di MASSIMO DI CENTA
Approfittiamo della pausa ferragostana per tracciare un bilancio squadra per squadra del campionato, giunto a due/terzi del suo cammino.
Iniziamo con la Terza Categoria.
SAN PIETRO
Una lieve flessione è stata brillantemente superata ed ora i viola pare abbiano preso coscienza della loro forza. Non era facile reagire alla retrocessione dello scorso anno, soprattutto perché a Presenaio sono convinti di aver subito una grave ingiustizia, se non altro a livello di tempistica e di sproporzione della pena per una decisione che a termini di regolamento era giusta nei termini.
ANCORA
Prima dell’inizio della stagione, a Prato Carnico forse non ci credevano neanche loro di poter essere protagonisti. E invece Silvano Agostinis ha saputo creare un gruppo solido, dove spirito di sacrificio e senso di appartenenza intervengono. I gol di un rigenerato Michael Polonia hanno fatto il resto, ma anche la capacità di coinvolgimento e i lampi di classe dell’eterno Nicola Capellari son fattori importanti.
VIOLA
La solita garanzia di bel gioco ed il giusto mix tra un gruppo di giovani bravi e gli elementi esperti che servono. A detta di molti, forse, la manovra è meno brillante degli scorsi anni, ma si riesce a fare risultato anche quando non gioca benissimo: il segnale che la squadra di Alberto Copetti sta diventando “grande”. Da tenere d’occhi un paio di elementi in orbita Cavazzo (Dennis Gallizia in primis).
EDERA
Nei momenti che contavano è mancata forse la capacità di cogliere l’attimo. Tanti punti persi in maniera banale e qualche alto e basso di troppo. Tra la metà di giugno e quella di luglio cinque vittorie che potevano rappresentare il trampolino di lancio verso la lotta promozione. Poi due punti in tre partite ed ora l’obiettivo Seconda diventa davvero complicato. Saranno gli scontri diretti a decidere.
VAL RESIA
I rossoblu erano partiti bene, tanto che per molte giornate sono stati anche al vertice. Claudio Fortunato, insomma, sembrava poter replicare le imprese di qualche stagione fa. Una partita chiave forse è stata quella con l’Ampezzo: una sconfitta interna contro la penultima in classifica potrebbe aver incrinato qualche certezza. Come per l’Edera, i resiani dovranno mettere a frutto gli scontri diretti per provare a riavvicinare il vertice.
MOGGESE
Una stagione in chiaroscuro (più scuro, in realtà…), perché le potenzialità per far bene c’erano tutte. E invece spesso i bianconeri si sono incartati su loro stessi, alternando prove convincenti a prestazione mediocri: questa discontinuità naturalmente ha sbiadito di molto le ambizioni, che proverà a rinfocolare il nuovo allenatore Dante Marcon.
AUDAX
Le grandi difficoltà al momento dell’iscrizione sembrava il preludio ad una stagione disgraziata. E invece dopo un inizio difficile i biancorossi hanno dato prova di grande solidità. Troppe assenze nelle prime giornate ed un ambiente che sembrava sul punto di crollare: il ritorno di qualche pezzo da novanta ha sistemato le cose. Vien da pensare che con un’altra partenza le prospettive avrebbero potuto essere addirittura impensabili…
IL CASTELLO
Altra squadra quasi completamente da ricostruire, logiche quindi le difficoltà dei primi tempi. Non deve essere stato facile nemmeno per uno bravo come mister Roberto Copetti ripartire quasi da zero e invece i rosanero sono diventati una squadra scomoda da affrontare. La solita garanzia? I gol di Flavio Basaldella, uno che col tempo sembra non perdere l’efficacia sotto porta.
LA DELIZIA
La classifica è in linea con quelle che erano le previsioni della vigilia. Da qualche anno a Priuso si sta cercando di fare le cose per bene, ma le difficoltà sono oggettive e quindi si fa con quello che passa il convento, considerando anche che La Delizia non ha ancora potuto giocare sul campo di casa: qualche buona individualità non basta ancora, ma la voglia di crescere è un buon sintomo.
BORDANO
Il presidente Niccolini contava molto sui nuovi arrivi: ed invece proprio loro sono rimasti vittime di infortuni piuttosto seri che hanno fatalmente finito col pesare sul rendimento della squadra. Proprio l’entusiasmo del presidente potrebbe rivelarsi nel breve futuro la chiave per provare a risalire.
AMPEZZO
Sotto il Tinisa si sta lavorando con i giovani e quindi i biancorossi sono una squadra di prospettiva. Ci si aspettava forse qualche risultato in più, se non altro per prendere un po’ di coraggio. Chiaro che nell’immediato le difficoltà non potranno essere superate di slancio, ma la programmazione oculata voluta dal presidente De Monte ci sembra la strategia giusta.
COMEGLIANS
Si sa ormai tutto di come è nata e di come sta proseguendo la stagione dei biancorossi: diciamo che già l’iscrizione è stata un piccolo successo. Un plauso a dirigenti e giocatori che nonostante sconfitte su sconfitte non mollano. In molti dicono: “Ma che si sono iscritti a fare?”. La domanda può avere un senso dal punto di vista sportivo, ma il calcio carnico non è solo sport…
(nella foto di copertina il San Pietro)