Quella che vogliamo raccontare questa settimana non è la storia di una persona, ma ti tante persone messe insieme, ognuna col suo ruolo e la sua parte di importanza nelle vicende di una squadra che, diciamocelo francamente, in pochi pensavano di vedere così in alto in classifica dopo le tante difficoltà che la società ha dovuto superare durante l’inverno. La gente di cui vogliamo parlarvi è quella che ha preso i resti della Folgore, trasformandoli in un grande gruppo. In pochi, si diceva, davano credito ad una squadra che, uno dopo l’altro, ha visto andare via prima l’allenatore Dario Cicuitti e poi Massimo Gressani, Pillinini, Mazzolini, Adami, Canton, Crea, Degli Uomini, Iacuzzi e via dicendo. Un esodo in piena regola, insomma, proseguito con il nuovo allenatore, Temporal, andato via addirittura … prima di arrivare, nel senso che nessuno l’ha mai visto dalle parti di Invillino. Peccato, perché la Folgore con allenatore Temporal avrebbe ispirato chissà quali titoli sui giornali! …. Il presidente Corrado Tomat, allora, si è rimboccato le maniche e si è dato subito da fare. Che tipo questo Tomat! Non conosce l’arte della diplomazia, i suoi rapporti con gli altri hanno spesso la morbidezza della … carta vetrata e non conosce le mezze misure: uno così o ti sta simpatico o lo detesti. Non che a lui la cosa interessi molto, lui va avanti per la sua strada, spesso prendendo decisioni che sembrano strampalate. Come quella che prese quando decise di assumere Max Brovedani. Max ad Invillino è quasi un’istituzione: alla Folgore ha regalato anni di carriera, un tentativo in un’altra squdra (l’Ovarese) e una … coltellata: quella stagione al Villa! Non sembrava una grande idea quella di affidargli la squadra, forse perchè i profeti in patria raccolgono generalemnte pochi successi: nell’anno in cui il corso allenatori ha espresso un notevole numero di candidati rampanti, Tomat che fa? Prende uno che il patentino da allenatore lo ha da 15 anni! Non l’ha mai adoperato ma ce l’ha! E poi, Tomat può contare su un altro Brovedani, vale a dire Andrea, fratello di Max. Con mamma Anna sempre indaffarata al chiosco ecco che la Folgore diventa una specie di azienda a conduzione familiare. Ma oltre alle suggestioni ed alle implicazioni sentimentali, c’è anche un fatto tecnico da tenere in considerazione, perché questa Folgore così depauperata rischia di diventare una delle candidate alla retrocessione. Intanto, però, adesso è lì, più vicina alla testa che alla coda, forse per non fare brutta figura nei confronti dei cugini del Villa che hanno iniziato la stagione vincendo tutte le partite. Verranno tempi duri, ma intanto i rossi di Invillino sono lassù, amettere fieno in cascina. Il segreto di questa squadar? Forse la capacità che ha avuto Max Brovedani a coinvolgere tutti allo stesso modo e con la stessa importanza nel suo progetto: ragazzi, avrà detto Max, qui la maggior parte di voi la Prima categoria l’ha vista solo sul giornale, quindi datevi da fare, tirate fuori tutto quello che avete e seguitemi. Le parole, più o meno, sono state queste e tutti si sono sentiti motivati. Così Max ha creato quello che si chiama “gruppo”, fattore spesso determinante negli sport di squadra. Un gruppo nel quale credono ragazzi come Mattia Concina che lo scorso anno non si fermava mai nei dopo allenamento o nei dopo partita ed invece quest’anno è sempre presente. E poi, amici che portano amici: il caso di Luca Allotta che ha portato ad Invillino Josel De Lima, un salvadoregno che fino allo scorso anno, magari, manco sapeva cosa fossero la Carnia ed il Carnico … E poi tante storie dentro una storia: Clapiz e Raffale Carrera che cercano una loro dimensione che forse non hanno mai trovato nell’Ancora e nell’Ardita, Carnir, che al “Campo dei Pini” aveva già messo in mostra il suo funambolismo ma in maglia arancione, Matteo Adami e Valentino Paschini, a cercare di aggiungere qualche gol alle loro carriere. Ragazzi in cerca di rivincite, insomma, ai quali Max ha saputo toccare le corde giuste, con l’aiuto, magari di quel “matto” (nel senso goliardico del termine) di suo fratello Andrea che sta aspettando con ansia una data: il 5 luglio, la domenica del derby col Villa. Mica una partita qualsiasi, per lui!
4 Comments
by FRANCESCO
Grande Max !!!!!
Abbiamo collaborato e collaboreremo per raduni dei “pulcini” e posso dire che è un’ottima persona oltre ad esserre un grande sportivo !!!
Caro Max, in bocca al lupo per la “tua” Folgore, ti auguro tantissime soddisfazioni, anche se nel carnico, come ben sai, simpatizzo soprattutto agli arancioni !!!
Un saluto a tutto il carnico
Francesco Sciusco
by massimo Gressani
Grande Max,DAJE FOLGORE!!!!
by Crea Giulio
Grandi ragazzi, forza Folgore!
by dario cicutti
Massimo, complimenti per questo articolo, Max Brovedani, Andrea Brovedani e Corrado Tomat il pressidente sono uomini con pregi e difetti, ma uomini con la U maiuscola. Ripeto il mio in bocca al lupo a questa società, forza Folgore e tutti i suoi Folgorati.
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