Il Cedarchis gioca male ma vince, ko immeritato per l’Ovarese

CEDARCHIS – OVARESE 2-1

GOL: pt ‘ 35’ Josef Gloder; st 27’ Alessandro Radina, 35’ Mazzolini.
CEDARCHIS: De Giudici, Drammeh (12’ st Puntel), Puppis, Mereu (1’st Di Ronco), Stella, Quercioli, Feruglio (7’st Fantin), Nassivera (10’ st Mazzolini), Gollino, Alessandro Radina, Braida (42’ st De Toni). A disposizione: Spizzo, Faccin, Candoni e Urbano. All. Giacomino Radina.
OVARESE: Topan, Campetti, Di Nota, Diego Fruch (35’ st Pucher), Cencig, Maisano, Antonio Gloder, Coradazzi, Felice, Capellari (23’ st Bassanello), Josef Gloder. A disposizione: Primus, Gonano e Muner. All. Sandro Beorchia.
Arbitro: Gibilaro di Maniago.
Note: espulso al 35’ st Nassivera dopo la sostituzione per comportamento non regolamentare.

di MASSIMO DI CENTA

“Quest’anno non ce ne va bene una!”: in questa battuta di Sandro Beorchia, allenatore dell’Ovarese, al termine del match c’è tanta verità per quanto riguarda la squadra biancazzurra, che esce sconfitta dopo aver giocato una partita gagliarda e giudiziosa contro il peggior Cedarchis della stagione, come sottolineato da tutto l’ambiente giallorosso. Per quasi 70’ gli ospiti offrono una prova fatta di sacrifico, acume tattico e grande abnegazione. Il “Ceda” nel primo tempo è poco più che inguardabile: errori banali, squadra slegata, centrocampo in sofferenza e punte abbandonate al loro destino. L’Ovarese, dal suo canto, copre bene la difesa con un reparto di mezzo in cui spicca la prova monumentale di Coradazzi (e meno male che prima dell’inizio ha detto di essere sì e no al 40 %!…), ben coadiuvato da Diego Fruch e con Josef Gloder e Felice sempre pronti ad allungare la squadra. E così, quando al 35’ Josef Gloder sblocca la partita (penetrazione centrale di un trentina di metri e conclusione dal limite quasi chirurgica che beffa De Giudici) il vantaggio appare logico. La reazione dei giallorossi è piuttosto blanda: Puppis sul suo out di competenza fa il suo dovere e qualcosa di più, ma è nel mezzo che la formazione di Radina soffre: poche idee e poca grinta. Anche la ripresa inizia più o meno allo stesso modo, con l’Ovarese che spreca un paio di contropiedi per il raddoppio ed alla fine pagherà la cosa a caro prezzo. Giacomino Radina mette allora mano alla propria  panchina e gli ingressi di Mazzolini, Di Ronco e soprattutto Fantin aggiustano le cose almeno dal punto di vista di sostanza ed equilibri. Poco prima della mezzora arriva il pareggio: su un traversone dalla destra Topan rimane inchiodato alla porta, Cencig è costretto ad un intervento di testa un po’ approssimativo ed anziché spedire il pallone in avanti lo mette sul lato destro della propria area. Lì è appostato Alessandro Radina, che mette giù la palla e poi pennella nel sette opposto una conclusione a giro da far impallidire… Insigne. Il gol avvilisce l’Ovarese e carica il “Ceda” che ora ci mette più cuore e più anima. E così a 10’ dal termine arriva il sorpasso: Fantin aggancia un pallone in maniera perfetta, scambia con Braida e poi offre a Mazzolini, appostato al limite, il rimorchio vincente. La conclusione del “Mazzo” non è potente ma indirizzata benissimo sul palo alla destra di Topan, che con l’area intasata non vede partire il tiro che s’insacca  sfiorando il montante. Negli ultimi minuti non succede più niente e quando tutti si aspettano un robusto recupero (7 cambi e due interruzioni di gioco piuttosto lunghe), l’incerto Gibilaro fischia la fine 30 secondi dopo il 90’. Imperdonabile l’espulsione di Nassivera: il giocatore, sostituito, si accomoda sulla panchina davanti agli spogliatoi dello “Zuliani”, da dove il direttore di gara lo invita ad uscire dal rettangolo di gioco. Il giocatore esce, ma quando Mazzolini realizza il 2-1 apre il cancello, rientra per festeggiare e si becca il rosso.

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