RAFFAELE AGOSTINIS: «FOLGORE FAVORITA PER LA PROMOZIONE? CALMA, CALMA…»

Raffaele Agostinis si rigira la sua Folgore tra le mani come un cubo di Rubik e non si nasconde che se tutte le facce colorate andranno al posto giusto potrebbe avere in mano una soluzione che fa rima con promozione.

«Calma, calma  – professa il tecnico – io non penso di partire da favorito per la promozione. Ne ho viste troppe nel calcio per poter emettere sentenza. Credo di avere un buon gruppo, composto da elementi capaci e in grado di poter recitare un ruolo importante nell’arco della stagione. Magari dopo qualche giornata avrò le idee più chiare ed una percezione più precisa di quello che possiamo fare. La promozione potrebbe essere un sogno realizzabile, insomma».

Cercando di evitare i cali che hanno caratterizzato le ultime stagioni dei biancorossi.
«Effettivamente nelle ultime stagioni siamo partiti bene per poi afflosciarci su noi stessi. C’è da dire però che gli infortuni di molti giocatori hanno in qualche modo condizionato il nostro rendimento e lo dico senza per questo cercare alibi».

Quali sono i volti nuovi della tua Folgore?
«Abbiamo cercato di colmare le lacune che presentava la nostra rosa. Sono arrivati nomi importanti, come Martin Tolazzi dal Cavazzo e Nicola Mazzolini dal Real per dare sostanza a centrocampo e attacco. Ma ci sono giovani ai quali bisognerà prestare attenzione e mi riferisco a Daniele Zanier dall’Edera; Davide Martin, figlio del nostro dirigente Gabriele, da La Delizia; Micha Cucchiaro, dagli Allievi del Villa e infine quel marpione di Piero Borta dall’Edera. Negli ultimi giorni andremo a caccia di un secondo portiere, ma a grandi linee la rosa dovrebbe essere questa. Soltanto due le partenze, l’attaccante Ferataj e Denni Clapiz».

Hai già in mente qualcosa sul piano tattico?
«Diciamo che a me piacerebbe giocare con un 4-3-3, ma è chiaro che poi le scelte andranno fatte sia sulle caratteristiche tecniche che sulla disponibilità dei giocatori. La cosa più importante ritengo che possa  essere il fatto di creare un gruppo in cui sa quali sono i suoi compiti e farmi aiutare dai più esperti per il processo di maturazione dei più giovani, niente di particolare».

Ed Invillino com’è nei confronti della squadra?
«Diciamo che è piuttosto tiepido. ma comunque sono in molti a sostenerci. C’è un gruppetto di ex giocatori storici che ci seguono tutte le domeniche e la cosa ci fa piacere perché comunque è un segnale preciso di appartenenza».

Sarà una Folgore diversa senza il suo presidente storico?
«Di certo sembrerà strano non vedere più Corrado Tomat alla guida della squadra dopo tanti anni. Evidentemente anche lui avrà perso qualche stimolo, si sarà stancato dopo anni e anni tra Folgore ed Ibligine. Credo comunque che uno che per la Folgore ha fatto quello che ha fatto lui vada soltanto ringraziato e stimato. Spero e sono convinto che Andrea Brovedani e Gabriele Martin, rispettivamente presidente e vice del nostro sodalizio, mettano nel loro operato la passione, l’impegno e la disponibilità che in tutti questi anno ha saputo metterci Corrado».

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