Il Castello vince il testa-coda, prova d’orgoglio per il Trasaghis

IL CASTELLO-TRASAGHIS 2-1

GOLpt 8′ Mottola (rig.), 36′ Zekiri, 44′ Plos.
IL CASTELLO: Filacorda, Mazzei (36’st Di Bert), Nacchia, Pauluzzo, Focan, Roberto Marchetti, Crapiz (1’st Fabio Marchetti), Zekiri, Revelant (1’st Edhemi), Megdiu (12’st Serafini), Plos (18’st Di Bernardo). All. Claudio Carnelutti.
TRASAGHIS: Zampa, Massimo Vidoni, Bearzi, Francesco Fossa (31’st Luca Vidoni), Jannucci, Menis (18’st Marcon), Izzo, Silvestri, Mottola, Alemanno, Mesaglio (1’st Pilosio). All. Edilio Toffoletto.
Arbitro: Belliato sez. Basso Friuli.
Note: ammoniti R.Marchetti e Jannucci, angoli 10-1 per il Castello, recupero 1’+4′.

di BRUNO TAVOSANIS

GEMONA DEL FRIULI Quando si incontrano la prima e l’ultima in classifica, soprattutto in Terza categoria, si parte dal presupposto che molto difficilmente ci sarà storia. Oltretutto c’erano ben 22 punti a separare le squadre prima di oggi, un abisso dopo sole 8 giornate di campionato. Invece la vittoria del capolista Castello è sì arrivata, ma i gemonesi hanno dovuto fare attenzione fino al triplice fischio del bravo Belliato, perché il Trasaghis non era salito a Stalis per svolgere il ruolo di vittima sacrificale. Così la squadra di Edilio Toffoletto, presentatasi senza attaccanti di ruolo, ha tenuto in bilico la partita fino alla fine, non rendendosi mai pericolosa negli ultimi 35 minuti, è vero, ma, si sa, l’episodio nel calcio è sempre dietro l’angolo e il Castello, privo per motivi di lavoro del bomber in doppia cifra Nicoloso, ha dovuto stare sempre sul chi va là. Una prestazione non all’altezza delle precedenti per la dominatrice del girone, come hanno ammesso un po’ tutti i rosanero a fine partita, ma intanto la marcia continua spedita.

La squadra di Carnelutti si era peraltro ritrovata sotto dopo pochi minuti: all’8′ il capitano Roberto Marchetti colpisce il pallone con la mano in area, quasi un gesto da pallavolista, inspiegabile (non c’era una situazione di particolare pericolo) quanto istintivo. Mottola batte il conseguente rigore e non sbaglia. Al 23’  azione personale di Megdiu in posizione centrale, conclusa con un tiro che Zampa alza sopra la traversa. Ora c’è solo una squadra in campo: al 29′ Plos da buona posizione manda alto, al 31′ sinistro in diagonale di Revelant e palla fuori di poco, al 32’ gran apertura di Zekiri per Plos, che solo davanti a Zampa centra il palo interno alla destra del portiere.  Al 36′ arriva il gol del pari con Zekiri, la cui conclusione centrale si infila sotto la traversa, con Zampa non esente da colpe. Il raddoppio al 44′: bella azione di Megdiu sulla sinistra vicino alla linea di fondo, palla bassa nel mezzo per Plos, che a due passi dalla porta, in posizione centrale, deve solo metterla dentro.

Nella ripresa ci si aspetta un Castello pronto a dilagare, invece le prime due occasioni sono biancoverdi, entrambe con Izzo, che al 2′ lascia partire un tiro diretto verso l’incrocio che consente al portiere Filacorda di guadagnare meritati applausi grazie a una straordinaria deviazione in angolo. Dieci minuti dopo il numero 7 ospite ci riprova sempre in diagonale, palla alta. Sarà questa l’ultima opportunità costruita dal Trasaghis, che ha comunque il merito di mantenere nella ripresa la sua porta inviolata contro l’attacco più prolifico dell’intero campionato (siamo arrivati a 32 gol realizzati). Ci prova in tutti i modi in particolare Fabio Marchetti, entrato nella ripresa, che al 20′ manda a lato in diagonale, al 38′ spedisce alto da buona posizione e al 44′ non trova nuovamente lo specchio della porta. Ciò che conta per il Castello non è la dimensione del punteggio quanto i 3 punti, un bel viatico in vista delle prossime due delicate sfide, mercoledì a Moggio e domenica all’Aser con il San Pietro.

 

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