Villa in scioltezza con il Ravascletto

VILLA – RAVASCLETTO 5-1

GOL: pt 22’ Zammarchi, 35’ Plazzotta (autorete); st 9’ Zammarchi, 13’ Carnir, 18’ Morassi, 30’ Vidali.
VILLA: Valent (11’st De Monte), Moroldo, Arcan, Alex Ortobelli, Morassi, Cimenti (1’st Urban), Zammarchi, Sopracase, Tessari (6’ st Carnir), Agostinis (40’ st Lepre Gracco), Felaco (11’ st Santellani). Allenatore Adriano Ortobelli.
RAVASCLETTO: Plazzotta, Cicutti (15’st Gerin), Agarinis, Di Ronco, Rovis, De Crignis (37’ st Berti), Vidali, Stefano Marsilio (11’ st De Stalis), Vezzi (19’ st Di Centa), Moser, Barbacetto (6’st Carrera). Allenatore Andrea De Franceschi.
ARBITRO: Goi di Tolmezzo.
NOTE: ammoniti Stefano Marsilio e De Crignis.

di MASSIMO DI CENTA

VILLA SANTINA. Adeguandosi alle goleade delle altre pretendenti alla vittoria finale, anche il Villa cala una cinquina per affermare il primato del girone e le proprie ambizioni. Non che ci fossero molti dubbi sull’esito finale del match, vista la differente qualità di organico e di individualità tra le due compagine. Il calcio, quando vuole, sa avere una logica ben precisa e se una squadra è più forte quasi sempre vince. Il Villa l’ha fatto disputando una gara attenta e piena di spunti interessanti. Il Ravascletto ci ha messo tanta volontà ma la differenza di categoria è parse evidentissima.

Dura poco l’equilibrio, metà esatta della prima frazione, fin quando cioè Zammarchi riceve palla al limite dell’area spalle alla porta e girandosi da vero attaccante di razza fa secco Plazzotta sul secondo palo. Qualche minuto prima, però, la direttrice di gara ferma Vezzi solo davanti a Valent, ravvisandone un fuorigioco inesistente. Sarebbe cambiato poco, probabilmente, ma il dovere di cronaca impone di scriverlo, cosi come due buonissime parate di Plazzotta sempre sullo 0 a 0. Una volta sotto, il Ravascletto non cambia atteggiamento: non gioca arroccato ma nemmeno sbilanciato. Cerca di ripartire da dietro, ma la qualità dei suoi interpreti vanifica spesso le buone intenzioni. Il Villa dal canto suo dà l’impressione di divertirsi e a 10’ dalla pausa trova il raddoppio in maniera fortunosa: Alex Ortobelli da posizione defilata calcia una punizione direttamente in porta, Plazzotta respinge e nell’area intasata si genera una carambola tra Agarinis e lo stesso Plazzotta, il cui ultimo tocco pare decisivo per la paternità dell’autogol.

Dopo la pausa, nel giro di pochi minuti (quelli che vanno dal 9’ al 18’) la formazione di casa trova altri tre gol e tutti di pregevolissima fattura: il 3 a 0 è di Zammarchi che va via fino in area di rigore, si libera di un avversario e poi con un lob delicato sentenzia Plazzotta. Il poker lo cala Carnir, con un diagonale di bellezza e precisione frutto del genio che sa sprigionare da un piede delizioso. La cinquina infine la sigla Morassi con una botta da quasi trenta metri che sbatte sotto la traversa e poi si infila in rete. Simile nell’esecuzione (anche se la posizione di tiro era più vicina alla porta) è il gol della bandiera di Vidali, che rende meno pesante il passivo per i ragazzi di De Franceschi.

 

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