di MASSIMO DI CENTA
Il ritorno di Angelo Spiluttini sulla panchina del Lauco è la novità più importante in casa arancione per questa stagione. A lui chiediamo subito i motivi di questo ritorno.
«Ho accettato di tornare a Lauco – risponde – perché la società è sana, il gruppo di giocatori è serio e valido e si può lavorare bene in sintonia. Abbiamo impostato un lavoro triennale per tentare di riportare il Lauco in Prima Categoria. Sarà difficilissimo ma è giusto tentare».
Prime impressioni?
«Quest’anno a Lauco abbiamo molti giovani validi che in prospettiva possono fare bene. Dobbiamo lavorare sul campo per formarli e costruirli e soprattutto farli giocare».
Ti ritieni soddisfatto di come la società ha operato in sede di mercato?
«Ci sono state alcune partenze, è vero, ma sono arrivati elementi di buona prospettiva. Mi riferisco a Devis Iaconissi dall’Ampezzo, un centrocampista dai piedi buoni, Alessandro Marzona dal Villa, che ritengo uno dei giovani più interessanti del Carnico. Sempre dall’Ampezzo Michele Cucchiaro, altro giovane di buona cifra tecnica ed Esdra Sicco dal Tolmezzo, ragazzo molto interessante, già fisicamente formato e con un sinistro sopra la media. Purtroppo ci sono sfuggiti all’ultimo momento due pezzi di esperienza nel reparto di centrocampo e d’attacco».
Cosa ti ha chiesto la società?
«Gli obiettivi che ci siamo prefissati sono in primis di far crescere i giovani, di tentare di passare il turno di Coppa Carnia e, per quanto riguarda il campionato, visto che il torneo di Seconda come al solito sarà difficile, centrare prima possibile la quota salvezza per poi provare ad alzare l’asticella con obiettivi più prestigiosi».
A proposito della Coppa, cosa pensi della nuova formula?
«Mi incuriosisce e mi stimola. Sono favorevole, perché abbiamo bisogno di innovare e portare cose nuove».
E i tuoi obiettivi personali?
«Mi piacerebbe riuscire a dare un’impronta alla squadra, stare in campo sempre ordinati puntando a fare le cose che prepariamo durante la settimana, cercando sempre di giocare la palla. Credo che il materiale umano e tecnico per raggiungere lo scopo possa esserci».
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