E meno male che alla fine della scorsa stagione voleva quasi quasi mollare! Stiamo parlando dell’allenatore del Cercivento Francesco Moser, ”Tele” per gli amici, che invece, è stato il primo degli allenatori del Carnico a stanare i suoi ragazzi dal letargo invernale, dando loro appuntamento per il 25 febbraio.
Francesco, perché tutta questa fretta? Avevi paura che ti passasse la voglia?
«Ma no, figuriamoci, anche se effettivamente, alla fine dello scorso campionato, i propositi per prendermi una pausa c’erano davvero quasi tutti…».
Ma come, dopo una salvezza tranquilla ed un ambiente entusiasta come quello del Ҫurçu?
«Guarda, l’epilogo della scorsa stagione, quella partita pareggiata coi Mobilieri all’ultima giornata, costringendo i sutriesi allo spareggio, mi aveva lasciato dentro una grande delusione. Ho chiesto ai miei ragazzi di giocarla quella partita, rispettando le regole morali dello sport. Non ho detto loro di giocare alla morte, provocare gli avversari.
Ho chiesto loro di giocare per vincere, non per far perdere i Mobilieri. Ed invece ne è venuta fuori una polemica francamente esagerata per l’evento. E a causa di questa si è guastato anche qualche rapporto personale oltre che quello fra le società che invece da sempre hanno collaborato. Io lavoro a Sutrio, ho la moglie di Sutrio e a Sutrio ho tanti amici. Chi mi conosce, chi sa da quale spirito sportivo sono animato sa che sto dicendo la verità e se nel prossimo campionato dovessimo affrontare, all’ultima giornata, una squadra impegnata nella lotta al titolo con i Mobilieri, beh, ecco, ai miei giocatori chiederei le stesse cose».
Cosa ti ha fatto “rinascere” allora la voglia di appoggiare il sedere sulla panchina del “Morassi” anche il prossimo anno?
«L’insistenza dei miei ragazzi e quella della società. Mi hanno fatto capire che credevano ancora in me, nel mio lavoro, nel mio modo di interpretare il calcio. Ho visto una società presente, con ruoli ben definiti dove ognuno ha il suo ambito di competenza. Vorremmo centrare ancora una salvezza tranquilla, migliorare, se possibile il rendimento dello scorso anno e tutti insieme stiamo lavorando per questo. Io sul campo, i dirigenti fuori, cercando gli elementi giusti da portare in biancorosso e dandosi da fare per migliorare la struttura sportiva. Grazie anche all’impegno del Comune, si stano facendo lavori di miglioramento del fondo del campo e altre cosette importanti a livello gestionale».
Volti nuovi e partenze?
«Abbiamo chiuso per Mattia Mazzolini, dal Cavazzo, giocatore utilissimo per la sua versatilità. C’è poi il ritorno, da Osoppo, di Francesco Nodale e poi si dovrebbe chiudere per Kevin De Toni, dal Comeglians, attaccante esterno e dalla buona tecnica. Abbiamo pescato, per infoltire la rosa, anche dagli Amatori: dagli Sclapeciocs è arrivato il difensore Domenico Coloni. Non saranno più con noi invece Nicholas Di Lena e Guido Nodale, elementi sui quali lo scorso anno ho puntato ad occhi sicuri per la loro qualità».