PRIMA CATEGORIA
E’il derby, con ogni probabilità, a consegnare virtualmente il titolo numero 10 al Cedarchis. La stella insomma si avvicina perché mentre il “Ceda” vince le più immediate (tanto per dire …) inseguitrici rallentano di brutto. Un derby vinto largamente al cospetto di un’Arta che però per oltre un’ora è stata in partita, azionando un contropiede fastidioso che in più di una circostanza ha creato grattacapi alla difesa meno battuta del campionato. E mentre il derby di Arta si concludevo nel tripudio giallorosso, le altre, come detto, rallentavano di brutto: il Fusca perdeva l’… orange match col Villa, l’Ovarese si faceva imporre il pari dalla Moggese ed il Cavazzo le buscava a Villa, in casa di una Folgore ridotta in 9. Sugli altri campi, risultati importanti per la salvezza: il colpaccio lo fa il Paluzza che sbanca Bordano e in classifica proprio l’Arta a quota 19. La Pontebbana pareggia, ma è un pareggio senza molto valore (proprio alla luce del successo dei ragazzi di Moser), così come il punto ottenuto dalla Moggese. Dopo qualche focherello di speranza riacceso con l’arrivo di Rassati in panchina, il Trasaghis prende quattro sberle ad Imponzo e si avvicina sempre di più alla retrocessione.
SECONDA CATEGORIA
E’ la grande domenica della Velox: la squadra di Gressani infila la settima vittoria consecutiva e raggiune il secondo posto: la vittoria di Enemonzo è stata un po’ fortunata, ma quando si vincono 8 delle ultime 9 partite è chiaro che la buona sorte è disposta anche a darti una mano. Il Campagnola, nel frattempo, passa in casa dell’Ancora e mantiene il comando pur soffrendo per la determinazione della squadra di Beorchia che ci ha provato sino alla fine. Nella domenica che ha visto l’Audax riposare, spicca il successo abbastanza inaspettato del Val Resia in casa del Castello coi gemonesi che si allontanano sempre di più dalla vetta. In chiave salvezza da segnalare l’autolesionistico pareggio del Rapid ad Illegio (ad un quarto d’ora dal termine i vioal vincevano 3 a 0!) ed il colpaccio del Cercivento a Sappada, mentre La Delizia coglie in casa della Val del Lago i tre punti che dovrebbero avvicinare la salvezza.
TERZA CATEGORIA
Occhio al San Pietro! I viola colgono in rimonta a Tarvisio il loro quarto successo consecutivo ed ora vedono le prime due sempre più da vicino: l’Amaro non va oltre un deludente pari interno con l’Ardita, mentre il Verzegnis recupererà il 27 agosto la partita col Ravascletto. Chi insegue nel frattempo scivola di brutto (il Timaucleulis ad Ampezzo) si rilancia (la Stella Azzurra che supera il Rigolato) o esce forse definitivamente dalal lotta al vertive (il Tarvisio battuto dal San Pietro ed il Lauco infilato a casa dal Comeglians).
4 Comments
by x
ho letto bene? da quando si mette la stella per aver vinto 10 volte un campionato di 3a categoria . chissa quante squadre stellate ci dovrebbero essere in italia oltre alla juve ,inter e milan e cedarchis ovviamente . se pensassimo piu a come salvaguardare questo campionato piuttosto che renderlo sempre piu banale .
by Massimo Di Centa
Hai letto benissimo Mister X ma è un modo di dire, tutto qua. Se poi vogliamo fare polemiche anche sulle minchiate facciamolo ma la crescita di un movimento non passa da queste cose. Se conosci la strada per rendere meno banale il nostro campionato, indicacela, professore… Di banale ho visto solo il tuo pseudonimo, perdonami.
by alex
Massimo, come farà a restare credibile un qualsiasi torneo se i commenti saranno sempre come quelli di X? In Italia non esiste un campionato come il Carnico, organizzato con telecronache, pagine giornalistiche, che coinvolte tutta un’ area per tutta l’estate e da tanti anni, che a volte è pettegolo, ma che ha un largo seguito. La stella è un simbolo, potrebbe essere un fiocco o una rosa, ma è emblematico riconoscere il lavoro, la continuità e metteteci ciò che volete, per distinguere i risultati di un campionato “speciale” ed per questo che, pur scopiazzando dalla serie A, non ha niente a che fare come valore visto che in quei campionati gli obiettivi sono tutti diversi, ben venga qualcosa che può rendere orgogliosa una società, che certamente non si impegnata per raggiungere quel simbolo.
by Massimo Di Centa
Hai detto tutto il giusto che c’era da dire. Buona, Alex!☺
Comments are closed.