Nel capitolo dedicato a Giorgio Cappellaro contenuto alle pagine 295-296 del volume “60 anni di Carnico 1951 – 2010”, il medesimo fa riferimento a “referti inventati” dall’arbitro e relative squalifiche. Si evidenzia che tali affermazioni rappresentano la personale “versione” dei fatti del signor Cappellaro, che contraddice quanto ufficialmente verificato e oggettivamente appurato dai competenti organi di giustizia sportiva sia a livello territoriale che regionale.
Renato Damiani e Massimo Di Centa, autori della pubblicazione, hanno semplicemente riportato quanto scritto da Giorgio Cappellaro, astenendosi da qualsiasi tipo di commento ed opinione.