di MASSIMO DI CENTA
Ci siamo! Da domenica 23 aprile, con l’anticipo di Coppa fra Villa e Folgore (arbitra Jessica Mecchia di Tolmezzo), il calcio carnico inizierà il 72° anno di vita, visto che dal 1951 (prima edizione del Campionato) ad oggi solo nel 2020 c’è stato uno stop totale (causa Covid). Una manifestazione importante per il nostro territorio, per la capacità di coinvolgere centinaia di persone ad ogni giornata di calendario. Nel corso degli anni ci sono stati mutamenti importanti, dovute a circostanze varie, come ad esempio, il decremento demografico che ha sicuramente penalizzato il concetto di campanile ed anche la continuità garantita in passato da moltissime squadre che avevano il loro settore giovanile dal quale attingere le risorse per allestire la prima squadra. Resta da rimarcare il fatto che comunque, rispetto alle previsioni pessimistiche che parlavano di alcune squadre che non si sarebbero iscritte, le cose non sono andate così ed anzi ci sono stati i rientri di Trasaghis e San Pietro, per un totale di 39 squadre al via.
Detto questo, il campionato non ha mai perso il suo fascino, e non siamo d’accordo sul fatto che l’impoverimento tecnico sia un aspetto che riguardi solo il Carnico. Anche nei campionati regionali, il livello non è più quello di un tempo, perché il calcio ha un effetto a cascata che si ripercuote dalla serie A alla Terza categoria. Basti pensare ai risultati clamorosi che si sono verificati anche in regione o ad una squadra di Promozione, il Saronecaneva, che a tre giornate dal termine della stagione è ancora quota zero in classifica. Per quanto riguarda invece i comportamenti, beh, qui se ne può discutere, visto che molti allenatori hanno sottolineato in maniera negativa alcuni aspetti legat ai dopo partita o ai dopo allenamenti. Il chiosco, insomma, deve rimanere una fonte in grado di assicurare risorse economiche importanti alle società senza gli eccessi che a volte vengono evidenziati.
CAMPIONATO
Passando ad argomenti più tecnici, proviamo a vedere qualche pronostico, che poi,naturalmente, sarà smentito dal campo. Partiamo. In Prima Categoria, c’è una favorita su tutte che è il Cavazzo e del resto non ne ha fatto mistero nemmeno il suo allenatore, Chiementin, ammettendo che l’obiettivo della propria formazione è quello di provare a portare a casa campionato, Coppa Carnia e Supercoppa. Chi potrebbe contrastarne il passo? Ci proverà il Villa, al quale Ortobelli cerca di dare un’impronta tattica sempre più vicina al suo credo calcistico. Occhio poi al Cedarchis, autore di un mercato sontuoso per quantità e qualità, su un’ossatura che andata via via acquisendo certezze e convinzioni. I Mobilieri del dopo Buzzi restano un’incognita e toccherà al nuovo tecnico Talotti trovare subito le dritte per diventare protagonista. Poi ci sono un paio di formazioni che potremmo definire outsider, nel senso che sembrano in grado di poter stare in alto in classifica, pronte a sfruttare eventuali defaillances delle avversarie e ci riferiamo a Folgore e Pontebbana. Più complicato individuare le lotta salvezza, anche perché con tre retrocessioni su dodici squadre potrebbero non mancare sorprese.
In Seconda Categoria, sembra non esserci una favorita assoluta. Naturalmente le tre retrocesse dello scorso anno vantano di solito una sorta di prelazione in sede i pronostico, anche se bisognerà vedere come Ovarese, Sappada e Cercivento hanno assorbito il passaggio alla serie inferiore. Da verificare la Viola, che ogni anno sembra migliorare il proprio rendimento, con le incognite però che una rosa giovane si porta con sé nei momenti della stagione che contano. Tarvisio e Stella Azzurra al momento sono tutte da scoprire, ma crediamo di poter dire che hanno la struttura per provarci.
Anche in Terza Categoria non si evidenzia nessuna squadra in grado di “uccidere” il torneo. C’è curiosità sul Trasaghis (che ha allestito un organico importante anche dal punto di vista della quantità) e sul giovane San Pietro, ma se proprio dovessimo provare a fare qualche nome punteremo su Moggese, Ardita e Bordano.
COPPA
Il fatto che per la prima volta tutte le squadre siano al via testimonia il fatto che la nuova formula sia stata apprezzata. La Coppa di categoria resta un obiettivo importante e soprattutto dà la possibilità di “vincere qualcosa” anche a formazioni che altrimenti dovrebbero affidarsi all’imponderabilità del calcio. Alzare un trofeo, insomma, regala stimoli e voglia di provarci.
SUPERCOPPA
Cambia la data di effettuazione che vedrà impegnate le vincenti di campionato e Coppa 2023 all’inizio della stagione 2024.
ARBITRI
Abbiamo visto lo scorso anno le difficoltà oggettive incontrate dall’AIA nel reperire fischietti disponibili, soprattutto quando il Carnico coincide con i campionati regionali. Il problema dei numeri investe anche il settore arbitrale e si spiega con questo l’adozione degli anticipi.
INFORMAZIONE
Anche quest’anno Radio Studio Nord ed il sito Carnico.it sono pronti a seguire le vicende del campionato, garantendo la diretta radiofonica delle partite ed i soliti articoli di informazione ed approfondimento sul portale.
Non manca niente, insomma, è tutto pronto!
(foto di Alberto Cella)