di MASSIMO DI CENTA
L’obiettivo più ambizioso che si è prefisso Luciano Princi quando ha deciso di allenare il Tarvisio è quello di coinvolgere maggiormente il paese nelle vicende della squadra che lo rappresenta.
«Tarvisio, per certi versi, è un ambiente strano, è come se fossero tanti paesi dentro uno solo – dice -. Sarà per le diverse etnie dei suoi abitanti, probabilmente. Fatto sta che il rapporto dei tarvisiani col calcio è sempre stato piuttosto tiepido. Quando la squadra va bene c’è molta partecipazione, nei momenti difficili, invece, quando cioè ce ne sarebbe più bisogno, le presenze al campo calano di molto. Paradossalmente, faccio un esempio, se Camporosso avesse una squadra sua, sono convinto che sarebbe molto seguita».
In effetti è strano che una realtà come la vostra non riesca a suscitare interesse ed entusiasmo.
«Quando dopo tanti anni di anonimato in Terza ed in Seconda siamo tornati in Prima, ho notato che il paese era molto presente. Personalmente ritengo che una cittadina come Tarvisio possa e debba avere tutte le possibilità per recitare un ruolo da protagonista».
E secondo te, ci sono le possibilità già da quest’anno per cominciare ad esserlo?
«Io sono abbastanza fiducioso. All’inizio ho trovato un ambiente un po’ sfiduciato, con molti giocatori demotivati. La partenza verso Pontebba di giocatori storici come Sciascia, Tommasini e Venturini, evidentemente sembrava potesse essere un ridimensionamento e di certo, da un punto di vista strettamente tecnico, sono tre perdite importanti. Ma chi è rimasto deve dare segnali ben precisi di convinzione e voglia di farcela. Per questo ho cercato di puntare sull’orgoglio degli elementi più esperti, tipo il nostro capitano Varosi. Adesso mi pare che le cose vadano decisamente meglio».
Ripartite con quali novità nella rosa?
«Non ci sono molti volti nuovi. Ci sarà l’utilizzo di molti Allievi in prima squadra, tutti ragazzi dalla fisicità importante, e la novità di Maximiliano Conde, argentino ex professionista. Del calcio professionistico ha conservato comunque i comportamenti, nel senso che fa vita d’atleta e potrebbe essere d’esempio ai nostri giovani. C’è poi un ritorno importante, quello di Francesco Moschitz, che per motivi professionali aveva dovuto abbandonare l’attività agonistica».
Ci sembri entusiasta e coinvolto in questo progetto di rilancio del Tarvisio.
«Sono abbastanza fiducioso, perché vedo gente motivata. Per quanto riguarda gli allenamenti, poi, abbiamo creato una specie di struttura tecnica, con Conde e Roberto Oitzinger a darmi una mano. La loro è una presenza importante, perché poi, in pratica, saranno due allenatori sul campo».
Hai idee sul modulo da adottare?
«La base di partenza sarà il 4 – 4 – 2 che copre bene il campo e dà equilibrio. Ma se dovessi trovare, magari tra qualcuno dei tanti giovani, due esterni che mi assicurino il lavoro a tutta fascia, potrei anche passare ad un 3 – 5 – 2. Saranno i giocatori, con le loro caratteristiche tecniche e tattiche, a determinare il modulo».
E di questo Carnico che riparte cosa ti senti di dire?
«Per me è una sorta di anno zero. Resta ancora un po’ di paura, ed è normale, perché bisogna vedere l’evoluzione della situazione pandemica, ma io resto assolutamente fiducioso. Credo che tutti però si debbano mettere in testa che quest’anno l’impegno sarà durissimo. Due anni di stop hanno senz’altro influito dal punto di vista fisico. Di sicuro è mancato il clima partita, l’abitudine ai contrasti. Intanto, in Coppa Carnia, cercheremo di riabituarci all’agonismo, poi, si vedrà. Ma c’è tanta, tanta voglia».
TUTTE LE INTERVISTE AGLI ALLENATORI
Alberto Copetti (Viola)
Lucio Rapposelli (Amaro)
Massimo Marangoni (Campagnola)
Ugo Da Rin (Sappada)
Raffaele Agostinis (Illegiana)
Mario Chiementin (Cavazzo)
Max Brovedani (Edera)
Sandro Beorchia (Ovarese)
Marco Fabris (Pontebbana)
Franco Romano (Lauco)
Giacomo Di Bello (Paluzza)
Cristian Gobbi (Arta Terme)
Ivan Gressani (Velox)
Maurizio Talotti (Audax)
Francesco Marini (Real)
Giuliano De Conti (Comeglians)
Andrea De Franceschi (Ravascletto)
Stefano Maggio (Velox U23)
Claudio Fortunato (Val Resia)
Giancarlo Peirano (Stella Azzurra)
Gilberto Buzzi (Mobilieri)
Alberto Brollo (Fusca)