di BRUNO TAVOSANIS
Tempo di addii al calcio giocato illustri in questa fase finale della stagione.
Domenica scorsa ad Arta Terme c’è stato l’omaggio a Riccardo Granzotti, mentre a Paularo un altro classe 1982 è stato salutato dalla sua Velox.
Si tratta di Stefano Dereani, autentica bandiera nonché capitano della squadra gialloblu, che ha disputato con l’Ovarese l’ultima partita sul campo di casa.
Anche “Teto”, come Granzotti, ha deciso infatti di appendere le fatidiche scarpe al chiodo e l’ufficializzazione è arrivata nel giorno della matematica salvezza della Velox. Meglio di così…
Al termine la festa è stata quindi tutta per lui, con tanto di maglia (ovviamente la numero 7) dedicata e firmata dall’intera squadra, mentre Marco Maggio, designato “Man of the Match” nel corso del “Partita Party” di Radio Studio Nord, ha voluto cedere i premi (pallone e maglietta) al compagno.
Stefano Dereani, il cui nome negli ultimi anni, essendoci in rosa il giovane omonimo classe 2002, era seguito da “Senior”, aveva esordito in prima squadra proprio in quell’anno e nel Carnico ha giocato solo nella Velox (l’altra sua squadra è stata il Tolmezzo).
E’ stato uno dei protagonisti dello scudetto del 2004 (“Anche se nello spareggio con il Campagnola ero squalificato, ho vissuto un’esperienza emozionante e irripetibile”, aveva detto qualche anno fa nella rubrica “Io proprio Io”), ma in bacheca ha anche un titolo Under 20 nel 2002 e tre promozioni dalla Seconda alla Prima categoria.
E il futuro? “Rimango ovviamente nella Velox – dice senza indugi –. Vedremo poi in che modo potrò dare una mano. Sicuramente mi piacerebbe fare qualcosa con i piccoli, avendo il figlio e i nipoti che hanno iniziato a giocare. Avremo tempo per discuterne”.
E la numero 7? “Sarei felice se la indossasse Steve Di Gleria, al quale auguro di riprendersi presto dopo l’infortunio alla clavicola nella partita con il Real”.