di BRUNO TAVOSANIS
Dopo le voci, arriva anche l’ufficialità: quattro anni dopo, il San Pietro parteciperà al prossimo Campionato Carnico. L’ultima apparizione risale al 2019, poi è arrivato lo stop del 2020 causa Covid, quindi la mancata partecipazione alla coppa 2021 e, momento più doloroso, al campionato 2022. Nella storia del Carnico mai una squadra che aveva saltato un campionato si è poi successivamente riproposta, se non dopo qualche anno ma con diverse vesti (tra gli esempi citiamo Pro Osoppo-Nuova Osoppo e Castello-Il Castello di Gemona). Il San Pietro non ha mai però chiuso la porta, avendo partecipato ai tornei giovanili, vincendo peraltro uno dei due minitornei Giovanissimi del 2021 e il campionato 2022. Proprio dalle mattinate domenicali vissute osservando le gesta dei ragazzi viola, è cresciuta la voglia di ricreare la prima squadra.
Uno dei principali artefici della “rinascita” della prima squadra è Nicola Pontil, storico tecnico del San Pietro, anche se lui si schernisce: «Non è merito mio, ma di tutti coloro che hanno capito l’importanza di ripresentarci, a partire dai giocatori, senza i quali non saremmo qui a parlare – dice Pontil, che ritroverà quindi l’amata panchina -. In estate facendo due chiacchiere con il presidente Soravia e gli altri dirigenti ci siamo detti spesso che sarebbe stato un peccato disperdere un patrimonio come quello prodotto dal settore giovanile. Dove sarebbero andati i ragazzi una volta usciti dalla categoria?».
Senza dimenticare che in questo periodo è venuto a mancare quel momento di aggregazione che, in una piccola comunità, è fondamentale: «Ritrovarsi la domenica pomeriggio al campo, stare assieme, è importante sia per il gruppo squadra che per gli spettatori – conferma Pontil -. Molti paesani mi hanno chiesto quando saremmo tornati, perciò l’inizio di questo nuovo cammino ritengo sia una vittoria per tutti».
La mancata iscrizione al Carnico 2022 era dovuta alla mancanza di un numero sufficiente a comporre una rosa adeguata. Nel 2023 e nei prossimi anni ci sarà invece un mix fra giovanissimi e giocatori esperti: «Ci saranno ovviamente i ragazzi del 2006 che hanno vinto il torneo Giovanissimi – spiega Pontil –. Poi il nucleo storico presente prima dello stop, quindi Lorenzo e Matteo Zampol, Matteo e Francesco Eicher, Erik De Zolt e, rientrante da Sappada, De Betta. Assieme a loro un gruppo di miei coetanei che si è messo a disposizione in caso di necessità: mi riferisco a Bruno, Edi e Daniele Cesco, Roger De Zolt, i portieri Doriguzzi e Gandus. Spero ci possa essere anche Alessandro Cesco (14 gol nel 2019 in Terza, ndr), dipenderà dai suoi impegni lavorativi».
Gli obiettivi sono presto detti: «A noi premeva innanzitutto ripartire – dice Pontil -. Il passo successivo sarà creare un’atmosfera positiva, portare entusiasmo e stare bene assieme. Difficile invece stabilire cosa potremmo fare in Terza, visto che 4 anni di assenza sono tanti».
Nicola Pontil aveva allenato la squadra viola fino al 2018: «Immagino che nella prossima stagione incontrerò diverse persone che non conosco, ma sono convinto che ritroverò lo stesso spirito. Ritengo che in 20 anni il San Pietro abbia trasmesso dei valori al Carnico, e viceversa, naturalmente. Magari qualcuno si scoccia nel salire a Presenaio, ma al tirar delle somme, se i rapporti sono buoni, a fine partita ci si ritrova tutti assieme, compagni di squadra e avversari. Ed è questo che conta più di tutto».
La Terza categoria 2023 avrà quindi 14 squadre.
(in copertina Nicola Pontil)