di MASSIMO DI CENTA
Arta Terme-Real, semifinale di Coppa in programma domenica 3 ottobre alle 15 (con diretta audio e video su Radio Studio Nord), è il classico confronto fra due squadre che rappresentano il blasone del Carnico. Il confronto davvero non vede una netta favorita, perché entrambe hanno dimostrato fin qui una buona tenuta fisica ed anche qualche soluzione tattica in grado di esaltare le individualità presenti in rosa. Forse l’Arta ha elementi più navigati in avanti (si pensi a Belgrado o a Granzotti), mentre il Real ha maggiore capacità di sfruttare l’inserimento dei propri centrocampisti. Siamo sicuri che due tecnici attentissimi di solito ai dettagli sapranno trovare soluzioni e contromosse adeguate.
QUI ARTA Cristian Gobbi (allenatore): «Essere in semifinale è già una grande emozione, ma questo ancora non può e non deve appagarci. Vogliamo la finale, anche se siamo consapevoli del fatto di andare ad affrontare una formazione solida. Cosa temo del Real? Tante cose, ma soprattutto… Francesco Marini: conosco “Checco” e so con quale cura prepara le partite, studiando anche il minimo dettaglio. I miei sono in forma, come dimostra il fatto che per ben tre volte siamo stati capaci di ribaltare situazioni di svantaggio, denotando saldezza mentale e condizione fisica. Purtroppo non potrò disporredi Giarle, il nostro capitano, ancora alle prese con guai fisici e sto cercando di recuperare Lupieri. Mancherà inoltre lo squalificato Nigel Franco. Sono certo però che chi scenderà in campo saprà essere all’altezza. Questa per noi è la partita della vita!».
QUI REAL Francesco Marini (allenatore): «Siamo felici e orgogliosi del traguardo raggiunto, faremo il possibile per andare oltre sapendo che affronteremo una semifinale molto impegnativa. Non credo ci sia una favorita partiamo alla pari. L’Arta è una squadra che ha dimostrato carattere e personalità: non era facile affrontare un derby che valeva il passaggio del turno, ha delle individualità che tutti conoscono come Granzotti e Belgrado, ma tutta la squadra ha dimostrato di avere delle qualità. Noi cercheremo di recuperare le energie e i giocatori infortunati, ma chiunque andrà in campo darà il 100% come è normale che sia in una semifinale. L’aspetto mentale a questo punto della manifestazione è determinate più di quello fisico. Speriamo in una bella cornice di pubblico, che dopo i mesi bui della pandemia e del lungo stop rappresenterebbe il vero successo».
(in copertina il termale Davide Belgrado e il biancorosso Stefano Selenati)