Dino Zorzi, ex giocatore del Villa ed attualmente collaboratore della società arancione, ci ha inviato questo commento che abbiamo deciso di utilizzare per aprire una discussione sulla formula di un Carnico che, a detta di molti, andrebbe rivista.
Se Seconda e Terza categoria si sono rivelate più spumeggianti che mai, altrettanto non si può dire della Prima, che, come ogni anno, da fine luglio in poi, è noiosa, con esiti finali ampiamente pronosticabili. Il risultato di tutto ciò è che ci sono almeno sei squadre di buon livello a dieci giornate dalla fine senza alcuna velleità, ne’ di vincere, ne’ di retrocedere: mancando ancora due mesi e mezzo di attività, è tanto … troppo! Non voglio fare critiche, vorrei che il mio pensiero servisse per una discussione costruttiva e ragionata. Penso che sia ora (parlo, intanto, di Prima categoria ) di cambiare qualcosa nella formula, lascio a chi sa fare queste cose le idee su come intervenire, propongo solo due suggerimenti: i playoff, fra le prime quattro (partita secca 1.a contro 4.a e 2.a contro 3.a in casa della miglior classificata, naturalmente sarebbero auspicabili 13 o 12 squadre per finire in tempi adeguati) oppure in base alla posizione finale di classifica delle agevolazioni per la Coppa Carnia dell’anno successivo. Ci sarebbero più stimoli e partite più combattute fino all’ultimissima giornata, altrimenti ditemi che differenza fa alla fine arrivare secondi o terzi piuttosto che sesti od ottavi? Su questi argomenti mi piacerebbe sapere l’opinione degli addetti ai lavori e soprattutto dei calciatori. Da innamorato del Carnico penso sia ora di rinfrescare, di vivacizzare, di smuovere la noiosa inerzia con cui la Prima si trascina per gran parte del girone di ritorno, aumentandone l’ interesse sia del pubblico che dei protagonisti in campo.
11 Comments
by Bruno Tavosanis
Discussione interessante, ma temo che la soluzione proposta da Dino sia difficilmente percorribile.
Discorso play off. Facciamo un esempio attuale: secondo la proposta di Dino, ci sarebbe una semifinale Cavazzo-Cedarchis, che in campionato sono divise da 23 punti, Siamo sicuri che sia giusto che il Cavazzo si debba giocare in una partita un intero campionato contro chi durante la stagione è risultato decisamente inferiore, azzerando di fatto la differenza, tipo safety car in F1? Una partita secca, ma anche l’andata e il ritorno, possono avere tante variabili e non sempre vince il migliore. Diventerebbe una sorta di seconda Coppa Carnia. Del resto anche nella massima categoria dilettantistica (l’Eccellenza) ci sono 7-8 squadre che a metà campionato sono senza obiettivi, Ma un po’ in tutte le serie (A, B, C, D) a metà stagione è così. A mio giudizio i play-off possono andare bene se c’è qualcosa in palio oltre al primo posto (due o tre promozioni, ad esempio), con la prima che viene promossa subito e dalla 2a alle 5a a fare il playoff. Discorso attuabile quindi in Seconda e Terza, non in Prima.
Coppa Carnia: in realtà i possibili vantaggi di cui parla Dino erano stati concessi per un paio d’anni. Mi riferisco all’accesso agli ottavi per i detentori e per i vincitori delle tre categorie, oltre all’impossibilità per le migliori 8 della Prima di ritrovarsi avversarie nella fase a gironi nella coppa dell’anno seguente. Se non ricordo male, c’era anche la gratuità dell’iscrizione.
Ma a quanto pare non interessava. Anzi, le squadre qualificate direttamente agli ottavi si sono lamentate perché avrebbero preferito giocare un paio di partite ufficiali prima del via del campionato. Senza dimenticare che è molto difficile stimolare i giocatori con “premi” come questi.
by Maurizio
Si potrebbe ipotizzare una Supercoppa allargata a seconda e terza del campionato (semifinali e finale), eventualmente previo spareggio 2°-5° e 3°-4°.
by Marco
Concordo con Bruno. Qualcosa bisogna escogitare, ma i tempi sono ristretti in quanto, oltre alle problematiche avanzate da Bruno, bisognerebbe tener conto anche di eventuali spareggi con il risultato di giocare il tutto a fine ottobre – primi di novembre. Forse meglio una supercoppa allargata (che non tocca il risultato nella stagione regolare) e coinvolge altre squadre (magari con turni infrasettimanali).
by Maurizio
La “Supercoppa allargata” potrebbe disputarsi a inizio stagione in concomitanza con le prime 2 giornate di Coppa Carnia (prevedendo per le partecipanti alla Supercoppa un automatico passaggio del primo turno di Coppa).
by diego scarsini
A mio parere una soluzione playoff potrebbe essere applicata anche in prima categoria, pur non facendo torti a chi, come il cavazzo quest’anno, vince per distacco. Mi spiego riprendendo l’esempio del Ruda calcio che quest’anno ha stravinto il girone D della 2 categoria invernale, con il Villesse secondo classificato che avrebbe vinto qualsiasi degli altri 3 gironi se non fosse stato inserito proprio nel D; tuttavia, proprio per il fatto che il Villesse ha concluso con più di 10 punti sulla terza ha “annullato” il meccanismo dei prìlay off, essendo stato promosso direttamente in prima categoria assieme al Ruda.
Perchè dico questo?
A mio parere una soluzione interessante sarebbe introdurre i playoff a 4 tra le prime 4 classificate, con semifinale e finale:
– gara secca in casa della miglior classificata.
– se i 90 minuti terminano in pareggio, due tempi supplementari da 15 l’uno e, in caso di permanenza della parità, risulterà vincitrice la squadra meglio classificata ( questo da un ulteriore vantaggio/stimolo a chi si classifica meglio nella stagione regaìolare).
TUTTAVIA, se il distacco tra la seconda alla quinta è almeno di 10 punti, la semifinale non si disputa e la 2 passa direttamente alla finale; stesso discorso se il distacco tra la 3 e la 4 classificata è pari o superiore a 10 punti. SE INOLTRE la prima classificata ha un vantaggio pari o superiore a 10 punti sulla seconda classificata ( 10 punti sono un esempio, si calcoli assieme un valore congruo), si è davanti ad una situazione di manifesta superiorità e il meccanismo dei playoff viene automaticamente annullato, assegnando la vittoria del campionato alla prima classificata della stagione regolare.
Quali sono i VANTAGGI di questa soluzione?
1) Vantaggio economico per chi disputa i playoff in casa = i guadagni che si fanno in parite del genere sono pari a quelle di 10 partite di regular season se non superiori.
2) Motivazionale = fino alla fine se sono in zona alta di classifica ho la possibilità di giocarmela e dare un senso alla stagione ( anche perchè le squadre di media e bassa classifica di solito puntano e si accontentano di una salvezza tranquilla ).
3) Coinvolgimento del pubblico = sono molto più interessato a seguire un campionato incerto fino alla fine piuttosto che uno che a fine agosto è già deciso.
Se si entra nell’ottica del meccanismo, a mio parere le polemiche che potrebbero (anche giustamente) sollevare la/le favorite al campionato verrebbero metabolizzate dalle stesse in un paio di stagioni, facendoci l’abitudine e magari beneficiando del meccanismo in futuro.
Ovviamente adesso sta a voi elencare gli svantaggi in modo da fare una discussione calma e costruttiva e abbozzare una possibile proposta condivisa.
Buon termine di stagione a tutti i protagonisti del carnico!
by SERINI G. P.
play out in prima ultima giu,decima contro tredicesima,undicesima contro dodicesima spareggio secco in casa della migliore classificata,in caso di pareggio dopo i supplementari si salva la migliore classificata.mandi.
by Dino Zorzi
Certo, Bruno, le tue considerazioni sono oggettivamente precise , ti faccio solo un appunto : siamo sicuri che con una formula diversa la distanza fra la prima e la quarta sarebbe ancora di 23 punti ? Sinceramente penso di no, le motivazioni e gli stimoli fanno la differenza, è chiaro che se a luglio sei tagliato fuori senza possibilità alcuna di rientrare a parte la matematica, non penso che affronterai le restanti partite con il coltello fra i denti ( nessun riferimento ad alcuna squadra in particolare, semplice riflessione generica) non dovendo guardarti né alle spalle, né con grande ansia chi ti sta davanti.
by Bruno Tavosanis
La proposta di Diego è interessante (anche se si dovrebbe andare in campo con la calcolatrice! ), la precisazione di Dino corretta (ma se a luglio sei già tagliato fuori è chiaro che sei molto inferiore alla prima in classifica).
Resto della mia: un campionato deve esprimere i valori di un’intera stagione. Non è giusto che siano 2 o 4 partite al termine a decidere tutto. Il calcio è diverso da altri sport, dove se una squadra è chiaramente più forte, difficilmente viene sconfitta. Il calcio, a differenza per dire del basket, può essere deciso da un episodio (esempio banale: espulsione e rigore al primo minuto, ti ritrovi a giocare 89 minuti in inferiorità numerica partendo da 0-1) .
Ripeto: i playoff vanno bene, ma non devono coinvolgere chi vince il girone. Non a caso in serie B (prime due promosse in A) e C (le prime dei tre gironi promosse, playoff per le altre) è così.
by Andrea
Interessanti tutte le osservazioni proposte, anche se nel “nostro” campionato non dovrebbe essere difficile trovare motivazioni… una volta bastava il “campanile” a dare gli stimoli giusti in tutte le partite. Ciò premesso, secondo me il campionato potrebbe innovarsi… tornando all’antico e riproponendo 10 squadre in Prima, 10 in Seconda e 10+10 in Terza A e Terza B. La stagione sarebbe più breve e meno stressante e ci sarebbero spazi a sufficienza per Coppa e Supercoppa. Un buon finale di stagione a tutti gli sportivi !
by Pino Princi
Questo ultimo mese di campionato è servito alle società già salve o fuori dalla lotta scudetto per far giocare i giovani che altrimenti non avrebbero spazio nella massima serie , perché cambiare le regole ? Play off play out non servono a nulla ,lo dimostra da anni la lega Pro. Senza quei 2 inutili turni infrasettimanali (il mercoledì sera chi ha lavorato a turno che sia di notte o di pomeriggio era indisponibile nella maggior parte delle gare) il campionato durerebbe ancora 2 domeniche , per la gioia delle mogli dei calciatori
by Gianluca
Se dobbiamo dare una rinfrescata al carnico, più che escogitare meccanismi cervellotici riguardanti play off, coppe o altro, dobbiamo prima di tutto analizzare i dati anagrafici di chi gioca. 10 anni fa i protagonisti erano più o meno quelli di adesso.
Io credo che le risposte siano da cercarsi nei giovani. Loro sì che possono riportare entusiasmo e voglia al nostro movimento.
Ripartiamo da lì, i giovani non sono il futuro, sono il presente, e dobbiamo rendercene conto.
Saluti
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