MOBILIERI-CAVAZZO 1-4
GOL:pt 37’ Gallizia; st 35’ Di Biase, 40’ e 42’ Ferataj, 48’ Del Negro.
MOBILIERI. Di Vora, Alessandro Marsilio (33’st Vezzi), Vidotti, Candussio, Davide Marsilio (16’ st Gabriele Straulino), Davide Valle, D’Andrea (23’ pt Del Negro), Tommaso Moro (1’st Fumi), Luca Marsilio, Damiano Marsilio, Nodale. A disposizione: Di Lena, De Zotti, Fior, Samuele Moro Muser. All. Maurizio Talotti.
CAVAZZO. Tion, Cimador, Aste (42’st Pugnetti), Lestuzzi, Gallizia, Matteo Selenati (35’ st Sferragatta), Spilotti (33’st Codutti), Brovedan (28’ st Migotti), Ferataj, Cescutti, Copetti (20’ st Di Biase). A disposizione: Gressani, Ursella, Dell’Angelo, Dionisio.All. Mario Chiementin.
Arbitro: Accarino di Maniago.
Note: ammoniti Davide Marsilio, Brovedan, Cescutti e Aste. Angoli 3 a 1 per il Cavazzo. Recupero 3’ + 3’.
di MASSIMO DI CENTA
SUTRIO Esattamente come sette giorni fa a Pontebba, il Cavazzo la tiene in bilico (domenica scorsa addirittura era sul pareggio) quasi fino alla fine, poi trova nei minuti conclusivi le reti per conquistare una vittoria larga e assolutamente legittima anche se un pochina esagerata nel contesto dei primi 80’. Con molta obiettività bisogna dire che se il punteggio è stato incerto per così tanto tempo, lo si deve ad almeno tre grande interventi di Di Vora, ma come si sa è sempre pericoloso tenere le partita sul filo dell’equilibrio, anche se ti chiami Cavazzo. I Mobilieri non ripetono la super prova di martedì in casa del Villa, ma di certo non sfigurano di fronte ai campioni in carica. Il Cavazzo sembra partire forte, perché già al 9’ Spilotti ha una nitida palla gol, quando si presenta da solo davanti a Di Vora bravo a mettergli in angolo la conclusione a botta sicura. Dall’angolo scaturisce un altro pericolo per Di Vora, che comunque para il tiro da fuori di Gallizia dopo la respinta della difesa sutriese. Sembrava tutto come da copione, insomma, anche se i Mobilieri infastidivano la retroguardia viola facendo leva sugli spunti di Luca Marsilio e sulla qualità di Nodale (spettacolare una sua semi rovesciata col corpo ad almeno più di mezzo metro da terra) e Del Negro. Niente di veramente pericoloso, in verità, ma tanto bastava per ricordare alla formazione di Chiementin che insomma non era il caso di distrarsi. Al minuto 37’ ecco il vantaggio degli ospiti: Gallizia (il migliore in campo in assoluto) da sinistra tenta il cross, colpendo il pallone di mezza punta ed imprimendo alla sfera una traiettoria che neanche il miracoloso Di Vora riusciva a sventare. Bella però la sovrapposizione del cavazzino e da rivedere l’atteggiamento dei difensori gialloblu nella circostanza.
Poco prima della pausa ancora Di Vora straordinario nel ribattere la botta dell’ex Matteo Selenati sbucatogli di fronte solo soletto e, come detto l’acrobazia di Nodale. Nella ripresa il Cavazzo sceglieva di controllare la gara senza soffrire particolari patemi ed anzi cercava sempre ripartenze intelligenti, in una della quali Spilotti (in un’azione copia e incolla di quella di inizio partita) trovava ancora i guanti miracolosi di Di Vora a dire di no. Una lunga fase di palleggio sterile dei Mobilieri che via via esaurivano energie e spinta morale e così, nel finale il Cavazzo dilaga, andando a segno per ben tre volte in 8’: prima è Di Biase a fare centro su tocco di Gallizia, poi è la volta di Ferataj a confezionare la doppietta per il poker. Il nove viola si fa trovare pronto e spietato a centro area da dove fa secco per ben due volte il portiere di casa, sugli assist di Gallizia (e ridai…) e Codutti poi. Uno spunto del giovane Fumi ( due avversari saltati sull’out sinistro e assist per Del Negro a rimorchio che fulmina Tion) regala i gialli di casa l’onore della bandiera.
Lasciateci, infine, spendere due parole sul direttore di gara: sereno, tranquillo, sempre ben posizionato e aperto al dialogo civile coi calciatori, che infatti non hanno mai protestato. Chapeau per Accarino.
(foto di Alberto Cella)