di MASSIMO DI CENTA
Toh, chi si rivede! Gianluca Mascia ritorna nel Carnico e lo fa nella sua Tarvisio, dopo una brillante carriera nel calcio regionale.
«Il rientro nel Carnico è per me un insieme di emozioni – ci dice – ed essendoci cresciuto da piccolo per poi farci i primi passi da allenatore è un po’ come tornare a casa, ma chiaramente con un bagaglio di esperienze molto importanti che mi porterò dietro in un contesto che si trova in pochi altri campionati».
Soddisfatto della squadra che ti ha fatto trovare la società?
«Il discorso sul mercato andrà valutato nel corso della stagione, naturalmente, però posso dire subito una cosa: per quanto riguarda il mercato, pur avendo il massimo rispetto per chi usa altre politiche pescando dall’esterno, sono orgoglioso di lavorare in una società dove i giocatori del paese sono la cosa più importante e dove si prova con mille difficoltà a investire le risorse sui giovani. So che è una strada difficile ma non c’è fretta e lavorare non mi ha mai fatto paura».
Ci fai qualche nome?
«Sono rientrati giocatori da infortuni, come Francesco Moschitz, fermo da un anno. C’è poi il ritorno di Matteo Mascia dopo tutta la trafila nel settore giovanile regionale a Tolmezzo e Gemona. Riavremo con noi Alessio Felaco, a Villa nelle scorse stagioni. Infine, Stefano De Crescenzo, giocatore sfortunato che sta recuperando da una serie di infortuni che ne hanno compresso una carriera che poteva anche sfociare nel calcio professionistico».
Tutta gente legata a Tarvisio e al Tarvisio, insomma?
«Come avevo accennato, più che di mercato vero e proprio, stiamo cercando di riportare entusiasmo in torno alla squadra del paese, che rimane una piazza storica nel panorama del Carnico».
Si è parlato di obiettivi con la società?
«Riteniamo che il primo sia quello di mantenere la categoria, senza perdere l’occasione di farci trovare pronti per giocarci il più possibile le nostre opportunità sia in campionato che in coppa».
A proposito di Coppa, cosa ci dici sulla formula?
«Personalmente preferivo quella originale, ma considero questa nuova veste il tentativo di rendere tutto più stimolante. Le novità a volte servono anche a crescere».
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