di MASSIMO DI CENTA
L’ultima giornata della prima fase è servita solo a delineare i gironi per il prosieguo del torneo. In tal senso, il risultato più importante è quello di Moggio, dove i bianconeri superano il Timaucleulis e si guadagnano il quinto posto, particolare che concede alla Moggese una piccola possibilità in più, perché finisce nel girone B, nel quale il distacco dalla testa di serie, l’Ardita, è leggermente inferiore rispetto al caso in cui fosse terminata nel raggruppamento del Castello. Aldilà dei risultati dell’ultimo turno, comunque, il girone che presenta qualche incertezza più è il terzo dove Audax ed Ampezzo sono divise da un solo punto.
La prima fase si chiude con il Castello che batte di misura il Fusca ottenendo la tredicesima vittoria su 14 partite giocate. Unica sconfitta il 21 maggio in casa dell’Ardita. Ai gemonesi, insomma, nella seconda fase basteranno 10 punti per avere la certezza matematica di una promozione che sembra già scritta. Negli altri incontri, vittorie sofferte per l’Audax sull’Edera e per l’Ampezzo sul Comeglians, mentre l’Ardita vince largo in casa del Trasaghis. Successo in rimonta infine del Val Resia sul Bordano. Detto che la Velox ha osservato il proprio turno di risposo, per completare il quadro manca la gara tra San Pietro e Verzegnis, non disputata per impraticabilità del campo di Presenaio.
IL PROTAGONISTA. E chi se non Claudio Carnelutti? L’allenatore del Castello ha virtualmente portato i rosanero in Seconda Categoria, dopo una cavalcata trionfale: 39 punti su 42 disponibili, migliore attacco e migliore difesa del torneo. I numeri non mentono. Per il tecnico una grande soddisfazione: lo scorso anno accettò, quasi come un atto d’amore, di guidare una squadra che sembrava addirittura non doversi iscrivere. Una storia partita da lontano, insomma, ma con un finale che Claudiut merita davvero.
(nella foto di Gian Luca Pittino, una fase di Ampezzo-Comeglians)