LA SECONDA, LA TERZA E IL “VECCHIO” GILDO

Piu, quest'anno al Campagnola.
Piu, quest’anno al Campagnola.

Massimo Di Centa da “Il Gazzettino” …

SECONDA CATEGORIA
Nessuna favorita ma tante sorprese in agguato
Il meccanismo delle promozioni (due saliranno in Prima) e quello delle retrocessioni (tre scenderanno in Terza) ed il fatto che nessuna squadra parta coi favori del pronostico rendono la “cadetteria” , quest’anno, ancor più indecifrabile: è davvero la classica stagione in cui può succedere di tutto. Anche il mercato invernale ha contribuito ad accrescere l’incertezza dei pronostici: ci sono squadre che hanno sostanzialmente confermato l’organico della scorsa stagione, come ad esempio la Velox che punta su alcuni giovani di buona qualità. Oppure Ancora, Sappada ed Audax che hanno variato veramente poco, limitandosi ad un paio di innesti. Ci sono poi quelle squadre come il Campagnola e l’Illegiana che hanno dovuto fare di necessità virtù e si sono mossi cercando di dosare i nuovi arrivi tra giovani tutti da scoprire ed alcune certezze (Alberto Martini e Piu in biancazzurro e Devinar in neroverde, per esempio). Da sottolineare anche chi, come il Val Resia (con Gianni Timeus) e il Cercivento (con Pierino Delli Zotti) ha voluto affidarsi ad una guida tecnica esperta per “domare” un ambiente particolarmente frizzante ma tutto sommato provvisto di un discreto spessore tecnico. La Delizia e Rapid partono senza l’assillo di dover fare grandi risultati e la cosa, alla fine, potrebbe rappresentare il viatico per una stagione senza limiti: a Priuso e Raveo si pongono la salvezza come obiettivo di partenza, ma poi, strada facendo, magari, i traguardi potrebbero anche essere diversi, soprattutto in considerazione del fatto che l’intelaiatura è rimasta sostanzialmente quella dello scorso anno e quindi la compattezza del gruppo dovrebbe essere garantita. Restano infine l’Edera, il Castello e la Val del Lago. Siccome i pronostici degli addetti ai lavori, sono fatti per essere … sbagliati, ecco, lasciateci dire che sulla carta queste tre sono le società sulle quali si potrebbe puntare al tavolo della promozione: il Castello ha inserito nell’organico elementi di provata esperienza in categoria ma soprattutto è riuscito a trattenere al “L’A.S.e R”, giocatori importanti come Schiratti, Zampa, Tomasino, Bertossi e via dicendo. In più, il nuovo presidente Giorgio Lessanutti ha portato una ventata d’entusiasmo che senz’altro sarà un valore aggiunto. Il credito di Edera e Val del Lago è tutto da dimostrare, è vero, anche perché stiamo parlando di due neopromosse. Ma sono queste due società che già da qualche stagione stanno lavorando bene: quella di Enemonzo è compagine tosta, compattata dal tecnico Peirano ed ha ragazzi di assoluto valore, specialmente nel settore avanzato, reparto già ben assortito ed arricchito dall’arrivo di Giordano De Marchi, mentre in difesa si punta sulla voglia di riscatto di Andrea Kravanja, portiere desideroso di prendersi una rivincita su un destino che con lui non è mai stato particolarmente benevolo. La Val del Lago aspetta la definitiva consacrazione di Ivano Picco, ma nel frattempo ha piazzato due colpi niente male: Filippo Picco, a centrocampo, è uno dei top, mentre Manuel Sgobino è la classica punta in grado di assicurare la doppia cifra in tema di marcature.

TERZA CATEGORIA
Panchine nuove e giovani in cerca di gloria

E’ una Terza che propone molte panchine nuove ed un largo impiego di giovani da parte di quasi tutte le squadre. Per quanto riguarda il capitolo allenatori, sono ben sette le squadre che hanno cambiato guida tecnica:ad Amaro è arrivato Adelchi Mazzolini, ad Ampezzo Sandro Clapiz, a Comeglians Lomartire. Il Rigolato punta su Franco Romano,il Timaucleulis su Luca Boschetti. Nicola Pontil a San Pietro e Angelo Spiluttini a Verzegnis completano il quadro. Come si nota, molti di questi provengono dai settori giovanili ed è proprio per questo che, probabilmente, le società si sono decise a puntare sui giovani, che al momento rappresentano l’investimento a lungo termine meno oneroso. In un campionato che per la nuova formula propone solo due promozioni trovare le favorite non è un’impresa semplice: ci sbilanciamo facendo una menzione per il Tarvisio che aspetta con pazienza e lungimiranza di veder premiati i suoi sforzi per aver puntato su un movimento in continua evoluzione e con molti juniores in rampa di lancio. Anche il Ravascletto (già molto bene lo scorso anno) cerca una sua consacrazione e non si nasconde l’obiettivo promozione. Lo stesso che a Verzegnis prova a centrare Spiluttini, la cui squadra ha già mostrato segnali incoraggianti nelle prime uscite stagionali. Può far bene anche il Timaucleulis, dove Boschetti si è portato dietro alcuni elementi della sua juniores di Imponzo e soprattutto dove l’ambiente ha voglia di vivere un campionato da protagonista. Ci sono poi quelle squadre le cui potenzialità sono indecifrabili: ci riferiamo all’Amaro (ma occhio a quel volpone di Mazzolini!), al Rigolato (gli juniores del Villa potranno dare una mano importante ai fratelli Vergazzini), alla Stella Azzurra (volti nuovi di cui si parla bene), all’Ampezzo (che proverà a sfruttare le doti di grande motivatore di Clapiz), al Comeglians (il ritorno di “Michelone” Stua non è da sottovalutare) ed al San Pietro, smanioso di rifarsi della retrocessione dello scorso anno. Il Lauco proseguirà nel suo lavoro di ricompattare l’ambiente, mentre l’Ardita, che ha perso pedine importanti, avrà alla sua guida Passalent, un grande uomo prima che un buon allenatore: nonostante i problemi personali di salute non ha voluto abbandonare la squadra retrocessa al termine del campionato scorso. E questa è già una sua piccola, grande vittoria.

La curiosità
Magari non è quello che si definisce “il colpo” di mercato, ma il cambio di maglia di Gildo De Toni resta una delle notizie del marcato invernale. Il passaggio dal Cedarchis all’Arta, insomma, non è passato inosservato, anzi. È curioso che uno dei giocatori storici dei campioni giallorossi approdi ai cugini rossoblu. Cosa è successo, si sono chiesti in molti, per determinare la fine di un rapporto che sembrava definitivo? Il passaggio, in realtà, non nasconde segreti particolari: Gildo nel’ultimo anno si è sentito un po’ trascurato dall’ambiente giallorosso. La presenza e la costanza agli allenamenti, una passione sempre accesa e la solita assoluta disponibilità gli sembravano elementi sufficienti per meritare quella fiducia e quel pizzico di riconoscenza che lui credeva di poter meritare. Anche perché, pur alla soglia dei 47 anni (li finirà in settembre), dava sempre risposte importanti sulla tenuta fisica e l’affidabilità. Il tecnico dell’Arta Mauro Di Lena, allora, gli ha proposto di “vivere” il derby sull’altra sponda e Gildo ha accettato di buon grado e si è presentato tiratissimo per la nuova avventura Le notizie provenienti dal campo di allenamento dell’Arta, ci raccontano di un De Toni sempre tra i più positivi ai test atletici, nei quali ottiene risultati addirittura migliori di molti compagni più giovani. In attesa del derby …

5 Comments

  • Posted 28 Aprile 2014 20:58 0Likes
    by raja la tigre

    Certe persone pagano x far skivere kazzate su di loro?…primadi non sottovalutare qalkuno bisogna essere sikuri ke kostui abbia 1 paio di mani e 1 cervello x usare i guanti…fare artikoli 1 po+ kredibili?

  • Posted 29 Aprile 2014 14:37 0Likes
    by Massimo Di Centa

    @ Raja la tigre. Prima di tutto complimenti per il coraggio che hai nel sostenere le cose che scrivi: a dispetto dello pseudonimo più che una tigre sembri un gattino… I miei articoli saranno poco credibili, ma hanno il pregio di essere firmati, per poter accettare le critiche ed un confronto, su un territorio che però alle tigri è evidentemente sconosciuto. Non so a cosa si riferisca la tigre, forse a Gildo De Toni. Il quale non ha assolutamente parlato male del Cedarchis (anzi …) ma ha solo detto di essersi sentito trattato in un modo che la sua serietà ed il suo impegno non meritavano. O forse a Michele Stua, che magari potrà essere discusso come portiere (ma qui entriamo in disquisizioni tecniche) ma per la squadra del suo paese si è sempre impegnato. Ciao Tigre, e salutami Sandokan (naturalmente con la K…).

  • Posted 30 Aprile 2014 08:06 0Likes
    by De Marchi Patrizio

    Sono d’accordo con M.D.C. su Michele, potrà essere discusso come portiere, ma nei due anni passati all’ Edera ci ha messo l’anima e anche qualche cosa di più, a Michele faccio i miei migliori auguri per i campionati che ancora giocherà, mandi e grazie per quello che hai fatto per la mia squadra, e sempre, FORZA EDERA….

  • Posted 1 Maggio 2014 13:47 0Likes
    by Lorenzo Screm aka Mr. Fufu

    buongiorno, mi permetto di intervenire alla breve discussione…per quanto riguarda Michelone (Sono giocatore del Comeglians per cui mi sento un pò preso in causa in quanto compagno ma sopratutto amico di Michelone) ci sarebbero tante cosa da dire, Tanti difetti ma altrettanti pregi!! Il più rilevante sicuramente è la passione che ci mette per il suo Comeglians e per la cura nei minimi dettagli!! sentire i giocatori dopo allenamenti e dopo le partite per capire quali erano stati i problemi e quali invece erano stati risolti, preparare il chiosco e molto altro ancora che non voglio raccontarvi in quanto potrei apparire un pò noioso!! Detto questo, vorrei dire a Raja la Tigre che l’invidia è una brutta cosa. Purtroppo non tutti siamo in grado di essere dei leader! esserlo significa tenere unito il gruppo, motivarlo e spronarlo a fare bene! evidentemente la tigre si è sentita presa in causa…che abbia perso la lotta per diventare il capobranco della squadra?! chi lo sà..

  • Posted 1 Maggio 2014 15:57 0Likes
    by giacomino dario

    Eccoci qua, neanche iniziato il campionato e spuntano nomignoli e psudonimi “favolosi”!!! E solo per fare delle critiche…(almeno fossero costruttive)!!! Facciamo così, a fine anno stiliamo una classifica del più originale e lo premiamo con una maschera 😛
    Ps buon campionato a tutti 😉

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