra gli avversari, guarda caso, ex compagni di squadra o ex allenatori, questa non mi sembra serietà. Seconda domanda: Secondo quale logica si designano e si mandano certi arbitri? Vedasi il giovane Pascolo che 3 giorni dopo aver arbitrato la finale “Juniores” è stato mandato a Pontebba dove i locali si giocavano ancora la possibilità di vincere il titolo ed il Cercivento la salvezza. Questa è stata una direzione di gara sciagurata (rigore fuori area, espulsioni assurde, decisioni contraddittorie, sviste colossali, totale perdita del controllo della gara e alla fine tutti scontenti). Poi il signor De Prato che non sa cosa sia un metro di giudizio imparziale. Espelle infatti il portiere Gonano per 4 giornate, reo di avergli toccato un braccio, e poi si fa ripetutamente spingere da 2 giocatori del Trasaghis che protestano per un gol valido annullato. Uno dei “migliori” però è senz’altro il signor Guzze che nega un rigore macroscopico con la giustificazione di averne già concesso uno. Questo è ridicolo. O forse esiste un limite di rigori assegnabili di cui non siamo a conoscenza. Continuo con la semifinale di Coppa Carnia. Il signor Donadelli ammonisce e dirige a senso unico la partita e alle domande di spiegazioni deride dirigenti e giocatori. Forse un eccesso di educazione. Potrei continuare ancora ma, invece di una lettera, dovrei scrivere un libro. Ricordo inoltre la partita Bordano-Sutrio, dove volarono spintoni all’arbitro, oltre che fischietto e cartellino. Alla mia squadra, il Cercivento, avrebbero dato la partita persa a tavolino 3 a 0. Chi vuol capire capisca … Se non fosse stato per questi episodi antisportivi ritengo che il Cercivento non sarebbe retrocesso. La Coppa Carnia dovrebbero giocarla soltanto 8 squadre. Tanto in finale arrivano sempre quelle e non sempre per merito Miei voti finali personali: Federazione 4, Comitato Carnico 5, designatori arbitri 3, arbitri Donadelli-DePrato-Guzze-Pascolo vergognosamente 3. Saluto il mondo sportivo carnico consigliandovi di parlare di queste cose, di prendere posizioni, perché il giocattolo sta per rompersi.
17 Comments
by Alex
Certo che leggere certe affermazioni che sembrano scritte da chi di calcio capisce poco o nulla, e scritte da un dirigente poi sono imbarazzanti.
Si esordisce dicendo che pone delle domande, dove sono? Leggo solo una lunga seguenza di episodi arbitrali di cui ho memoria ampiamente commentati su questo sito e che francamente non capisco a distanza di 3 mesi dalla fine del campionato stesso che senso abbia riproporli; e sempre con sta mania degli episodi sfavorevoli.
Si parla di malcostume a fine campionato ma solo nelle gare contro le avversarie per la salvezza del Cercivento? Suvvia un po di serieta’ nelle affermazioni .
L’arbitro che decide la durata delle squalifiche? Ma e stata davvero scritta da un addeddo ai lavori, perche francamente anche i sassi sanno che esiste un giudice sportivo.
Si contesta la coppa carnia, non e’obbligatorio l’ iscrizione alla stessa, e contestare che vincono sempre le stesse… beh magari hanno semplicemente le formazioni migliori.
Invece di protestare inutilmente caratteristica prettamente italiana, e bene che chi nel calcio ci mette passione lavori per cambiare le cose se si ritiene che queste vadano cambiate, ma scrivere come fatto e totalmente inutile, fuori luogo e ci si copre di ridicolo.
by n.taverna
Mi sembra di ricordare gli ultimi momenti della carriera di Zidane , un grande campione che ha terminato la carriera con un “autogol” ( testata a Materazzi) …
Questo intervento mi sembra un po’ la stessa cosa , terminare la carriera con un’autogol …
Dobbiamo giustificare la restrocessione del Cercivento ?
Io piu’ che agli avversari e agli arbitri penserei al proprio orticello … prima dell’inizio del campionato era una delle possibili candidate alla retrocessione , alla fine e’ arrivata ultima . La colpa non e’ solo degli altri , direttore sportivo in primis .
by Sergio
Sig. Caciagli, posso comprendere il suo sfogo perchè effettivamente molto arbitri (soprattutto quelli giovani) non si sono dimostrati all’altezza del loro compito durante la scorsa stagione sportiva. Ma se lei scrive una lettera nella quale mette in evidenza certi specifici errori dei direttori di gara (quell’arbitro non ci ha concesso un rigore, quell’altro ci ha espulso il portiere, quell’altro ancora ci ha fischiato un rigore contro inesistente, etc…) allora siamo al punto di partenza: le lettere come la sua vengono puntualmente cestinate del settore arbitrale. Una cosa utilissima che si potrebbe fare è un incontro tra arbitri e capitani/dirigenti delle squadre del Carnico: un confronto su alcuni temi caldi potrebbe mettere definitivamente d’accordo le due parti, evitando certe spiacevoli situazioni che purtroppo spesso accadono sui campi.
Sono invece d’accordissimo con lei, sig. Caciagli, sul tema della lealtà sportiva: succede troppo spesso, ormai, che nelle ultime quattro-cinque partite dell’anno molte squadre, ormai soddisfatte della loro classifica o al contrario consapevoli di non poter più raggiungere certi obiettivi, non si diano più di tanto da fare per vincere: non dico che tali partite vengano programmate male dagli allenatori o che gli allenatori facciano giocare solo le seconde linee, a casaccio; dico invece che in campo i giocatori non trovano gli stimoli per giocare con impegno e si limitano a fare il proprio dovere, senza strafare, giocando quasi come se fosse un’amichevole di fine stagione. Aggiungere obiettivi sportivi potrebbe aiutare a risolvere questo problema: in prima e seconda categoria si potrebbero aggiungere i play-out (magari le ultime due squadre retrocedono automaticamente, la terzultima, quartultima, quintultima e sestultima si giocano l’ultimo posto per scendere di categoria) e play-off (stesso meccanismo dei play-out; i play-off sarebbero utili soprattutto in terza categoria, dato che moltissime squadre giocano il girone di ritorno senza particolari obiettivi).
by Nicola Fabris
Sig. Caciagli non la conosco di persona ma rammarica il fatto che si lasci il mondo del carnico “solo” per i motivi da lei esposti. Per la prima domanda mi trova parzialmente daccordo in quanto bisogna sempre tenere conto degli obiettivi societari. Talvolta, e non sono daccordo, sono unicamente di classifica e, di conseguenza, si procede come detto. A volte, invece, si conseguono anche altri obiettivi e il discorso cade perchè trova applicazione quanto da lei descritto.
Per quanto riguarda la questione arbitrale, effettivamente quest’anno ci sono state molte, troppe, situazioni diciamo così “DISCUTIBILI” sia di errori ma, soprattutto, di comportamenti.
Alla presentazione del libro “60 anni di Carnico” l’ex arbitro Della Pietra ha sintetizzato molto bene la situazione affermando che oggi si arbitra con i cartellini ed una volta con “il buon senso”. Comunque sia queste problematiche possono e devono venire discusse nelle sedi e negli incontri dedicati, sicuramente prima dell’inizio della prossima stagione. Non certo sulle pagine di un sito.
Rimanere a discutere e trovare unitamente delle soluzioni porterebbe sicuramente giovamento a tutto il movimento.
Spero che questo invito lo raccolgano in molti addetti ai “lavori” per trovare insieme senza pregiudizi le soluzioni migliori.
by Nicola Fabris
Errata corrige
A volte, invece, si conseguono anche altri obiettivi e il discorso cade perchè NON trova applicazione quanto da lei descritto.
Scusate
by loris di giorgio
Della Pietra non è un ex arbitro, ma è ancora il migliore arbitro in circolazione se poi l’AIA non lo annovera più nelle sue file, be questo può significare che qualche sbaglio lo ha commesso!! La lega a cui appartengo ringrazia.
by Daniele Kravanja
Se tutti i dirigenti delle società del Carnico dovessero alzare “bandiera bianca” per le motivazioni che hanno spinto il Signor Caciagli a farlo, il Carnico sarebbe morto e sepolto. Discutere sulla capacità degli arbitri è patetico…. Siamo nel Carnico (catalogato in Figc come 3^ categoria) e non possiamo pretendere di avere arbitri di serie A (e anche lì ne succedono di cotte e di crude). Tutte le squadre, chi prima e chi dopo, lamentano torti subìti da parte delle “giacchette nere”. Ma, guarda caso, le compagini che talvolta si avvantaggiano dagli errori arbitrali non dicono mai niente. Solo quando la decisione è contraria a loro, esplodono… Invece quando è sfacciatamente a favore… tutti zitti.
Accettiamo la mediocrità degli arbitri designati a dirigere le nostre partite. Come loro dovrebbero accettare e capire la nostra mediocrità (tecnica, intendo…), tenendo sempre presente che una particolarità ci accomuna : la passione per questo “maledetto” sport….:-)
Smettiamola di vedere o immaginare complotti. Non ce ne sono. E di ciò sono certo… Tutto rientra nella fallibilità dell’essere umano.
Io la penso così.
Buon anno a tutti !!! 🙂
by CRISTY
sono d’accordo con Daniele kravania..post 7..tutti abbiamo colpa e nessuno ce l’ha realmente..poi che l’arbitro ci irriti per un arbitraggio che noi riteniamo negativo…ci può anche stare..magari quei arbitri pensano la stessa cosa di noi e voi hahahha..comunque mano sulla coscienza..che quando si sbaglia o si fà bene..siamo comunque noi tutti …solo che a volte è più facile dare la colpa alla casacca nera,che a noi stessi … sereno 2013 a tutti ..
by Biasizzo Stefano
Buon Anno a tutti!
Io la penso come il presidente Kravanja,che come spesso succede,dimostra di essere un passo avanti a tutti. Credo che dopo 26 gare la classifica per forza di cose è reale
by Max
Bravo kravanja, ben detto, ma chiediamo a caciagli, perché ti dimetti e scrivi sul sito queste cose, non potevi continuare e alla riunione delle società esponevi il problema? Forse è più facile scrivere che parlare, ma è permesso o no sbagliare agli arbitri? I fuoriquota che giocano sono sempre all’altezza visto che si parla di arbitri molto giovani, io ho visto alcune volte Pascolo, mentre ho avuto modo di trovare in diversi campi Donadelli, che tra l’altro è quello che viene criticato ogni talvolta vada male qualche cosa! Ma se questi arbitri sono da 3 perché allora dirigono gare di promozione ed eccellenza? Forse non sarebbe il caso di cambiare mentalità?
by Bruno Tavosanis
Tanto di cappello a Marcello Caciagli per quanto ha fatto in tutti questi anni per il mondo del Carnico e per le sue comunità di riferimento. Cercherò invece di dimenticare in fretta questo suo intervento di commiato, che poteva (anzi, doveva) essere decisamente diverso.
by Daniele Piller
Perfettamente daccordo con il presidente Kravanja! Dei torti a proprio favore nessuno si lamenta e credo che se uno retrocede anche solo per un punto, come è successo a noi quest’anno, non possa lamentarsi per le ultime giornate ma per tutti i punti che non è riuscito a fare nelle giornate precedenti. Noi ad esempio abbiam perso a tavolino con il Real una partita pareggiata ma che meritavamo di vincere.. ogni errore può costare il punto decisivo dal gol sbagliato, all’ errore del portiere, allo sbaglio del dirigente o alla svista dell’ arbitro. Resta solo un fatto che il tuo destino deve dipendere da te nelle ultime giornate e non dai risultati degli altri.
Mandi e tanti auguri di buon anno a tutti 😀
by salomone
buongiorno , al commento ottimo del signor kravanja vorrei solo aggiungere una cosa : gli arbitri non sono eccezionali ma di certo i giocatori in generale fanno ben poco per aiutarli , di “tuffatori o spaccagambe” o pubblico assai poco civile se ne vede in abbondanza , se si vuole arbitri migliori magari cominciamo anche dal campo e dagli spalti a dare un buon esempio sin dalle categorie più giovani invece di dover sentire i penosi “spaccagli le gambe ” dei genitori ai figli contro l’avversario di turno
by Daniele Kravanja
Concordo con il commento di “salomone”… E, a proposito dei genitori in tribuna (che non hanno occhi se non per i loro “pargoli”), ricordo quanto detto da un genio del calcio: Ezio Vendrame. In un suo libro ha scritto che il suo sogno sarebbe quello di allenare una squadra di orfani… Proprio per non subire insulse e stupide pressioni da genitori incompetenti che ritengono il proprio figlio il migliore di tutti. 🙂
by GIPO
L’anno nuovo ha mantenuto invariato il tasso di buon senso del Presidente Kravanja. Mi riferisco in particolare al suo post n. 7.
Per il resto c’è già tutto nel commento n. 11 di Bruno.
by Loris Missana
Lo sport, in generale, ha necessariamente bisogno di un (o più, nei vari casi) arbitro, c’è poco da fare.
Il signor Kravania, come sempre, ha centrato l’obiettivo illustrando in maniera perfetta quanto ci stia antipatico o meno il direttore di gara (antipatico, per non aggiungere altre coloriture che ci passano per la mente quando l’arbitro ci fischia contro).
Gli arbitri fanno parte integrante dello sport, come ne fanno parte i giocatori, i presidenti, i dirigenti e gli allenatori; senza arbitri non esisterebbe il calcio, la pallacanestro, la pallavolo, la boxe!
Per quanto attiene all’ignoranza dei qualche genitore avvinghiato alla rete e incitante il proprio figliuolo a usare violenza sull’avversario di turno, stendo un velo pietoso: ho scorazzato la “mularìe” del Rapid per tutta la Carnia e ne ho sentite e viste di cotte e di crude.
Saludi e buon anno a tutti.
😉
by lorisrassati
Marcello Caciagli ha deciso di abbandonare il Carnico.
Ma non ha detto di abbandonare il Calcio, non può farlo!
Il Calcio è parte integrante e vitale della sua vita. Lo conosco bene e come me si nutre di Calcio, ma di quel fuoco che il mondo del “carnico” non recepisce.
Marcello Caciagli è solamente deluso, amareggiato da tanta ottusità e di quell’irritante scimmiottamento
di un calcio concepito ad uso e consumo.
Marcello sperava di riuscire a trasmettere tutta la sua passione calcistica che ha e che sente dentro. Ecco il vero significato di questo suo sfogo che non avete colto, non riuscendo a leggere fra le righe. Caro Marcello io ti conosco bene poichè il tuo Calcio vive e vivrà indelebile in me.
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