E’ la Val del Lago la prima finalista della Coppa Carnia 2016. Sconfiggendo 3-1 il Fusca nella gara di ritorno disputata a Trasaghis, la formazione di Alesso raggiunge per la prima volta lo storico traguardo. La vittoria dei biancazzurri non fa una grinza ed è giusta sia nella forma che nella sostanza. Già nel primo tempo i ragazzi di Franco D’Agaro hanno dato l’impressione di essere più in palla: un palo di Di Gianantonio dopo pochi minuti e qualche altra buona iniziativa mettono a nudo qualche impaccio difensivo del Fusca, costretto a capitolare al 26’, quando Gabriele Marcon con un destro ravvicinato fulmina Xotto. Il vantaggio però dura poco perché dopo soli 8’ il Fusca pareggia: uno spunto isolato di Nevio Dario consente all’attaccante arancione di andare alla conclusione dal limite. Conclusione secca sul primo palo e Candido è battuto. Lo stesso Candido, all’ultimo secondo della prima frazione, è bravo a distendersi alla sua sinistra per andare a togliere dal sette una gran punizione di Paschini. La ripresa si apre col vantaggio della Val del Lago: è bravo Ivano Picco a destreggiarsi appena entro l’area e con un tiro a giro a spedire la palla sul palo lontano. Da quel momento i biancazzurri prendono in mano le redini del gioco e riducono a zero i rischi, col Fusca che cala vistosamente. La sentenza al match la emette Andrea De Cecco al 33’ : una sua conclusione da lontano sorprende Xotto che si fa colpevolmente sgusciare la sfera tra le mani. Su questo episodio cala il sipario, perché nei minuti finali non succederà più nulla. Alla fine soddisfazione in casa Val del Lago e grandissima delusione tra le fila del Fusca. Franco D’Agaro e Andrea De Cecco hanno esaltato lo spirito di gruppo, individuando in questo la chiave del successo. Dall’altra parte, uno sportivissimo Leo Fachin ha reso merito ai vincitori. Tutti d’accorso su una cosa, però: perché giocare una semifinale di Coppa di martedì, due soli giorni dopo il turno di campionato? Chissà se qualcuno potrà mai darci una spiegazione?