Carnico 2022, il pagellone della Prima categoria

di MASSIMO DI CENTA

Concluso il campionato, proponiamo la valutazione di tutte le 37 squadre protagoniste della stagione, partendo dalla Prima categoria.

ARTA 6,5 – Stagione in linea con le premesse della vigilia. In fondo, il pericolo retrocessione è stato più… numerico che reale, perché i rossoblu hanno sempre mantenuto una posizione di sostanziale tranquillità. IL MIGLIORE: Riccardo Granzotti.

CAVAZZO 9 – Mezzo voto in meno per l’uscita dalla Coppa, ma per il resto un bulldozer capace di un’impressionante serie di vittorie. I viola hanno una mentalità vincente e lo si nota in quelle partite in cui magari sono poco brillanti ma alla fine tirano fuori lo stesso il risultato. Lo score parla di 23 vittorie ed un pareggio in campionato, 3 vittorie e una sconfitta in Coppa, più il recente successo in Supercoppa: numeri mostruosi!  IL MIGLIORE: Yuri Miolo.

CEDARCHIS 7 – Non è semplice chiamarsi Cedarchis e ritrovarsi dopo un lungo periodo di successi a recitare la parte dei comprimari. La crescita lenta e costante del post “Ceda” dei tempi d’oro è un processo che offre prospettive interessanti, certificate da un terzo posto finale non propriamente scontato ad inizio stagione. E se le voci di mercato che si sentono in giro troveranno conferma ci sarà da divertirsi. Un plauso a Giacomino Radina, gestore abilissimo di gruppo e situazione storica. IL MIGLIORE: Alessandro Radina.

CERCIVENTO 5 – L’obiettivo salvezza non è stato centrato, complice una lunga serie di sconfitte interne: il “Morassi” doveva essere il luogo dove costruire la salvezza ed invece si è rivelato terreno di conquista per molte avversarie. IL MIGLIORE: Nicholas Di Lena.

FOLGORE 6,5 – Il raggiungimento della finale di Coppa è un buonissimo traguardo e se fosse arrivato, il trofeo avrebbe reso la stagione quasi da 8. Resta l’immagine di una squadra che si sta plasmando e alla quale Moser cercherà di dare un’identità sempre più marcata. Il lavoro del tecnico paluzzano ha dato ottimi risultati nell’assetto difensivo. Con una prima punta di ruolo (che dovrebbe arrivare) il discorso cambierà. IL MIGLIORE: Matteo De Toni.

ILLEGIANA 6 – I neroverdi hanno saputo piazzare qualche acuto nel finale e questo ha permesso loro di raddrizzare una stagione partita non proprio benissimo. Il gruppo creato da Raffaele Agostinis e i gol di Mattoo Iob le chiavi della permanenza in Prima. IL MIGLIORE: Salvatore Graziano.

MOBILIERI 5 – Era una delle candidate al titolo ma in realtà non ha mai dimostrato le caratteristiche della grande squadra. La perdita del centrale difensivo Concina non può essere un alibi. Piuttosto c’è da chiedersi il perché sia stata allestita una rosa con tanti attaccanti e poche, pochissime alternative in difesa. IL MIGLIORE: Davide Marsilio.

OVARESE 5 – Fa effetto vedere l’Ovarese tra le retrocesse. La tradizione e la rosa suggerivano altro. Il tecnico Beorchia ci ha sperato fino all’ultimo, ma la serie di infortuni patiti dai biancazzurri è stata davvero incredibile. Alla fine aver raggiunto la semifinale di Coppa potrebbe aver prosciugato le energie rimaste quando c’era da piazzare lo scatto finale. IL MIGLIORE: Elia Campetti.

PONTEBBANA 7 – Tanto di cappello alla compagine di Marco Fabris. Manovra sempre brillante e bravura nel capire le situazioni tattiche proposte dai match. Se alla vigila di affrontare la Pontebbana gli avversari di turno dicevano “Quelli sono davvero una bella rogna”, beh, significa che Del Bianco e compagni hanno fatto bene. IL MIGLIORE: Christian Del Bianco.

REAL 5,5 – Ci si aspettava un pochino di più dalla squadra che lo scorso anno ha vinto  una Coppa, sia pur atipica. Anche in casa biancorossa gli infortuni hanno pesato, ma non sempre la squadra ha dato quell’impressione di essere quadrata come aveva fatto intravedere lo scorso anno. Marini, comunque, è un allenatore che in futuro si toglierà molte soddisfazioni. IL MIGLIORE: Nicola Mazzolini.

SAPPADA 5 – Il cambio di guida tecnica dopo poche giornate era già un segnale. Alla fine, magari, la colpa non è solo di Da Rin o solo di Piller.  Non è bastata ai sappadini la solita grinta, il fatto di non arrendersi mai, anche nelle giornate più toste. Anche in casa biancazzurra le assenze hanno pesato, ma quelle delle defezioni è stata una costante per quasi tutte le squadre. IL MIGLIORE: Mattia Quinz.

VELOX 6,5 – La salvezza matematica è arrivata alla penultima giornata, ma i ragazzi di Gressani potevano conquistarla anche con un po’ di anticipo. Probabilmente ai tanti giovani in campo è mancato quel pizzico di esperienza che sarebbe servito in alcune circostanze. Il successo più grande però arriva dal fatto che la squadra è composta praticamente per intero da giocatori di Paularo. E non è un aspetto da sottovalutare anche per il futuro. IL MIGLIORE: Alessio Brovedan.

VILLA 7,5 – Chissà se con Boreanaz, Matiz ed Arcan sempre disponibili le cose sarebbero andate diversamente?  Parliamo di un elemento per reparto e non è aspetto trascurabile. Il secondo posto finale e la Coppa vinta a Tarvisio sono comunque risultati importanti. Il credo tattico di Ortobelli richiede tempi non brevissimi di assimilazione. Il tempo, insomma, è a favore della squadra arancione. IL MIGLIORE: Domenico Felaco.

(nella foto di Alberto Cella la festa del Cavazzo per la vittoria della Supercoppa)

 

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