di MASSIMO DI CENTA
La Velox perde un pezzo di storia: all’età di 74 anni è scomparso infatti Secondo Marscia, colpito dal Covid in un fisico già minato da altri problemi. Uno come lui non può stare dentro un ruolo dirigenziale, lui era semplicemente Secondo, cioè un pezzo di Velox, neanche di storia della Velox, un pezzo di Velox…
Daniele Di Gleria, una vita ai “Saletti” ed ora attuale Sindaco di Paularo, lo ricorda con affetto: «Credo che Secondo – ci dice – abbia accompagnato ogni bambino dai Pulcini alla prima squadra. La Velox era la sua famiglia e mi sembra ancora di sentirlo urlare negli spogliatoi ai quei ragazzi ai quali però a fine partite offriva sempre qualcosa, naturalmente di tasca sua. Generoso, disponibile e con un carattere che poteva apparire burbero, ma non lo era. Una vita vissuta oltre una disabilità che lo ha condizionato certamente nel corpo, ma non nella mente. Uno spirito libero, una bella persona. L’ho sentito pochi giorni fa, era ancora pieno di voglia di scherzare. Mi ha fatto i complimenti per come sto gestendo questa situazione dell’epidemia in paese ed io sapendo che era positivo al Covid gli ho detto, scherzando, se oltre a tutte le magagne che aveva gli mancava anche questa. E lui, quasi ridendoci su, mi ha riposto con la solita ironia: “Evidentemente non ne avevo abbastanza. Pazienza”.
Un ricordo particolare legato al calcio? «Sicuramente un derby col Trelli. Quell’anno loro viaggiavano forte e infatti ottennero la promozione in Prima categoria. Alla penultima giornata, derby sul campo vecchio: la presidentessa Nives Romano e Secondo ci tenevano molto ed infatti la dottoressa ci disse che la sera avrebbe portato a cena tutta la squadra. Al termine del primo tempo 3 a 0 per loro, alla fine nonostante un nostro grande secondo tempo perdemmo 4 a 3. Della cena non ho ricordi, ma invece ricordo benissimo Secondo e la dottoressa che arrivarono a piedi fino al Duron, per smaltire la rabbia».
Anche il presidente del sodalizio gialloblu, Fabio Revelant, nel ricordarlo ci tiene a sottolineare questo grande impegno verso i giovani e l’attaccamento alla società: «Credo che Secondo possa essere considerato il padre virtuale di ogni ragazzo che ha vestito la maglia gialloblu. Generoso, disponibile, sempre attivo e pronto a darsi da fare. Una figura imprescindibile per il calcio a Paularo. Persona, inoltre, dotata di spirito e autoironia. Perdiamo un collaboratore insostituibile, ma soprattutto perdiamo un amico, credo che tutto il paese perda un amico».
Sui social è arrivato anche il ricordo dell’attuale capitano della Velox, Emanuele Ferigo: “Il primo allenatore, un grande amico, uno zio speciale, il mio procuratore dicevi anche di essere. Quanti ricordi con te dai pulcini alla prima squadra, la domenica al campo non sarà più la stessa senza di te, ma sono felice di averti regalato la promozione in prima categoria lo scorso anno della tua Velox. Perché tu non facevi parte della V, ma eri la Velox! Posso, con orgoglio e vanto, dire che ero uno dei tuoi preferiti, per questo e per tutto il resto ti porterò sempre nel mio cuore. Mi mancherai tanto”.
Nelle parole di tutti il ritratto di una persona che lascerà solo buoni ricordi. Ci piace immaginarlo da qualche parte a parlare con la dottoressa Romano di Velox, della loro Velox, alla quale hanno dedicato una buona parte della loro vita.