La decisone di rinviare la prima giornata del Campionato Carnico per le cattive condizioni meteo ha suscitato naturalmente polemiche e prese di posizione, alcune contrastanti tra loro. Abbiamo sentito alcuni dirigenti che hanno espresso la loro opinione in merito (qui invece la voce dell’arrabbiato allenatore dei Mobilieri, Gilberto Buzzi).
ANTONIO SFERRAGATTA, vicepresidente Cavazzo
«Ritengo che la Federazione abbia preso una decisone giusta e per certi versi saggia. Mi sono recato al campo stamani verso le 11 e posso garantire che il campo era allagato in molte zone. Ho reso partecipe della cosa anche il presidente della Nuova Osoppo, Peretto, che ha manifestato le mie stesse perplessità. Capisco che per chi non ha l’impianto di illuminazione la decisione creerà problematiche non indifferenti, ma garantire la regolarità del gioco a livello ambientale rimane una prerogativa irrinunciabile».
MAURO CACITTI, presidente Real I.C.
«Queste è una di quelle decisioni alle quali ci si deve adeguare: esprimere consenso o dissenso serve a poco. Personalmente ritengo che il non far disputare le partite porterà molti disagi a quelle società, come la nostra, sprovviste di impianto di illuminazione. Secondo me si doveva lasciare la scelta alla decisone del direttore di gara. Il campo non era in ottime condizioni ma di certo praticabile. La Federazione ha peccato, a mio avviso, nella tempistica di avvisare per il rinvio stante, probabilmente, la mancanza di canali ufficiali di comunicazione».
RINALDO BEORCHIA, presidente Ovarese
«La decisione è stata presa tardivamente, magari, ma la ritengo giusta. Si sarebbe corso il rischio di giocare su un campo sì e su uno no, frazionando in maniera anomale la giornata. Credo che ad Ovaro oggi non si sarebbe potuto giocare, ma forse era meglio aspettare il parere dell’arbitro designato. Prendere decisione a tavolino può risultare impopolare, ma almeno garantisce l’oggettività e l’imparzialità».
ENZO DORIGO, presidente Villa
«Sono assolutamente arrabbiato! Eventi come quelli della giornata odierna non giustificano in nessun modo una decisone dei vertici federali: molti campi, pur se pesanti, erano assolutamente in grado di garantire il regolare svolgimento della gara. La decisone la dovevano prendere gli arbitri, di persona, valutando lo stato del terreno di gioco al momento del fischio di inizio. Questa mattina ho assistito ad una partita dei Giovanissimi qui a Villa e tutto è filato liscio. Sono uno che ci tiene molto alla cura del campo sportivo, che però resta pur sempre terreno di gioco e non un giardino. Se si può insomma si gioca, anche per non creare precedenti. Di fronte ad una situazione oggettivamente difficile sari il primo ad evitare di scendere in campo».
ALESSANDRO PIACQUADIO, vicepresidente Timaucleulis
«Sono d’accordo con la decisione presa: il campo va tutelato ed anche ai giocatori deve essere consentito di giocare nelle massime condizioni di sicurezza. Aggiungo però che la decisione l’avrebbe dovuta prendere l’arbitro al momento di iniziare la gara. Sono d’accordo, dicevo, nonostante il fatto che questo rinvio ci comporterà problemi: trovare un campo per il recupero ci costerà e in più dobbiamo rinunciare ad una partita in casa e tutti sappiamo benissimo che il guadagno tra ingresso e chiosco garantisce una fonte di sostentamento economico. Non capisco, poi, perché le partite infrasettimanali non si possono disputare alle 18.30. In questo periodo la luce naturale garantisce visibilità sufficiente per tutta la durata della partita».
MASSIMO FORGIARINI, direttore sportivo Campagnola
«Decisone sacrosanta: a Gemona imperversano da questa mattina pioggia e vento e sono certo che anche l’arbitro non avrebbe fatto disputare la gara. Era una decisione da prendere prima, questo sì. Personalmente ho avvisato telefonicamente alcuni miei giocatori che erano già in macchina per venire a giocare, invitandoli a tornarsene a casa. Ecco, averlo saputo questa mattina quando hanno deciso di rinviare le gare di Tarvisio, Lauco e Ravascletto sarebbe stato più opportuno».
ALESSANDRO CIMENTI, direttore sportivo Lauco
«Ritengo giusto il rinvio delle prime tre gare, ovvero quelle di Lauco, Ravascletto e Tarvisio. Fin dal mattino ci siamo messi in contatto per evitare rischi inutili, visto che il il campo era obiettivamente impraticabile in considerazione dell’intensa nevicata e il Sappada doveva inutilmente partire con 50 centimentri di neve in paese. Decisione di buon senso per quel che ci riguarda, forse tardivo l’intervento per il rinvio delle restanti gare».
DANILO CELLA, vicepresidente Cercivento
«In mattinata il settore giovanile ha giocato regolarmente, chissà perché poi si annulla tutto. Forse qualche società aveva problemi di organico mentre fra un mesetto tutti saranno al completo? Abbiamo giocato con condizioni meteo ben peggiori. Aggiungo che mi ha infastidito il fatto che gli arbitri sapessero del rinvio, le società no».
(nella foto la situazione al Porteal di Lauco alle 16)