di MASSIMO DI CENTA
Ultimo fine settimana senza campionato prima della volata finale che ci porterà il 9 ottobre alla giornata conclusiva.
Tracciamo allora un bilancio dei tre gironi, tra sorprese, conferme e delusioni.
PRIMA CATEGORIA. La conferma è senza dubbio il Cavazzo: la squadra viola partiva tra le grandi favorite, per espressione tecnica e profondità di organico. Sopportare il peso del pronostico non è mai semplice, ma i ragazzi di Chiementin ci stanno riuscendo, confortati da numeri impressionanti: 13 vittorie e un pareggio (su 14 gare giocate) non hanno bisogno di ulteriori commenti.
Per quanto riguardo la delusione, possiamo affermare che siano i Mobilieri la compagine che ha tradito le attese. Rosa ricca di molte (forse troppe) alternative in attacco, paga l’assenza di un leader a centrocampo ed una fase difensiva penalizzata dagli infortuni di Concina e De Agostini.
Anche dal Villa ci si aspettava qualcosa di più, ma l’attuale secondo posto e la Coppa, alla fine, potrebbero dare un senso altamente positivo alla stagione
A questo punto del torneo la sorpresa non può che essere il Cedarchis. Squadra abituata a vincere, quella giallorossa ha saputo superare gli anni difficili della fine di un ciclo, ha puntato su qualche giovane di buone prospettive e sulla capacità del tecnico Giacomino Radina di creare un gruppo compatto. Il terzo posto attuale, insomma, non è un caso.
Menzione anche per la Pontebbana, che con l’organico pienamente a disposizione ha dimostrato di essere una formazione da tenere in grande considerazione.
SECONDA CATEGORIA. In Seconda è più difficile parlare di conferme, perché le squadre che si stanno giocando la promozione erano date per favorite ad inizio torneo: l’Amaro per alcuni arrivi eccellenti (primo fra tutti Bortolotti) e l’abilità del tecnico Rapposelli di saper sfruttare al massimo le caratteristiche dei suoi giocatori. Il Campagnola per tradizione e qualità di organico: sono arrivati giocatori bravissimi e poi ci sono i gol di Daniele Iob, una garanzia. La Viola, perché ha un impianto di gioco collaudato e l’entusiasmo dei suoi giovani che tra l’altro sono bravi tecnicamente e quasi tutti sullo stesso livello, tanto che Copetti (altro valore aggiunto, sarà bene ricordarlo) può tranquillamente rinunciare a qualcuno, ben sapendo che chi lo sostituisce sarà comunque alla stessa altezza.
La delusione? Forse il Ravascletto: qualche problemino in difesa (e si sapeva) ma un attacco che può schierare, in Seconda, Vezzi e Vidali avrebbe dovuto garantire gol e punti.
La sorpresa? Puniamo sull’Ancora, che da neo promossa non ha patito più di tanto il salto di categoria ed anche se non sta vivendo un grande momento di forma ha tutte le carte in regola per riprendere sicura il proprio cammino.
TERZA CATEGORIA. La conferma è sicuramente la Stella Azzurra. A Gemona hanno costruito una squadra di grande personalità, affidandola ad un tecnico navigato come Peirano. Dodici vittorie, un paraggio ed una sconfitta costituiscono un bottino di grandissimo spessore, avvicinando una promozione che era nei pronostici di tutti.
Per quanto riguarda la delusione, non ce la sentiamo di attribuire un’etichetta a nessuna squadra: si sapeva benissimo che un gruppo di squadre si sarebbero giocato il passaggio in Seconda e le altre avrebbero vivacchiato, anche perché molte di queste sono state allestite con grandi difficoltà.
La sorpresa? Sicuramente La Delizia: abituati a vederla negli ultimi anni in posizioni di classifica anonime, fa un certo effetto trovarla così in alto in classifica. L’avvicendamento tecnico alla guida della squadra (via Pittoni per una sorta di autogestione) per ora ha dato frutti importanti.
(foto di Alberto Cella)