di BRUNO TAVOSANIS
Sono numeri da urlo quelli del Cavazzo nel Carnico 2019.
Prendendo in considerazione solo il campionato di Prima Categoria, la formazione viola ha vinto 23 partite su 26, che diventano 32 su 35 se aggiungiamo gli 8 successi (in otto gare) in coppa e la vittoria della supercoppa.
I 70 punti finali sono quasi un record nella storia del Carnico (il massimo punteggio raggiungibile è 78 e due anni fa i viola arrivarono a 71); i 106 gol realizzati, ovvero la media di più di 4 a partita, sono invece un record assoluto.
La squadra di Mario Chiementin è prima anche nelle reti incassate (solo 13, ovvero un gol subito ogni due partite) e naturalmente nella differenza reti (+93!).
I Mobilieri sono secondi in tutte le graduatorie, ovvio considerando la grande differenza fra le prime due e le altre. La squadra di Sutrio ha segnato 74 reti (poco meno di 3 a partita, quindi media ragguardevole) subendone 25, ha vinto 20 partite e ne ha perse 4.
Quasi inevitabile anche che i soli 11 punti conquistati pongano il Fusca all’ultimo posto nelle vittorie (una), nelle sconfitte (17), nei gol segnati (25), in quelli subiti (79) e naturalmente nella differenza reti (-54).
Una curiosità riguarda l’Ovarese, quarta per gol realizzati (53) e quart’ultima per quelli subiti (55).
Infine il Campagnola: nelle 26 partite che ha giocato si sono visti complessivamente 122 gol (media di 4.69), frutto di 48 reti segnate e 74 incassate.
In Seconda Categoria il Sappada, vincitore del girone, è stato il re anche dei gol segnati, 72, esattamente 3 a partita. Più strano il fatto che al secondo posto in questa classifica ci sia la Val del Lago (66), formazione che ha trovato la certezza della salvezza solo alla penultima giornata ma capace nelle ultime quattro partite di segnare 22 gol. Stesso discorso per il Verzegnis (64), quarto alle spalle dell’altro promossa Illegiana (65), salvatosi all’ultimo turno.
In generale si è comunque segnato molto in questo girone, basti pensare che solo Timaucleulis (25) e Tarvisio (38) non hanno raggiunto quota 40 e ben sette formazioni su tredici abbiano viaggiato con una media superiore a due gol a partita.
Non c’è stata in questa stagione una squadra con la difesa granitica: la meno battuta è stata l’Illegiana (33), ma la media è di 1,375 gol a partita, decisamente alta per una prima della classe. Agli ultimi posti le tre retrocesse Timaucleulis (88), Ardita (77) e Stella Azzurra (68), oltre al Verzegnis (68, come i gemonesi).
In Terza Categoria l’equilibrio del campionato, con 5 squadre in lotta per la promozione, si ripercuote anche nei numeri. L’Edera vince il girone ma non è la squadra che ha vinto di più (14, contro i 15 di Ancora e Viola) e nei gol realizzati è solo quinta (50). Hanno contato molto però le sole 3 sconfitte, visto che le altre quattro formazioni sono cadute 6 volte, e le 29 reti subite, non poche in 22 partite ma che consentono alla squadra di Enemonzo di risultare la meno battuta assieme alla Viola.
Il miglior attacco del girone (69) non è invece servito al San Pietro per essere promosso; pesano infatti le 43 reti incassate, che pongono i comeliani all’ottavo posto in questa classifica.
Qui ci sono i soli due 0 del Carnico 2019: uno riguarda il numero di pareggi del Bordano, l’altro le vittorie del Comeglians. La squadra della Val Degano porta suo malgrado a casa tutti i record negativi dell’intero campionato, considerando cioè anche gli altri gironi: punti (1), vittorie (0), sconfitte (21 su 22 partite), reti fatte (9), gol subiti (89), differenza reti (-80).
La Terza, infine, ha visto pochissimi pareggi, solo 13 in 132 incontri; significa che la divisione della posta si è verificata solo ogni 10 partite disputate.