RAVASCLETTO-PALUZZA 5-4
GOL: pt 3′ Vidali (rig.), 6′ Meneano, 21′ Cristiano Puntel (rig.), 32′ Mentil, 35′ e 44′ Di Centa; st 31′ Ivan De Crignis, 33′ Gabriele Moro, 39′ Vidali.
RAVASCLETTO: Macor Plazzotta, Barbacetto, Mannino (10’st Ferigo), Berti, Da Pozzo, Ivan De Crignis, Durigon, Rossi, Vidali, De Stalis, Di Centa. A disposizione: Pustetto, Erik De Infanti, Rocca, Turetta. All. Luca Craighero.
PALUZZA: Gortan, Unfer, Matteo Meneano, Thomas Bellina (6’st Sassu), Matiz (9’st De Toni), Malattia, Michele Moro (25’st Gabriele Moro), Mentil, Cristiano Puntel, Zammarchi, Del Bon. A disposizione: Nicola Puntel, Marco Bellina, Morocutti, Michael Plazzotta. All. Giacomo Di Bello.
Arbitro: Fachin di Tolmezzo.
Note: espulsi Da Pozzo al 36’st per gioco violento, Del Bon al 44’st per proteste. Ammoniti Macor Plazzotta, Vidali e Matteo Meneano. Angoli 4-2 per il Paluzza. Recupero: 2’+3′.
di MASSIMO DI CENTA
CERCIVENTO. Il Ravascletto vince una partita pazza, sconclusionata, piena di strafalcioni e a tratti senza un filo logico. I tre punti però sono di fondamentale importanza per i biancoverdi che fanno un bel passo avanti verso la salvezza, inguaiando nel contempo il Paluzza che ora ha davvero un cammino complicato e pieno di rischi davanti a sé. Che si potesse assistere ad un match con tante segnature era anche prevedibile, viste le tante assenze nei rispettivi pacchetti arretrati. La partita si infiamma subito: dopo 3’ il Ravascletto è già in vantaggio. Vidali si presenta da solo davanti a Gortan che in uscita frana sull’attaccante avversario. Rigore indiscutibile e dal dischetto è lo stesso Vidali, con una conclusione centrale, a siglare il vantaggio. Vantaggio che dura però solo 3’ perché su azione d’angolo Matteo Meneano spedisce di testa alle spalle di Macor Plazzotta. Sulle ali dell’entusiasmo per aver ristabilito subito la parità, i nerazzurri giocano un discreto scorcio di gara, ottenendo al 21’ un vantaggio tutto sommato anche meritato: un passaggio sciagurato di Da Pozzo non è controllato dal portiere biancoverde costretto a stendere Cristiano Puntel che poi dagli undici metri timbra il sorpasso. Il Ravascletto prova a reagire ma al 32’ è costretto a subire il terzo gol: su un angolo da destra la difesa del “Rava” pasticcia un bel po’ e sul pallone rinviato alla meno peggio Mentil dal limite fa tris. A quel punto sembrava che la partita potesse prendere davvero la piega giusta per l’undici di Di Bello, che avrebbe potuto sfruttare l’arma del contropiede negli spazi fatalmente concessi dagli uomini di Craighero. Al 35’, però, Di Centa si faceva trovare libero sotto misura per appoggiare di testa in rete un pallone millimetrico servitogli da De Stalis dalla sinistra. E un minuto prima della pausa sono ancora De Stalis e Di Centa a confezionare la rete del 3 a 3: De Stalis, sempre da sinistra, metteva in area un cross teso e Di Centa saltava altissimo, restava sospeso e indirizzava di precisione accanto al palo alla destra di Gortan. Nella ripresa, nella prima mezzora, le occasioni più importanti le aveva il Ravascletto, ma era superlativo il portiere paluzzano, prima deviando alla grande una punizione di Rossi da una ventina di metri, poi opponendosi in tuffo ad una conclusione di Di Centa che in spaccata, al volo, aveva anticipato un difensore avversario indirizzando verso la porta. Al minuto 32, ecco il vantaggio biancoverde: traversone da sinistra, sponda di Di Centa per Vidali che serve a Ivan De Crignis un pallone solo da mettere in porta. Neanche il tempo di festeggiare il contro sorpasso ed arriva il pareggio degli ospiti, con Gabriele Moro a superare Macor Plazzotta, dopo un’azione viziata (secondo la versione del Ravascetto) da un fuorigioco di partenza e da un fallo in attacco. Padroni di casa in 10 dal 36’, quando Da Pozzo entrava durissimo su De Toni, guadagnandosi il rosso. Ma proprio in inferiorità numerica la squadra della Val Calda tornava in vantaggio: con un tacco volante in acrobazia, Vidali spediva in rete la palla della vittoria. Anche il Paluzza in 10 negli ultimi minuti, quando Del Bon si è lasciato andare a proteste (e forse anche qualche insulto) nei confronti del direttore di gara.