di BRUNO TAVOSANIS
Proponiamo le considerazioni di alcuni protagonisti delle partite del fine settimana.
DANIEL MENTIL (Real)
«Con il Villa una vittoria sicuramente meritata, nell’arco dei 90′ siamo stati superiori in tutte le zone del campo. Difensivamente parlando li abbiamo contenuti, mentre davanti le occasioni create sono state molte, con il portiere Zozzoli che più volte ci ha negato il gol, rigore compreso. La mia rete al 93′ è stata un’emozione fantastica, perchè proprio sabato rientravo dopo aver giocato solo le prime due partite di campionato. Aver segnato entrando dalla panchina è stato doppiamente appagante, anche se ciò che conta di più non è tanto la soddisfazione personale ma i tre punti conquistati dalla squadra. L’anno scorso ci sono stati pochi guizzi, non so esattamente spiegare cosa sia cambiato. Il gruppo è sempre lo stesso, ed è da anni la nostra forza. Aggiungo che l’innesto di alcuni giovani ci sta dando un grosso contributo. E poi abbiamo la fortuna di avere un grandissimo mister, gran parte del merito lo voglio dare a Marini. Poi noi ci mettiamo del nostro. Mercoledì in Coppa ritroveremo il Cedarchis dopo averlo battuto in campionato grazie a una grande partita. Sono però convinto che le semifinali saranno completamente diverse, con loro più agguerriti. Il Cedarchis ha un ottimo reparto offensivo, con grandi individualità che dovremo limitare in qualche modo. In ogni caso rispetto sì, ma nessuna paura, anche perché per noi sarebbe fatale. Storicamente il Real è abituato a questo tipo di partite, cercheremo di mantenere la tradizione e onorarla fino alla fine».
MANUEL MAZZOLINI (Cedarchis)
«Come tutti i derby, quella con l’Arta è stata una partita a se. Abbiamo avuto tante occasioni per chiudere anticipatamente il discorso, ma non siamo stati bravi a concretizzare e quindi fino al 90′ abbiamo dovuto soffrire. In ogni caso una vittoria meritata, dal mio punto di vista. Per quanto riguarda lo scudetto, i punti di distacco sono tanti, è vero, il Cavazzo è sempre il Cavazzo, ma noi dovremo lottare in ogni partita. Mercoledì con il Real sarà una partita durissima contro un avversario molto forte, ben organizzato, con grandi individualità e un grande mister. Personalmente mi sento bene quest’anno dal punto di vista fisico grazie alla preparazione. Spero di continuare così e, anzi, migliorare assieme alla squadra»
MAX BROVEDANI (all. Ovarese)
«Sono deluso per la prestazione, non abbiamo fatto una buona partita, eravamo troppo nervosi e non riuscivamo a far girare la palla bene. Pur cercando sempre la via dei gol, siamo stati troppo confusionari, con poca lucidità sotto porta, senza dimenticare che l’Ancora difendeva bene. Dal punto di vista fisico stiamo bene, lo dimostra il fatto che anche in 10 abbiamo sempre avuto il possesso palla. Comunque nessun dramma, è arrivato comunque un pareggio. Tante partite tra campionato, Coppa Carnia e ora la Coppa di categoria? Non siamo tantissimi in rosa, nel senso che ci sono 22 ragazzi. In Coppa vedremo di far giocare qualche giovane: la società ci tiene al torneo, ma è giusto dare spazio a tutti e far rifiatare chi finora è sempre sceso in campo, considerando che in poco più di due mesi abbiamo già disputato 13 partite».
MICHAEL POLONIA (Ancora)
«Ci serviva davvero questo risultato, oltretutto in un derby ce l’abbiamo messa tutta e siamo riusciti a portare a casa un buon pareggio. Personalmente ho dato tutto ciò che potevo, nel primo tempo è pure arrivata una piccola contrattura, che fortunatamente non mi ha impedito di restare in campo. Rispetto all’anno scorso, quando disputammo un torneo di tranquilla metà classifica, il gruppo è lo stesso. Ci mancano un po’ di fortuna e qualche altro allenamento per entrare tutti in forma. Alla salvezza ci crediamo, certamente».
RAFFAELE CARRERA (Ardita)
«Sapevamo quello che ci aspettava a Comeglians. Il campo è di dimensioni ridotte e, difendendo stretti e compatti, ci hanno messi in difficoltà. E poi era un derby. Il mio gol è arrivato grazie a una bella giocata di Thomas Romanin, che con una verticalizzazione mi ha dato palla al limite dell’area; io ero defilato un po’ sulla sinistra e con un interno destro l’ho messa in diagonale all’angolino opposto. Rispetto all’anno scorso, quando all’inizio nessuno ci calcolava, ci sono in più giocatori importanti come Pellegrina e Del Fabbro e se n’è andato Fontana, quindi sostanzialmente il gruppo è lo stesso. Per questo non capivo perché, prima di inizio stagione, venissimo indicati come favoriti. Di certo la Terza non è così malvagia come si potrebbe pensare, ad ogni partita bisogna dare il massimo. Io purtroppo ho giocato poco causa pubalgia, ora sono in fase di guarigione ma non mi ritengo certo al top. Sicuramente mancano i miei gol e le mie prestazioni, oltre che l’esperienza, essendoci tanti giovani. Aggiungo che anche le assenze di Angelo Romanin e Daniele Romanin si sono fatte e si fanno sentire. In ogni caso noi abbiamo il classico dodicesimo giocatore, ovvero i nostri piccoli-grandi tifosi, che non smettono mai di incitarci. A loro va il nostro ringraziamento».
(in copertina da sinistra Daniel Mentil e Michael Polonia)