Il Rigolato Calcio ha un nuovo Consiglio Direttivo. È stata definita la “fusione” tra le società Amatori Calcio Rigolato e la A.D. Rigolato Calcio, con presidente Paolo Pizzocaro, vicepresidente Alessandro Pellegrina, segretario Gino Candido, consiglieri Daniele Candido, Idalio Fruch, Fabrizio Lupieri, Franco Candido, Giuseppe Pecol e Pier Ugo Candido.
Sotto la guida di Pizzocaro il Rigolato Calcio Amatori ha raggiunto il massimo risultato conquistando il Carnico due anni fa. Lo stesso Pizzocaro, all’epoca presidente onorario con a fianco la presidentessa Clara D’Agaro, negli anni 2003-2004 ha portato il Rigolato Calcio dalla Terza alla Prima categoria FIGC in soli 2 anni e gran parte degli autori della storica impresa militano ancora oggi nella compagine che partecipa al Campionato Amatori.
In seno al Consiglio Direttivo si è fatto un quadro sulle aspettative per il prossimo futuro. “Partiremo giocando il solo campionato Amatori – dice Pizzocaro– e nel frattempo vedremo di costruire una compagine di Terza Categoria del Campionato Carnico degna di rappresentare il paese e nella quale i giocatori dovranno sentirsi a casa loro, lavorando con tutto l’impegno necessario a diventare una grande squadra. I componenti del consiglio direttivo sono tutte persone capaci e serie che hanno dato la loro disponibilità per raggiungere gli obiettivi societari. Valuteremo i diversi giocatori che partecipano al Campionato Carnico 2019, magari di origine rigolatese o che hanno già militato nell’ASD Rigolato, e verificheremo insieme la possibilità di far parte della nuova squadra che parteciperà al Carnico 2020. Nel frattempo – prosegue il presidente – consolideremo e ci divertiremo con la squadra amatoriale, composta da grandi giocatori ma soprattutto da brave persone che sanno stare bene insieme giocando e divertendosi amichevolmente. Il tempo dirà se effettivamente riusciremo nel nostro intento – conclude Pizzocaro -, ma di sicuro faremo ogni sforzo possibile per riportare nel nostro paese uno sport e una squadra che ci rappresentino degnamente”.