di MASSIMO DI CENTA
Nelle parole di Cristian Sopracase, capitano del Villa, sono racchiuse tutte le speranze e i sogni dell’ambiente arancione alla vigilia della finale di Coppa Carnia, in programma domani alle 20 a Tarvisio.
«Vincere la Coppa sarebbe davvero un grande risultato – spiega –, perché darebbe un significato altissimo ad una stagione che per certi versi è stata caratterizzata da una serie di alti e bassi che ci hanno impedito di restare in corsa fino alla fine per il titolo. Questo non significa che molleremo, perché, come si dice in questi casi, finché la matematica non ci condanna ci proveremo».
Insomma l’eventuale conquista della Coppa non sarebbe un obiettivo minimo, è giusto?
«Assolutamente no. Ad inizio stagione puntavamo ad entrambi gli obiettivi, poi le cose sono andate in maniera diversa, anche per tutta una serie di infortuni. Abbiamo perso troppo presto due elementi importanti come Arcan e Matiz, altri che sono stati fuori a lungo ed altri ancora costretti a giocare in condizioni non ottimali. Alla lunga, tutto questo ha presentato il conto. Ma a questa coppa ci teniamo, eccome. Anche perché darebbe il diritto a giocarci la Supercoppa. Gli stimoli, insomma, non mancano».
E in finale arriva la Folgore, in un derby davvero suggestivo. Cosa temi dei tuoi avversari?
«La loro organizzazione di gioco, la capacità di alcuni singoli di essere decisivi ed il loro spirito di gruppo. Dovremo essere concentrati e ognuno di noi dovrà dare il massimo, sfruttando anche i minimi dettagli che una sfida del genere può offrire».
Assenze, modulo: cosa ci dici?
«Ad eccezione di Arcan e Matiz, come già detto, dovremmo essere tutti disponibili; poi è chiaro che il modulo od alcuni varianti tattiche saranno decisi dalle condizioni fisiche di chi scenderà in campo».
Una curiosità: nell’ultimo derby di campionato vi siete un po’ nascost, per confondere le carte?
«No, semplicemente abbiamo sbagliato l’approccio al match. Non ci siamo presentati in campo con la giusta mentalità. In un derby devi sempre dare il massimo, come da tradizione ed invece abbiamo commesso errori che abbiamo pagato. Non dovrebbe succedere, ma capita, soprattutto perché siamo sempre quelli a giocare ed un calo di concentrazione o di intensità agonistica è comprensibile».
Cosa pensi della scelta di Tarvisio come sede della finale?
«Credo che sia stata una scelta impegnativa, ma resto dell’idea che le decisioni federali vadano rispettate. Non nascondo che giocare questa finale a Villa Santina sarebbe stato bellissimo, ma nello stesso tempo ritengo giusto che venga data alla società che partecipano al Carnico la possibilità di organizzare e vivere un evento del genere».
Ricordiamo che la partita sarà trasmessa in diretta audio e video da Radio Studio Nord.
(nella foto di Alberto Cella, Cristian Sopracase al tiro)