Luca Marsilio combattuto fra Artegna e Sutrio

di MASSIMO DI CENTA

È un Luca Marsilio soddisfatto quello che ci parla della sua esperienza nella Prima categoria del calcio regionale con l’Arteniese.  

Luca, avete disputato solo 5 partite prima del nuovo stop. Poche forse per capire che tipo di calcio si gioca nei campionati invernali?
«Personalmente ne ho giocate 4, visto che una l’ho saltata per squalifica. Sufficienti però per capire che è un calcio diverso da quello che si gioca in Carnia. Diciamo che il livello è mediamente più alto e ho trovato tutti difensori difficili da superare. La marcatura è più stretta ed è proprio la fase difensiva, intesa come reparto ad essere differente. Infatti non ho segnato neanche un gol».

A livello di allenamenti come va?
«Il fatto di lavorare a turno sicuramente non mi agevola e infatti ne ho saltato qualcuno. Però devo dire che allenarsi d’inverno non è la stessa cosa che allenarsi d’estate. E poi la frequenza è diversa. Si lavora molto sulla forma fisica e sulla tattica. Ecco, il discorso della forma fisica è importante: nel Carnico puoi cavartela anche durante periodi in cui la forma è precaria. In questo campionato no, se non ti alleni bene, la domenica il campo ti presenta il conto».

Come è venuta fuori l’idea Arteniese?
«Ad Artegna gioca Michael Della Pietra, un amico che abita a Sutrio. Quando è diventato ufficiale che il Carnico non si sarebbe disputato, mi ha chiesto se avevo voglia di andare a giocare lì, fino a dicembre. Ho accettato volentieri, anche perché l’ipotesi di stare tanti mesi senza giocare non mi andava proprio giù».

Come ti trovi col tuo allenatore Ivan Fornasiere?
« È uno che giustamente pretende: in settimana si lavora molto anche sui dettagli tattici e pretende anche da noi attaccanti determinati movimenti. Diciamo che la partecipazione alla manovra anche difensiva è un parametro importante».

A dicembre che intenzioni hai?
«A me piacerebbe finire la stagione ad Artegna, come mi piacerebbe giocare per la squadra del mio paese. Sono davvero combattuto. Sarebbe una beffa che mi svincolassi e poi non si giocasse il Carnico neanche il prossimo anno. Spero che la Federazione studi una formula per lasciarci nell’invernale almeno fino a marzo. Non so se i regolamenti lo consentano, ma potrebbe essere un’idea».

 

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