C’è tanta voglia di tornare a raccontare il nostro campionato

di MASSIMO DI CENTA

Ed eccoci qua, alle prese con questo 2022 che andiamo ad affrontare con le stesse domande, con le stesse ansie, con le stesse incertezze che avevano accompagnato la fine di quello appena finito e di quello primo ancora.

Per quanto riguarda il Carnico, il nostro piccolo microcosmo, il ricordo più vivo è quella Coppa che il Real ha sollevato contro tutti i pronostici (diciamolo…) nel pomeriggio di Ovaro. Ecco, noi vorremmo ripartire da quel pomeriggio, con la speranza che ce ne saranno altri di pomeriggi spesi nei campi sportivi, nei bar, nei ritrovi, a levarci la voglia di stare insieme, di poterci abbracciare, stringerci le mani, ritrovare il gusto della compagnia e non parlare più di tamponi, vaccini, vax e no vax. Riparlare di calcio senza avvertire quella fastidiosa sensazione di parlare di cose futili di fronte ad una realtà che imporrebbe quasi un rispettoso silenzio per quante vite ha portato via e quante ne ha condizionate.

A proposito di Carnico, c’è quanto meno un’aria diversa da quella che si respirava lo scorso anno di questi tempi, quando molte squadre erano incerte sul proprio destino: si giocherà? Non si giocherà? E se si giocherà che stagione sarà? Alla fine è uscita fuori la formula della Coppa, che potrà essere criticata o no, ma è stata almeno un segnale, forte, che c’era voglia ed entusiasmo di fare qualcosa. E il rammarico di chi non ha potuta disputarla, causa i numeri impietosi di organici ridotti all’osso o per semplice, umana comprensibile paura.

Quest’anno, si diceva, sembra diverso: intanto abbiamo la certezza, per esempio, che quattro squadre (ma ce ne saranno altre, vedrete) che lo scorso anno sono state ferme, in primavera ci saranno: il Paluzza, il Timaucleulis, il Fusca e il Campagnola sembrano attivissime in chiave mercato.

Certo, nessuno può sapere come evolverà la situazione, con il green pass che dovrebbe diventare obbligatorio per frequentare qualsiasi tipo di struttura sportiva. Sono tante, insomma, le incertezze, ma a noi piace pensare che alla fine, in maggio, torneremo a raccontarvi il calcio sul nostro sito e attraverso Radio Studio Nord, con la speranza che i numeri siano quelle delle classifiche e le varianti solo quelle tattiche proposte di tecnici.

Intanto buon anno nuovo, ne abbiamo bisogno. Tutti.

(foto di Alberto Cella)

 

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