di BRUNO TAVOSANIS
Il Campagnola ha ancora la possibilità di vincere il girone di Seconda categoria, importante certo, ma il vero obiettivo (la promozione in Prima) è stato raggiunto e così sabato in ogni caso si farà festa al “Tarcisio Goi” in occasione dell’ultima partita della stagione, avversario il Fusca.
«Quando siamo partiti con questa avventura, dopo due anni di stop causa Covid, avevamo molte incertezze e anche più di qualche scoramento – dice il presidente Stefano Marmai -. Quando però ci siamo messi in moto, abbiamo lavorato per assemblare una squadra che potesse raggiungere l’obiettivo massimo, ovvero la promozione. Ad un certo punto della stagione, causa i molti infortuni, avevo perso le speranze, ma per fortuna, alla lunga, siamo riusciti a ritrovare compattezza e recuperare i punti persi per strada».
Una promozione anticipata arrivata domenica scorsa quasi a sorpresa: «In effetti, visto l’andamento delle ultime settimane, eravamo ormai rassegnati a disputare lo spareggio – conferma Marmai –. Peraltro personalmente non sono mai stato molto fortunato con gli spareggi e quindi ero preoccupato. Domenica scorsa ci aspettavamo la vittoria della Viola, invece dopo il Paluzza anche l’Ancora ci ha fatto un bel regalo per i 50 anni di vita della società, permettendoci di festeggiare la promozione con 90′ di anticipo».
Il presidente deve ringraziare molte persone: «I ragazzi per l’impegno e per non aver mollato mai, i mister Marangoni e Cinello per aver inventato le formazioni quando ci presentavamo contati alla partita, il ds Forgiarini per aver assemblato un squadra vincente e Pascolo per aver sempre creduto in questo progetto. Un grazie anche a tutti quelli che lavorano dietro le quinte e non fanno mai mancare il loro supporto».
Il mirino è ora già puntato sul 2023: «Il direttore sportivo ha già iniziato a lavorare allo scopo di costruire una squadra che possa raggiungere senza grandi patemi d’animo l’obiettivo della salvezza – conclude Marmai -, anche perché aspettiamo anche la Stella Azzurra in Prima per giocare il derby…».
(foto di copertina di Alberto Cella)