CHICCHI DI COPPA

A Bordano ci credevano, ma non volevano darlo a vedere. Per ricordare l’evento (comunque fosse andato a finire) il geniale Olindo Peretto (direttore sportivo? Direttore generale? Factotum? Un po’ di tutto questo e anche di più …) aveva fatto confezionare delle t – shirt con impressa la data della finale. Idea davvero originale. E poi vedere Olindo (di solito sempre elegantissmo) con quella maglietta dava il senso che la serata per l’ambiente biancorosso era davvero speciale!

Giovanni Gollino, accompagnatore (e anche di più …) della Pontebbana ha perso la finale ma ha salvato i … baffi. In caso di vittoria, infatti, glieli avrebbero tagliati negli spogliatoi del “Campo dei pini”. Ed invece, alla fine, eccolo uscire dagli spogliatoi con i baffi ed un sorriso sulle labbra che gli fa onore. Anche se è giusto sottolineare che tutti quelli della Pontebbana hanno accettato con grandissima sportività il verdetto del campo.

E’ andata al Bordano anche la finale tra le due tifoserie. Numericamente si equivalevano i tifosi delle due squadre, ma a livello di colore e di scenografia, quelli del Bordano hanno prevalso. Gli striscioni appesi alla rete di recinzione erano già lì a quasi un’ora dal fischio d’inizio.

 

Di Marco e Filippo Picco erano i due grandi assenti della finale, entrambi fermati dal Giudice Sportivo. Prima del match hanno parlottato tra loro, condividendo, probabilmente, la delusione per non aver potuto essere protagonisti di una finale conquistata anche attraverso le loro prestazioni nei turni precedenti. Il mezzo sorriso sforzato che li ritrae nella foto prima dell’incontro è il miglior modo per comprenderne l’amarezza.

 

E meno male che doveva esserci poca gente sulle tribune del campo di Villa. Le 800 presenze sono state ampiamente superate e questa è stata la risposta migliore a chi era convinto che la partita sarebbe stata snobbata.

 

 

 

Quella del 2013 è stata per il sottoscritto la 19.a finale raccontata in radiocronaca diretta. Dovrei essere abituato, ormai, alla tensione della diretta e invece, ogni volta, è un’emozione sempre nuova,vissuta ogni anno a fianco di Renato e Bruno, amici di sempre