REAL I.C.-CEDARCHIS 4-1
GOL: pt 11’ Nassimbeni, 26’ Bertolini; st 11’ Tassotti, 21’ Cecconi, 49’ Mori (rig.).
REAL I.C.: Graziano, Martini, (10’ st Leschiutta), Bellina, Bertolini, Tormo, Mori, Candoni (23’ st Del Frari), Scarsini, Cecconi (31’ st D’Aronco), Selenati (13’ st Bonfiglioli), Nassimbeni (16’ st Carnir). A disposizione: Nettis, Collinassi, Nardella, De Felice. All. Francesco Marini.
CEDARCHIS: Crucil, Di Lorenzo, Puppis (35’ st Della Pietra), Mereu, Treleani, Tassotti, Serini, Zancanaro (27’ st Mazzolini), Micelli, Alessandro Radina, Gollino (1’ st Feruglio). A disposizione: De Giudici, Puntel, De Toni, Urbano, Quercioli. All. Giacomino Radina.
Arbitro: Zamò di Gradisca d’Isonzo.
Note: ammoniti Martini, Zancanaro, Nassivera, Bonfiglioli e Serini. Angoli 8 a 2 per il Cedarchis. Recupero: 2’ e 6’.
di MASSIMO DI CENTA
IMPONZO Il Derby del Ponte, che doveva designare l’antagonista attualmente più autorevole del Cavazzo, ha dato un responso netto: in questo momento è il Real! La squadra biancorossa mette sotto il Cedarchis e lo fa al termine di una partita giocata in modo quasi perfetto per organizzazione di gioco, lucidità, partecipazione dei singoli alla manovra. A questo punto ci sembra doveroso riconoscere i meriti di Francesco Marini, perché i suoi giocatori sanno sempre cosa fare e mettono in evidenza un’identità tattica ben precisa, nella quale la mano del tecnico si vede eccome. Il Cedarchis (con tanti elementi nuovi in organico) deve ancora acquisire l’amalgama necessario per far diventare una squadra tante brave individualità e soprattutto deve raggiungere una condizione atletica che gli consenta di supportare un modulo a trazione anteriore, perché spesso la squadra, proposta con un 4-4-2, è sembrata lunga e quasi sbilanciata in un 4-2-4 che non puoi permetterti di fronte a formazioni organizzate come il Real. Il 4-1, alla fine, magari è anche troppo severo, perché il “Ceda” avrebbe meritato altri gol rispetto alle occasioni avute, ma l’imprecisione di Micelli e Feruglio e l’evanescenza di Gollino e Serini hanno finito col determinare lo score finale.
Il Real, come si diceva, ha proposto un calcio semplice ed ordinato: difesa attenta e sempre ben protetta dal centrocampo, nel quale ha fatto un figurone Bertolini, uomo ovunque, e ficcante sule corse esterne, specialmente a destra, dove Martini e Candoni hanno davvero disputato una grande partita. Parte bene il Real che all’11’ è già in vantaggio: Cecconi scatena Candoni sull’out di destra, traversone a centro area dove Nassimbeni di testa trova il vantaggio. La reazione cedarchina è più di rabbia che di convinzione e porta a due situazioni favorevoli per Alessandro Radina (l’unico degli avanti capace di provare almeno a sacrificarsi) e Gollino (egoista nel tentativo di andare al tiro). Il Real se ne sta sulle sue, concede il giusto ma poco prima della mezzora trova il raddoppio: su angolo da destra, la difesa cedarchina libera, ma Bertolini dal limite calcia di punta in porta, in stile calcio a 5, infilando Crucil.
Nella ripresa, i giallorossi provano a crescere e dopo una decina di minuti trovano il gol della speranza con Tassotti, bravo a girarsi a centro area su azione d’angolo per il diagonale vincente. Marini allora pesca dalla panchina due soluzioni di qualità: dentro prima Bonfiglioli e poi Carnir, che garantiranno qualità e capacità di tener palla. E infatti, pochi minuti dopo il suo ingresso in campo “Bonfi” inventa un assit geniale per Cecconi che giustizia Crucil con un tocco morbido morbido. Feruglio e Micelli, dall’altra parte, avrebbero i palloni per riaprire il match, ma il primo spara alto da buonissima posizione e il secondo si presenta da solo davanti a Graziano per due volte, facendosi ribattere il tiro prima (bravo l’estremo biancorosso a respingere di piede) e trovando la base del palo poi.Nei secondi finali della contesa il rigore che porta al quarto gol: Bonfiglioli, in area, si libera di Della Pietra che lo tocca. Zamò indica il dischetto dal quale Mori cala il poker. Fine dei giochi.
(foto Madice)