Pelli: «La Folgore ha voglia di riprovarci»

di MASSIMO DI CENTA

Sarà ancora Davide Pelli a guidare la Folgore nella prossima stagione. Subentrato lo scorso anno a sostituire Raffaele Agostinis a poche giornate dalla fine del torneo, sfiorò la promozione, sfuggita nello sfortunato spareggio di Amaro contro la Velox. Logico domandargli subito se quest’anno ci riproverà.
«Il problema non è tanto se ci riproverò, il problema è se si giocherà – ci risponde -. Il discorso di questa epidemia non lascia grandi margini per programmare. La vedo dura, perché ritengo difficile garantire una sicurezza totale in così pochi giorni. Credo che sarà praticamente impossibile partire i primi di maggio, anche se dobbiamo prendere le cose giorno per giorno. Ho letto di varie proposte pur di non fermarci del tutto. Non è per voler giocare per forza, il calcio può aspettare, ma giocare significherebbe che tutto è superato».

E se si dovesse iniziare più tardi, cosa proporresti?
«Ho letto in questi giorni le varie proposte avanzate e sostanzialmente credo che non ci si possa discostare moto da un torneo di vallata o da una divisione in due giorni per ogni categoria con play off e play out finali. Sarebbe una stagione anomala, è chiaro, ma non vedo altre soluzioni».

Quest’anno avei avuto l’opportunità di guidare la squadra dall’inizio, programmare la tua preparazione.
«La situazione sarebbe stata diversa, logicamente, perché prendere una squadra in mano e lavorarci sopra poco a poco è una cosa totalmente diversa. Ed invece, paradossalmente, rivivrò in pratica la situazione dello scorso anno, con una squadra che conosco ma senza il tempo necessario a darle una mia impronta».

Con la speranza di avere più giocatori a disposizione, viste le tante defezioni dello scorso anno nella fase decisiva del torneo, vero?
«Certo. Oltre al recupero degli infortunati, la società ha arricchito la rosa. Ci sono i graditi ritorni di Danny Clapiz e Patrick Adami. E poi due nuovi arrivi: Sandro Bazzetto in porta e Luca Puppis. Con qualche elemento in più a disposizione è innegabile che si lavori meglio».

Prima di iniziare la preparazione, avevi già in mente di puntare su un modulo?
«Sì, mi piacerebbe giocare con un 3-5-2, in modo da sfruttare i centrali difensivi dietro, infoltire il centrocampo e giocare davanti con due punte rapide e larghe, visto che in rosa non abbiamo una punta centrale di ruolo».

Aldilà di come si svolgerà il campionato, cosa ti ha chiesto la società?
«Chiaro che l’epilogo dello scorso anno ci ha lasciato dentro tanta amarezza e tutti vogliono riscattarsi e provare ad essere promossi. Credo però che il primo obiettivo sarà quello di dare quadratura alla squadra, maturare partita dopo partita un’identità tattica. Poi, a un certo punto vediamo a che punto siamo in classifica e proveremo ad inseguire il salto di categoria. Sicuramente non sarà semplice, prima di tutto perché la Seconda è una categoria davvero particolare, poi perché una stagione atipica come questa, senza preparazione, sarà senz’altro caratterizzata da sorprese ed infine perché anche le concorrenti si sono rafforzate».

Le altre interviste con gli allenatori:

15) Maurizio Talotti – Illegiana 
14) Renzo Piller – Sappada
13) Francesco Marini – Real
12) Marco Fabris – Pontebbana
11) Claudio Fortunato – Val Resia 
10) Francesco Moser – Timaucleulis
9) Mario Chiementin – Cavazzo
8) Andrea De Franceschi – Ravascletto
7) Massimo Marangoni – Campagnola
6) Maurizio Colosetti – Verzegnis
5) Sandro Beorchia – Ovarese
4) Cristian Gobbi – Arta Terme
3) Adriano Ortobelli – Villa
2) Franco Romano – Lauco
1) Giuliano De Conti – Comeglians

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