di MASSIMO DI CENTA
Paolo Di Lena è molto entusiasta del suo Cercivento. Confessa che a un certo punto era sul punto di mollare: lo stop imposto dal Covid sembrava aver raffreddato la passione dell’ambiente, solitamente molto caldo. Ed invece i dirigenti lo hanno motivato e nella collaborazione di Enzo De Conti (riavvicinatosi alla società dopo qualche anno di pausa) ha trovato stimoli nuovi.
Un Cercivento che parte con quali ambizioni, Paolo?
«Se i risultati dipendessero dall’entusiasmo che vedo negli allenamenti, faremo grandi cose – ci dice –. Scherzi a parte, c’è voglia di lavorare, di ricominciare e tutti ci stanno dando dentro. Poi ci sarà, naturalmente, la prova del campo a dirci quello che siamo. Noi scenderemo in campo sempre per provare a vincere. Mettiamola così: cerchiamo di vincere più partite possibili e poi faremo le nostre considerazioni. Dire che il primo obiettivo sarà la salvezza mi pare assolutamente scontato».
Contento dell’organico che hai a disposizione?
«L’aspetto più incoraggiante è quello che potrò avere alternative in ogni reparto: siamo riusciti a confermare quasi tutto il gruppo, fatta eccezione per Michele De Toni e Simone Moser. In più sono arrivati Castelnovo tra i pali, i fratelli Manuel e Giacomo Straulino, Mattia Rovis, Alessandro Abate e Matteo Candotti».
Come pensi di far giocare i tuoi uomini?
«Penso che non ci sia un modulo ideale, bisogna adattasri alle caratteristiche dei giocatori: l’importante sarà trovare il giusto equilibrio tra i reparti. Per quanto riguarda l’attacco, penso di avere un tridente, ovvero Spilotti-Morassi-Candotti, che è una garanzia. Dovrò lavorare sulla fase difensiva: inizialmente partirò a 4, poi posso anche provare a giocare a 3 se gli esterni che ho a disposizione sapranno garantirmi copertura e spinta. Le soluzioni, come detto, non dovrebbero mancarmi».
Intanto, potrai iniziare a fare qualche esperimento in Coppa.
«Mica tanto! Ho capito che qui tengono molto a questa competizione e quindi bisognerà giocare con un occhio, forse un occhio e mezzo, anche al risultato».
Qualcuno si è lamentatodel fatto che solo a pochi giorni dall’inizio della stagione siano stati comunicati calendario e formula di Coppa e Campionato. Tu che ne pensi?
«Sento qualche critica di troppo nei confronti degli organi federali e onestamente mi sembra un po’ ingiusto. Diciamo che rimettersi in moto non è facile per nessuno. Di certo il Carnico, a livello di organizzazione, non ha niente da imparare».
TUTTE LE INTERVISTE AGLI ALLENATORI
Davide Pittoni (La Delizia)
Silvano Agostinis (Ancora)
Francesco Moser (Folgore)
Luca Craighero (Moggese)
Aurelio Picco (Bordano)
Sandro Clapiz (Ampezzo)
Massimiliano Martina (Timaucleulis)
Maurizio Colosetti (Verzegnis)
Maurizio Romanin (Ardita)
Luciano Princi (Tarvisio)
Alberto Copetti (Viola)
Lucio Rapposelli (Amaro)
Massimo Marangoni (Campagnola)
Ugo Da Rin (Sappada)
Raffaele Agostinis (Illegiana)
Mario Chiementin (Cavazzo)
Max Brovedani (Edera)
Sandro Beorchia (Ovarese)
Marco Fabris (Pontebbana)
Franco Romano (Lauco)
Giacomo Di Bello (Paluzza)
Cristian Gobbi (Arta Terme)
Ivan Gressani (Velox)
Maurizio Talotti (Audax)
Francesco Marini (Real)
Giuliano De Conti (Comeglians)
Andrea De Franceschi (Ravascletto)
Stefano Maggio (Velox U23)
Claudio Fortunato (Val Resia)
Giancarlo Peirano (Stella Azzurra)
Gilberto Buzzi (Mobilieri)
Alberto Brollo (Fusca)