Paolo Di Lena e il Verzegnis: la storia continua. C’è stato un momento, questo inverno, in cui sembrava che il tecnico dovesse far ritorno nella sua Cercivento. Era qualcosa più di una voce ma alla fine le cose non sono andare in quel verso e allora il mister ha deciso di continuare la sua avventura coi neroverdi.
Un Verzegnis che vorrà sicuramente fare meglio dello scorso anno, vero mister?
«Sicuramente l’obiettivo è quello – risponde Di Lena – anche se la società non mi ha mai messo pressione per quanto riguarda i risultati. Mi hanno chiesto di proporre un calcio divertente, con i giocatori che per prima cosa devono avere il gusto di giocare e di fare gruppo. Dai primi allenamenti ho tratto sensazioni molto positive in questo senso. C’è voglia di far bene e lo vedo dall’impegno che ci stanno mettendo tutti, anche i nuovi».
A proposito, quali sono le novità per la prossima stagione?
«Sono arrivati giocatori importanti, già pronti, ma anche giovani dalle prospettive interessanti. Intanto mi ha raggiunto mio figlio Nicholas, sul quale punto molto per qualità e geometrie di gioco. Poi è arrivato Thomas Spilotti, un attaccante che molto bene ha fatto a Venzone negli scorsi anni. Due portieri d’esperienza come Michele Stua e Sandro Bazzetto, il giovane Marco Pagliarulo e lasciatemi segnalare il recupero di Daniele Tomat che non abbiamo mai avuto nel 2018 per un infortunio ad inizio torneo. Cercheremo ancora di portare con noi qualcuno negli ultimi giorni, ma l’organico mi sembra ben assortito».
E poi c’è questo Gennaro Iorio, del quale parli con molto entusiasmo.
«Credo che lui possa diventare uno dei protagonisti nel Carnico. Un passato nella Nocerina, tanto altro calcio e poi lo stop dello scorso anno per un problema fisico. Ora è completamente ristabilito e ritengo possa darci davvero una grossa mano in difesa. Si allena con l’impegno del professionista e ogni fin seduta viene a ringraziarmi. È uno che ci tiene e tira il gruppo con grande capacità di coinvolgimento. Davvero incredibile come sia entrato nell’ambiente con grande discrezione e positività».
E vedremo ancora Paolo Di Lena autoschierarsi in campo?
«La mia passione rimane intatta anche col passare degli anni, questo è sicuro. Mi sono tesserato anche come giocatore perché la stagione è lunga e in certi periodi magari potrebbe esserci bisogno. Però dico molto sinceramente che spero di non dover giocare. La rosa è folta, le alternative non mancano e quindi mi auguro che non ci sia davvero bisogno di mettermi in lista».
E di questo Carnico in generale cosa pensi?
«È da qualche anno che si fanno sempre gli stessi discorsi, ma grandi soluzioni non ne vedo. Si cerca di salvare il campanile e da un lato è giusto, ma ci sono realtà che ogni anno si trovano a fare i conti con situazioni difficili e pur di salvaguardare la squadra del paese ricorrono a prestiti che permettono di iscriversi al campionato ma non danno il senso della continuità, perché l’anno dopo si ripropone lo stesso problema. Diminuire le squadre e spalmare i giocatori tra meno partecipanti ai campionati: purtroppo, al momento, mi pare l’unica via percorribile».