di MASSIMO DI CENTA
Sarà ancora una Velox “made in Paularo” quella che Ivan Gressani guiderà in Prima categoria. Tutta gente del posto, insomma, ma con un’eccezione importante.
«Molto importante – sostiene il tecnico –, perché l’unico elemento che non è del paese è un giocatore dalle caratteristiche molto importanti: si tratta di Matteo Montini, un passato importante nel calcio regionale, che ha accettato con entusiasmo ed umiltà di vivere questa avventura».
La cosa di cui non puoi di sicuro lamentarti è la quantità.
«Sono d’accordo: siamo in tanti e sempre quelli e quindi lavorando insieme da diverse stagioni il processo di crescita ha una buona base. Comunque, quantità a parte, credo che ci siano anche elementi di una certa caratura dal punto di vista tecnico».
E di questa Velox Under 23 cosa mi dici? Sei soddisfatto?
«Certamente. A Paularo ci sono molti bravi giocatori e sarebbe stato un peccato doverne dare qualcuno in prestito per consentirgli di giocare. Come capita spesso, quando qualcuno va via in prestito non è così semplice poi farlo tornare. Magari dove va si trova bene e così si rischia di perdere giocatori ai quali un anno di maturazione ha fatto fare miglioramenti. E poi c’è un altro fattore da tenere in considerazione: tra il paese e la squadra c’è sempre stato molto spirito di appartenenza. Giocare per la squadra del proprio paese qui è diverso che in altre realtà».
Quali obiettivi può darsi la tua squadra?
«Credo che i valori tecnici del nostro campionato siano ben definiti: ci sono 4 squadre che possono lottare per il titolo in relazione alla qualità della rosa e queste sono fuori dalla portata di tutte le altre. La mia poi è una squadra giovane e quindi fisiologicamente soggetta agli alti e bassi cui sono soggetti i ragazzi, capaci di passare da momenti di entusiasmo a momenti di calo. Diciamo che molto dipenderà dai risultati: se dovessimo iniziare bene sapremo anche gestire i momenti difficili. La posizione in classifica è importante per questo, per l’autostima che sa infondere e perché comunque è un’ottima maniera per crescere. Per farla breve, insomma, credo che il primo traguardo sia raggiungere una posizione tranquilla, con un salvezza ottenuta senza grandi affanni».
Ecco, un giocatore come Montini, in quest’ottica, può davvero essere utile.
«Altroché! Avendo giocato a livelli più alti, con la sua esperienza e le consapevolezza maturate può diventare il fulcro del nostro gioco. Anche come posizione in campo: da centrale difensivo è in grado di vedere la squadra da dietro ed intervenire, magari richiamando un compagno alla copertura o alla posizione da tenere. E poi ha davvero tanto entusiasmo, come ho potuto constatare dai primi allenamenti».
LE INTERVISTE AGLI ALLENATORI
Maurizio Talotti (Audax)
Francesco Marini (Real)
Giuliano De Conti (Comeglians)
Andrea De Franceschi (Ravascletto)
Stefano Maggio (Velox U23)
Claudio Fortunato (Val Resia)
Giancarlo Peirano (Stella Azzurra)
Gilberto Buzzi (Mobilieri)
Alberto Brollo (Fusca)