Non sappiamo se a Forni Avoltri si aspettassero o meno la promozione, ma di certo quando hanno cominciato ad annusarne l’aria non hanno più mollato la preda, nel solco di una tradizione che vuole i “gialli” sempre duri al pezzo e mai mollare! Una rosa ampia, è vero, ma anche tanti infortuni che non hanno comunque compromesso l’affidabilità della squadra. La vittoria in campionato (decretata ufficialmente nello spareggio di Arta con la Stella Azzurra) è stata la ciliegina sulla torta. Ed ecco, ora, i protagonisti:
MANUEL FERRARI crescita esponenziale per l’appena diciottenne portiere titolare dell’Ardita che con le sue strepitose parate regala parecchi punti alla causa; emblematico il rigore parato a Prato Carnico che segna la svolta a livello psicologico per tutta la squadra.
MICHELE STUA limitato da acciacchi fisici e turni lavorativi offre tutta la sua esperienza per favorire la crescita del collega di reparto.
PATRIC BETTINA PIAZZA il lavoro all’estero gli fa perdere tutto il girone d’andata ma quando rientra la squadra spicca il volo; qualità e mentalità da categoria superiore, dimostra di saper giocare alla grande in ogni ruolo in cui viene impiegato.
LUCA BERTOLDI campionato tribolato a livello fisico per il gigante difensivo tradito proprio da quello che dovrebbe essere il suo punto di forza; quando riesce a dare continuità però si ritaglia uno spazio importante puntellando alla meglio il reparto difensivo.
STEFANO D’ANDREA inizia allenandosi bene poi per motivi di lavoro non riesce a dare costanza all’impegno; trova comunque lo spazio per uno spezzone di gara ufficiale.
FABIO DEL FABBRO l’eterno “Anima Lunga” gioca quando il suo fisico glielo permette ma quando c’è si sente; sulle palle aeree risulta ancora insuperabile e corona con una promozione – a distanza di trent’anni dalla prima – la sua straordinaria carriera.
OMAR DEL LINZ il “guerriero”, quando chiamato in causa, mette in campo tutta la grinta e la determinazione che lo contraddistinguono e, anche se difficilmente riesce a dosare la sua forza e irruenza, è da clonare per spirito di abnegazione.
GIORGIO DI VAL ha corsa resistente, velocità e tecnica; riuscisse ad essere più esuberante a livello di personalità diventerebbe incontenibile; limitato pure lui da infortuni disputa comunque un campionato all’insegna della duttilità, esterno basso o alto e in marcatura offre un buon contributo alla squadra.
MATTEO GERIN 5 reti partendo da esterno basso sono solo la ciliegina in un campionato eccezionale in cui ribadisce che la fascia destra è roba sua; le sue progressioni spaccano spesso e volentieri la partita infiammando anche il pubblico.
SHPEND KOKALLA il kosovaro di Carnia si fa sempre apprezzare per la generosità e determinazione che mette in campo; asfissiante in marcatura, resistente e indistruttibile può migliorare ancora a livello tattico.
FEDERICO MIGOTTI si adopera nel doppio ruolo di dirigente e giocatore dando sempre la massima disponibilità.
GIOVANNI ROMANIN stagione in chiaroscuro per uno dei veterani (a livello di presenze) della squadra che subisce una frattura al braccio ad inizio stagione che lo frena non poco. Su di lui però si può sempre contare e nei momenti di difficoltà risponde sempre presente. Si adopera in più ruoli dimostrando grande disponibilità e dedizione.
ALESSIO DEL FABBRO pur condizionato da alcuni problemi di carattere personale disputa un campionato all’insegna della generosità, le qualità non gli mancano, macina parecchi chilometri sulla fascia che lo portano a non essere sempre lucido in zona gol o nell’uno contro uno. Preziosissima per la squadra la sua atleticità. Timbra due gol e qualche assist che devono solamente essere un punto di partenza per una prossima stagione da giocare alla grande.
ENRICO DURIGON la “chioccia” della squadra beffa l’anagrafe, si conquista a suon di ottime prestazioni una maglia da titolare che non molla più e condisce il tutto con due reti e diversi assist. Fisicamente integro e motivato dal nuovo ambiente ripaga ampiamente la fiducia riposta in lui.
GIANLUCA FERRARI disputa probabilmente la sua migliore stagione, dà geometria ed ordine al centrocampo sfruttando alla grande le sue doti in fase di interdizione; gli manca solamente il gol.
DIEGO FRUCH il giovane ex Ovarese porta in dote l’entusiasmo e la passione di una famiglia di calciatori; una buona partenza poi una leggera flessione e infine l’emozione incredibile del gol vittoria in pieno recupero a Prato Carnico che indirizza tutto l’ambiente alla volata vincente. Se continua con questa passione ed entusiasmo avrà molte soddisfazioni. Ottima l’intesa col gruppo Ardita pure fuori dal campo.
ALESSIO MUNAO’ poco presente a causa di impegni familiari e lavorativi, quando è stato chiamato in causa ha sciorinato tutta la sua grinta dando un contributo sempre importante.
MATTIA PALLOBER partenza di grande impegno e convinzione poi preferisce dedicarsi al campionato Juniores e l’estate la passa lavorando; quando rientra trova una squadra lanciatissima verso la promozione e di conseguenza poco spazio. Per il classe ’99 vietato deprimersi, può lottare per un futuro importante con la squadra del suo paese.
CORRADO PASCOLO NASSUTTI un paio di apparizioni in coppa Carnia e Campionato per un ragazzo uscito dal settore giovanile dell’Ardita che se ritrova gli stimoli giusti può ancora essere molto utile alla causa giallonera.
ANGELO ROMANIN il Presidente/giocatore mette il suo magico sinistro al servizio della squadra; il triplice grave infortunio alle ginocchia stavolta non gli impedisce di portare a termine un campionato che lo vede indispensabile sia in mediana sia da centrale difensivo.
MASSIMO SIVIERI campionato coi fiocchi per il capitano giallonero, vero trascinatore della squadra soprattutto nei momenti difficili; abbina quantità e qualità in mezzo al campo e timbra anche 9 reti che la dicono lunga sulle sue doti.
MARCO VASILICA il cucciolo del gruppo prende confidenza con la prima squadra dimostrando passione e velocità importanti. Il futuro è tutto suo.
GIOVANNI ANTONIPIERI contribuisce a tenere in piedi la baracca quando il reparto avanzato non può contare che su di lui; timbra 4 reti in mezzo a tanto lavoro “sporco” al servizio della squadra.
RAFFAELE CARRERA stagione tormentata dalla pubalgia per “Pisu” che pur costretto a giocare part time mette comunque a segno 13 reti di pregevole fattura e quasi tutte decisive. Letale nei calci di punizione e nei rigori: una sentenza.
GIANLUIGI FONTANA “Gianbestia” gioca appena dieci partite (non intere) e timbra 13 reti di cui tre nello spareggio che consegna la vittoria del campionato all’Ardita. Fisicamente devastante ci si chiede cosa possa fare svolgendo una preparazione adeguata e giocando tutte le partite.
DANIELE GIOLITTI il buon “Giolly” risulta determinante per la vittoria del campionato siglando in pieno recupero il gol del pari nello spareggio di Arta Terme con la Stella Azzurra; il giusto premio per una persona squisita dal punto di vista umano, importantissimo collante per il gruppo e con un attaccamento alla maglia invidiabile.
DAVIDE LEPRE poche apparizioni ma caratterizzate da tanta qualità; il rammarico di non averlo sempre a disposizione è molto forte ma il cuore lo ha portato lontano dalla Carnia.
SIMONE LEPRE è probabilmente l’uomo più rapido in rosa; se riuscisse ad allenarsi un po’ di più (lo fa poco per motivi di lavoro) potrebbe davvero diventare una pedina di fondamentale importanza.
GIANLUCA NUCERA difficile trovare spazio in un reparto avanzato affollato e di qualità ma la sua presenza funge da importante legante ad un gruppo in costruzione.
DANIELE ROMANIN inizia la stagione alla grande con due gol in tre partite poi una brutta frattura al polso lo toglie dai giochi per tutta la stagione; la speranza è di rivederlo al top all’inizio del prossimo campionato.
MAURIZIO ROMANIN La grande passione che ha per il calcio e per la sua Ardita, lo ha portato a preparare nel dettaglio tutti gli allenamenti e le partite, senza lasciare nulla al caso. Spesso, durante le gare, è caduto in una vera e propria trance agonistica che nemmeno le massicce dosi di camomilla pre partita riusciva a calmare! Non ha mai perso comunque la necessaria lucidità nel prendere le giuste decisioni anche a partita in corso. “Micio” insomma ha avuto molti meriti per questa promozione che è stato il giusto premio per il suo lavoro.
1 Comment
by Alessandro Ago
Cioè… mi state dicendo che il Duri gioca ancora a calcio? Era un VECCHIO scarpone già ai tempi in cui giocava con noi a Villa…e non ha ancora mollato? Cos’è, un over 60?
Grandeeee Duri, giocatore da “carta bianca” (almeno quando era “solo” un over 40….) e persona splendida, soprattutto fuori dal campo! Jolly per i misters: dove lo metti lui gioca. Poi vabbè, coi piedi non può fare i miracoli che riesce a fare….rimanendo giovane (almeno dentro). Esempio per tutti, grandi e piccini!!!
Un abbraccio al più pazzo di Rigolato
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