di MASSIMO DI CENTA
Sarà un Trasaghis completamente nuovo, negli uomini e nella filosofia, quello che Edilio Toffoletto guiderà nella prossima stagione. Ce lo conferma proprio lui.
«Quest’anno siamo partiti con un progetto nuovo – dice –, puntando su molti ragazzi quasi tutti nati negli anni dal 1999 al 2001. Una scelta dettata dalla necessità di garantire un minimo di continuità alla squadra. Negli ultimi anni si puntava su giocatori di esperienza, molti dei quali provenienti dal calcio amatoriale. Venivano a Trasaghis alla fine della loro stagione e quindi non potevamo schierarli fin dalle prime giornate. Da quest’anno vogliamo provare una strategia nuova. A tutti quelli che hanno voluto indossare la maglia biancoverde va tutta la nostra gratitudine. Proviamo solo ad invertire la tendenza».
Sono quindi arrivati un bel po’ di ragazzi?
«Eh sì, tanti nuovi arrivi ed un ritorno, Luca Carnir, un mio vecchio pallino. Lui, oltre ad essere un valore aggiunto dal punto di vista strettamente tecnico, rappresenterà l’anello di congiunzione tra il Trasaghis che è stato e quello che sarà. Per quanto riguardi i nuovi, probabilmente sono nomi sconosciuti nell’ambiente del Carnico. Io li ho visti giocare e posso garantire che sono tutti ragazzi di valore; poi, è chiaro, bisognerà vedere come si caleranno nella realtà del Carnico».
Andiamo, allora, con la lista di nomi.
«Presto detto: Riccardo Predan, Andra Zorza, Federico Cedermas, Fabio Leonardi con un passato nelle giovanili della Triestina, Manuel Manente, che poi è il nipote di uno che qui a Trasaghis ha fatto un po’ di storia, Simone De Marco, Alex Longato, Roberto Menis, Jonathan Alemanno, Ivan Devist, Denis Tosolini e Mattia Rossi. Provengono quasi tutti dalle valli del Natisone e troveranno ad accoglierli qui giocatori qui da qualche anno e che rappresentano lo zoccolo dura della formazione».
Davvero un bel numero di innesti e per di più molto giovani. Hai già in mente come fari giocare la squadra e quali obiettivi potrete porvi?
«Dopo lo stop di due anni sarebbe difficile pronosticare cosa potremo fare. Se a questo si aggiunge il fatto che siamo davvero una squadra che è come un cantiere aperto, ritengo che sia impossibile definire le nostre potenzialità. Cercherò di partire con un4 – 3 – 2 – 1, ma è chiaro che se dovessi accorgermi che non ho gli uomini per farlo si cambierà. Intanto vedremo quali responso darà il campo nelle prime partire di Coppa Carnia».
Intanto si riparte e forse è questa la notizia più bella. Sei d’accordo?
«Assolutamente sì. C’è tanta voglia di tornare alla normalità. Noto un entusiasmo nuovo intorno a questa stagione che sta per ripartire. Anche qui a Trasaghis c’è grande fermento anche in società: sono entrati nuovi dirigenti che hanno portato una ventata di novità e soprattutto sapranno fare quelle critiche costruttive che servono a migliorare».
TUTTE LE INTERVISTE AGLI ALLENATORI
Paolo Di Lena (Cercivento)
Fabio Picco (Val del Lago)
Davide Pittoni (La Delizia)
Silvano Agostinis (Ancora)
Francesco Moser (Folgore)
Luca Craighero (Moggese)
Aurelio Picco (Bordano)
Sandro Clapiz (Ampezzo)
Massimiliano Martina (Timaucleulis)
Maurizio Colosetti (Verzegnis)
Maurizio Romanin (Ardita)
Luciano Princi (Tarvisio)
Alberto Copetti (Viola)
Lucio Rapposelli (Amaro)
Massimo Marangoni (Campagnola)
Ugo Da Rin (Sappada)
Raffaele Agostinis (Illegiana)
Mario Chiementin (Cavazzo)
Max Brovedani (Edera)
Sandro Beorchia (Ovarese)
Marco Fabris (Pontebbana)
Franco Romano (Lauco)
Giacomo Di Bello (Paluzza)
Cristian Gobbi (Arta Terme)
Ivan Gressani (Velox)
Maurizio Talotti (Audax)
Francesco Marini (Real)
Giuliano De Conti (Comeglians)
Andrea De Franceschi (Ravascletto)
Stefano Maggio (Velox U23)
Claudio Fortunato (Val Resia)
Giancarlo Peirano (Stella Azzurra)
Gilberto Buzzi (Mobilieri)
Alberto Brollo (Fusca)